E' stato riscontrato un melanoma in situ a diffusione intraepidermico livello clark 1
Buongiorno,
riassumo esame istologico del neo al torace/spalla sinistra di mio marito.
E' stato riscontrato un melanoma in situ a diffusione intraepidermico Livello Clark 1.
Losanga di cute e sottocute di 3,5x1,8x0,5 cm. con lesione pigmentata parzialmente decolorata di 1,8 cm. di massima dimensione posto a 3 millimetri dal margine di resezione laterale. Previa chinatura di sezioni trasversali
Sono ASSENTI: ulcerazione, invasione vascolare peritumorale, invasione perineurale, nevo associato, microsatellitosi
Sono INDENNI margini laterali 4 mm e margine profondo.
Regressione presente estesa
pTis pNX (UJCC, TNM 8^ ed. 2017)
NOTA La misurazione della distanza dei margini di resezione è stata effettuata al microscopio su sezione istologica e risulta verosimilmente inferiore rispetto al reale a causa della retrazione dovuta alla escissione, fissazione e processazione tecnica del tessuto cutaneo.
La dottoressa che l’ha operato ci ha convocati per consegnarci il referto e dirci che, anche se apparentemente sembra che il melanoma sia stato escisso completamente, stando al loro protocollo, dovrebbero aprire di nuovo e radicalizzare la parte asportando ancora altri margini sia laterali che in profondità, e di programmare poi dei controlli periodici dall’oncologo (abbiamo già preso l'appuntamento).
Navigando mi sono imbattuta in quello che dovrebbe/potrebbe essere il protocollo per il melanoma dell’Istituto dei Tumori secondo il quale per il Melanoma in Situ non è richiesta ulteriore exeresi di radicalizzazione se l'exeresi è stata condotta a 3 mm. La linea di incisione cutanea deve essere condotta a 3 mm dai margini macroscopici del tumore e l'exeresi deve comprendere una più vasta area di tessuto sottocutaneo.
Distanze che mi sembra siano state rispettate per mio marito
http://www.istitutotumori.mi.it/modules.php?name=Content&pa=showpage&pid=330
Cosa ne pensate? Dal vostro punto di vista è proprio necessario questo ulteriore intervento, visto il referto sostanzialmente negativo?
riassumo esame istologico del neo al torace/spalla sinistra di mio marito.
E' stato riscontrato un melanoma in situ a diffusione intraepidermico Livello Clark 1.
Losanga di cute e sottocute di 3,5x1,8x0,5 cm. con lesione pigmentata parzialmente decolorata di 1,8 cm. di massima dimensione posto a 3 millimetri dal margine di resezione laterale. Previa chinatura di sezioni trasversali
Sono ASSENTI: ulcerazione, invasione vascolare peritumorale, invasione perineurale, nevo associato, microsatellitosi
Sono INDENNI margini laterali 4 mm e margine profondo.
Regressione presente estesa
pTis pNX (UJCC, TNM 8^ ed. 2017)
NOTA La misurazione della distanza dei margini di resezione è stata effettuata al microscopio su sezione istologica e risulta verosimilmente inferiore rispetto al reale a causa della retrazione dovuta alla escissione, fissazione e processazione tecnica del tessuto cutaneo.
La dottoressa che l’ha operato ci ha convocati per consegnarci il referto e dirci che, anche se apparentemente sembra che il melanoma sia stato escisso completamente, stando al loro protocollo, dovrebbero aprire di nuovo e radicalizzare la parte asportando ancora altri margini sia laterali che in profondità, e di programmare poi dei controlli periodici dall’oncologo (abbiamo già preso l'appuntamento).
Navigando mi sono imbattuta in quello che dovrebbe/potrebbe essere il protocollo per il melanoma dell’Istituto dei Tumori secondo il quale per il Melanoma in Situ non è richiesta ulteriore exeresi di radicalizzazione se l'exeresi è stata condotta a 3 mm. La linea di incisione cutanea deve essere condotta a 3 mm dai margini macroscopici del tumore e l'exeresi deve comprendere una più vasta area di tessuto sottocutaneo.
Distanze che mi sembra siano state rispettate per mio marito
http://www.istitutotumori.mi.it/modules.php?name=Content&pa=showpage&pid=330
Cosa ne pensate? Dal vostro punto di vista è proprio necessario questo ulteriore intervento, visto il referto sostanzialmente negativo?
[#1]
Gentilissima
Secondo le ULTIME linee guida AIOM - Associazione Italiana Oncologia Medica per il
Melanoma in situ, la radicalizzazione mandataria è sufficiente è di 0.5 cm (5mm)
Questo parametro è confermato anche da precedenti linee guida nazionali.
Tutte le informazioni diverse da questa non sono corrette, secondo quando sopraccitato.
Spero di essere stato chiaro, quindi è corretta l’indicazione dei miei colleghi.
Saluti.
Dr Laino
Secondo le ULTIME linee guida AIOM - Associazione Italiana Oncologia Medica per il
Melanoma in situ, la radicalizzazione mandataria è sufficiente è di 0.5 cm (5mm)
Questo parametro è confermato anche da precedenti linee guida nazionali.
Tutte le informazioni diverse da questa non sono corrette, secondo quando sopraccitato.
Spero di essere stato chiaro, quindi è corretta l’indicazione dei miei colleghi.
Saluti.
Dr Laino
Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.5k visite dal 11/03/2018.
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Approfondimento su Melanoma
Il melanoma (tumore maligno della pelle) è una forma di cancro molto aggressiva, che si sviluppa dalle cellule della pelle che producono melanina (melanociti).