2 a 30 giorni dal rapporto a rischio, è opportuno fare anche il test per la sifilide e quale
Salve, volevo esporre la mia vicenda per avere per quanto possibile delle delucidazioni. Dieci giorni fa ho avuto un rapporto con una ragazza conosciuta in chat. Oggi ho avvisato dolore alle zone inguinali e del collo dove sono riuscito ad avvertire dei linfonodi ingrossati. Ho anche difficoltà a deglutire. Ho utilizzato il dispositivo profilattico durante tutto il rapporto ma ahimè verso la fine mi sono accorto che era rotto. Di questa ragazza so per certo che ha già fatto altri incontri simili e ovviamente non conosco lo stato sierologico. Lei mi ha detto che ha fatto un controllo a dicembre ed è risultata negativa. Premesso che non posso fare affidamento su questo, anzi mi preoccupa ancora di più il fatto che possa avere un'infezione recente e quindi più contagiosa. Fermo restando che le uniche certezze me le darà il test che farò a 30 giorni dal rapporto mi chiedevo:
1 Con un rapporto di tipo vaginale insertivo con una donna con una infezione recente qual'è la percentuale (indicativa) di rischio?
2 A 30 giorni dal rapporto a rischio, è opportuno fare anche il test per la sifilide e quale altra malattia?
3 Più importante, c'è qualche controllo che posso fare prima di arrivare a 30 giorni dal rapporto? Cerco di mantenere i nervi saldi ma il panico monta silenzioso.
Ringrazio anticipatamente per qualsiasi contributo vorrete lasciare.
1 Con un rapporto di tipo vaginale insertivo con una donna con una infezione recente qual'è la percentuale (indicativa) di rischio?
2 A 30 giorni dal rapporto a rischio, è opportuno fare anche il test per la sifilide e quale altra malattia?
3 Più importante, c'è qualche controllo che posso fare prima di arrivare a 30 giorni dal rapporto? Cerco di mantenere i nervi saldi ma il panico monta silenzioso.
Ringrazio anticipatamente per qualsiasi contributo vorrete lasciare.
[#1]
Gentile utente
Un rapporto sessuale con partner con sierologia non nota - non protetto di tipo insertivo espone a tutti i rischi infettivi per malattie sessualmente trasmissibili.
Anche l'HIV è computata in percentuali molto basse.
La tempistica che descrive non mi fa pensare ad una sieroconversione ma ad altra patologia non sessuale.
CIò non toglie che la strada migliore è la visita Dermatologica Venereologica: la programmi in tempi ragionevoli con fiducia
Carissimi saluti
Dr Laino
Un rapporto sessuale con partner con sierologia non nota - non protetto di tipo insertivo espone a tutti i rischi infettivi per malattie sessualmente trasmissibili.
Anche l'HIV è computata in percentuali molto basse.
La tempistica che descrive non mi fa pensare ad una sieroconversione ma ad altra patologia non sessuale.
CIò non toglie che la strada migliore è la visita Dermatologica Venereologica: la programmi in tempi ragionevoli con fiducia
Carissimi saluti
Dr Laino
Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.1k visite dal 04/03/2018.
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