Dermatite pelle pene esterna
Salve dottori,
meno di un mese fa cominciai ad accusare un bruciore interno al pene, specialmente quando in posizione seduta o quando stavo sdraiato su un fianco. Dopo qualche giorno, mi sono recato dal medico di famiglia che mi ha liquidato dandomi un antibiotico (umexine) per 5 giorni, dicendomi di non usare lo stesso asciugamano per ano e genitali e di stare attento a non far arrivare sul pene l'acqua usata per lavare l'ano dopo aver defecato. Dopo due giorni di antibiotico ho cominciato ad avere il glande secco. Bruciava ogni volta che ritraevo il prepuzio e sembrava rugoso. Al che mi sono recato dall'andrologo che, usando la lampada di Wood, mi ha diagnosticato una candidosi da antibiotici (mesi prima avevo fatto un ciclo pesante in seguito alla devitalizzazione di un dente senza prendere integratori e probiotici, infatti probabilmente la avevo anche all'intestino). L'andrologo quindi mi diede un altro antibiotico per la sospetta prostatite/cistite che mi causava i bruciori interni al pene (Tavanic 500), fluconazolo 100mg per 10 giorni, una crema antimicotica per il glande e degli integratori probiotici. Dopo pochissimo tempo dall'inizio della terapia i bruciori vari si sono placati. Tuttavia, poco prima della fine della terapia, mi si è presentato un arrossamento localizzato nell'area da cui generalmente cominciavo a spalmare la crema sul glande (sopra al glande). L'andrologo quindi mi ha detto di aggiungere Elocon alla crema antimicotica per tenere a bada l'irritazione. Dopo qualche giorno di Elocon era tutto passato ma mi si è desquamato il glande sempre nella zona del rossore, causandomi una lesione dolorosa ed eritematosa. L'andrologo quindi mi ha detto di sospendere l'Elocon, finire la terapia antimicotica e cominciare qualche giorno di connettivina plus per rigenerare la cute e disinfettare la lesione (specifico: per "lesione" non intendo una ferita vera e propria, ma una perdita di epitelio che mi causava un leggero dolore al contatto (che l'andrologo ha classificato come normale decorso della guarigione dalla candida). Ora, dopo una settimana di connettivina, il glande sembra tornato alla normalità. Permane solo una lieve chiazza rossa dove prima c'era la lesione. Arrivo al punto: dopo tutto ciò, mi si è presentata una secchezza alla pelle esterna del pene che, dopo qualche sollecitazione, mi ha lasciato qualche microlesione dovuta alla poca elasticità ed un pò di desquamazione. Oltre a questo, ho dei piccoli sfoghi rossastri e pruriginosi sull'asta del pene. Non pare qualcosa di preoccupante ma è piuttosto fastidioso. So che non potete farmi diagnosi, ma mi sarebbe di conforto qualche ipotesi e un po' di dialogo che non sia "la specializzazione in questo caso è la dermovenerologia, si faccia vedere da un dermatologo" nell'attesa della visita dermatologica. So bene che la branca eletta sia quella ed infatti ho in programma di farmi visitare. Cerco solo un consulto, che è per l'appunto lo scopo di questo sito.
meno di un mese fa cominciai ad accusare un bruciore interno al pene, specialmente quando in posizione seduta o quando stavo sdraiato su un fianco. Dopo qualche giorno, mi sono recato dal medico di famiglia che mi ha liquidato dandomi un antibiotico (umexine) per 5 giorni, dicendomi di non usare lo stesso asciugamano per ano e genitali e di stare attento a non far arrivare sul pene l'acqua usata per lavare l'ano dopo aver defecato. Dopo due giorni di antibiotico ho cominciato ad avere il glande secco. Bruciava ogni volta che ritraevo il prepuzio e sembrava rugoso. Al che mi sono recato dall'andrologo che, usando la lampada di Wood, mi ha diagnosticato una candidosi da antibiotici (mesi prima avevo fatto un ciclo pesante in seguito alla devitalizzazione di un dente senza prendere integratori e probiotici, infatti probabilmente la avevo anche all'intestino). L'andrologo quindi mi diede un altro antibiotico per la sospetta prostatite/cistite che mi causava i bruciori interni al pene (Tavanic 500), fluconazolo 100mg per 10 giorni, una crema antimicotica per il glande e degli integratori probiotici. Dopo pochissimo tempo dall'inizio della terapia i bruciori vari si sono placati. Tuttavia, poco prima della fine della terapia, mi si è presentato un arrossamento localizzato nell'area da cui generalmente cominciavo a spalmare la crema sul glande (sopra al glande). L'andrologo quindi mi ha detto di aggiungere Elocon alla crema antimicotica per tenere a bada l'irritazione. Dopo qualche giorno di Elocon era tutto passato ma mi si è desquamato il glande sempre nella zona del rossore, causandomi una lesione dolorosa ed eritematosa. L'andrologo quindi mi ha detto di sospendere l'Elocon, finire la terapia antimicotica e cominciare qualche giorno di connettivina plus per rigenerare la cute e disinfettare la lesione (specifico: per "lesione" non intendo una ferita vera e propria, ma una perdita di epitelio che mi causava un leggero dolore al contatto (che l'andrologo ha classificato come normale decorso della guarigione dalla candida). Ora, dopo una settimana di connettivina, il glande sembra tornato alla normalità. Permane solo una lieve chiazza rossa dove prima c'era la lesione. Arrivo al punto: dopo tutto ciò, mi si è presentata una secchezza alla pelle esterna del pene che, dopo qualche sollecitazione, mi ha lasciato qualche microlesione dovuta alla poca elasticità ed un pò di desquamazione. Oltre a questo, ho dei piccoli sfoghi rossastri e pruriginosi sull'asta del pene. Non pare qualcosa di preoccupante ma è piuttosto fastidioso. So che non potete farmi diagnosi, ma mi sarebbe di conforto qualche ipotesi e un po' di dialogo che non sia "la specializzazione in questo caso è la dermovenerologia, si faccia vedere da un dermatologo" nell'attesa della visita dermatologica. So bene che la branca eletta sia quella ed infatti ho in programma di farmi visitare. Cerco solo un consulto, che è per l'appunto lo scopo di questo sito.
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Gentilissimo
Troppa confusione in ciò che leggo: cortisonici potenti, diagnosi mancanti, lesioni..
Direi di rispettare tutto e procedere con una corretta visita specialistica Dermovenereologica che deve avere il compito di fare una cosa chiara: la diagnosi; da qui troppe e dissimili le ipotesi che possiamo immaginare.
Saluti e mi faccia sapere se vuole
Dr Laino
Troppa confusione in ciò che leggo: cortisonici potenti, diagnosi mancanti, lesioni..
Direi di rispettare tutto e procedere con una corretta visita specialistica Dermovenereologica che deve avere il compito di fare una cosa chiara: la diagnosi; da qui troppe e dissimili le ipotesi che possiamo immaginare.
Saluti e mi faccia sapere se vuole
Dr Laino
Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it
[#2]
Utente
Innanzitutto dottore grazie della risposta, è stato comprensivo.
Ho rispettato tutte le terapie che mi sono state assegnate ma, rispetto all'inizio del tutto, la situazione è peggiorata. Sinceramente, ho il sentore che il peggioramento sia dovuto proprio alle terapie, in particolar modo all'elocon, che ha una consistenza molto pastosa e tendeva a rimanere attaccato, costringendomi a frizionare per pulire. Ho sospeso tutto nell'attesa della visita, che avverrà verosimilmente giovedì. Nel frattempo mi sto lavando due volte al giorno una volta solo con acqua una volta con saugella uomo diluito. Ho anche l'androclean ma mi è sembrato piuttosto aggressivo, quindi l'ho lasciato perdere. Ho sospeso anche la connettivina, essendo passata una settimana ed avendo paura di peggiorare insistendo. Ho notato che il prepuzio e la parte di glande che rimane sempre scoperta in punta si irritano (e anche parecchio) al contatto con la tuta che uso come pigiama quando sto senza mutande. Sto ancora lavando i panni con l'aggiunta di nevoxil per scrupolo contro eventuali agenti micotici. Sempre considerando che, giustissimamente, non possiate dare terapie e diagnosi per via telematica, cosa mi consiglierebbe a livello molto molto semplice e casalingo (tipo biancheria di qualche tipo, bagni di bicarbonato o saponi particolari) per lenire un pochino le irritazioni in attesa del parere specialistico? Giusto un consiglio semplice semplice, ovviamente non chiedo né voglio terapie senza che la cosa sia stata vista direttamente. Grazie in anticipo e buon lavoro.
Ho rispettato tutte le terapie che mi sono state assegnate ma, rispetto all'inizio del tutto, la situazione è peggiorata. Sinceramente, ho il sentore che il peggioramento sia dovuto proprio alle terapie, in particolar modo all'elocon, che ha una consistenza molto pastosa e tendeva a rimanere attaccato, costringendomi a frizionare per pulire. Ho sospeso tutto nell'attesa della visita, che avverrà verosimilmente giovedì. Nel frattempo mi sto lavando due volte al giorno una volta solo con acqua una volta con saugella uomo diluito. Ho anche l'androclean ma mi è sembrato piuttosto aggressivo, quindi l'ho lasciato perdere. Ho sospeso anche la connettivina, essendo passata una settimana ed avendo paura di peggiorare insistendo. Ho notato che il prepuzio e la parte di glande che rimane sempre scoperta in punta si irritano (e anche parecchio) al contatto con la tuta che uso come pigiama quando sto senza mutande. Sto ancora lavando i panni con l'aggiunta di nevoxil per scrupolo contro eventuali agenti micotici. Sempre considerando che, giustissimamente, non possiate dare terapie e diagnosi per via telematica, cosa mi consiglierebbe a livello molto molto semplice e casalingo (tipo biancheria di qualche tipo, bagni di bicarbonato o saponi particolari) per lenire un pochino le irritazioni in attesa del parere specialistico? Giusto un consiglio semplice semplice, ovviamente non chiedo né voglio terapie senza che la cosa sia stata vista direttamente. Grazie in anticipo e buon lavoro.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 6.9k visite dal 20/01/2018.
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Approfondimento su Dermatite
La dermatite è un'infiammazione della pelle dovuta a varie cause (per esempio atopica, allergica o da contatto), con sintomi comuni come prurito e arrossamento.