Balanite persistente
Gentili dottori,
poco prima di Natale cominciai ad accusare un bruciore interno nell'asta del pene che tendeva ad acutizzarsi mentre ero seduto o sdraiato su un fianco. In concomitanza a volte sentivo una strana sensazione dietro allo scroto e dei bruciori anali, mai troppi dolori al basso ventre. Ebbi qualche fitta ma la associai all'intestino poiché di lì a poco avvertivo lo stimolo a defecare. Qualche giorno dopo mi si è presentata anche un'irritazione al glande. Così ho deciso di recarmi da un andrologo/urologo, perché il mio medico di base mi aveva liquidato con un antibiotico. Questi, dopo aver effettuato l'esame obiettivo dell'area (riscontrando solo un frenulo leggermente corto), mi ha guardato il glande con la lampada di Wood, dicendo che vedeva delle aree verdognole e che quindi era senza dubbio una candidosi. Gli avevo specificato di non aver avuto rapporti da un po' e che in ogni caso tutti gli ultimi erano stati ultraprotetti.
Dato aggiuntivo: è da un po' che ho vari disturbi (reflusso gastroesofageo, feci formate, dure e grosse alternate a feci non formate, afte buccali e persino alcuni disturbi cognitivi e delle leggere fascicolazioni alle gambe) e per del tempo ho sospettato di avere una candidosi sistemica anche ad intestino, esofago e bocca (in bocca ho la classica patina bianca sulla lingua anche se non è così evidente e non è proprio bianchissima).
Il medico mi ha quindi prescritto Diflucan da prendere una volta al giorno e Tavanic sempre una volta al giorno per 10 giorni, Curmanox una volta al giorno e Lomexin pomata da applicare al glande mattina e sera dopo averlo sciacquato per 15 giorni (e un disinfettante per indumenti da mettere in lavatrice per evitare recidive).
Detto ciò, naturalmente non vi sto chiedendo una diagnosi, perché so che essa è difficile persino ad un esame obiettivo senza ulteriori accertamenti, quindi mi limiterò a fare una domanda:
Dopo cinque giorni di trattamento ho un'area arrossata sul pene che sembra anche rugosa, secca, nonostante la pomata. Non è rosso laccato né lucido né acceso, sembra semplicemente infiammata. Non ha confini né desquamazioni particolari, ma potrei non averle notate per via della pomata. Se tolgo la pomata la pelle del glande brucia e brucia leggermente anche se la sciacquo con l'acqua dopo qualche minuto. Secondo voi è normale? Posso continuare la terapia in tranquillità o devo preoccuparmi? Ho vissuto gli ultimi giorni nel terrore più totale perché non sapevo fosse possibile avere il cancro al pene e sto andando in paranoia. Mi sveglio la mattina col pensiero fisso e non riesco a fare quasi più nulla. Il pene in erezione è normale ed il glande ha un colore viola (che ho sempre avuto in erezione, ma ora mi chiedo se sia normale o meno).
poco prima di Natale cominciai ad accusare un bruciore interno nell'asta del pene che tendeva ad acutizzarsi mentre ero seduto o sdraiato su un fianco. In concomitanza a volte sentivo una strana sensazione dietro allo scroto e dei bruciori anali, mai troppi dolori al basso ventre. Ebbi qualche fitta ma la associai all'intestino poiché di lì a poco avvertivo lo stimolo a defecare. Qualche giorno dopo mi si è presentata anche un'irritazione al glande. Così ho deciso di recarmi da un andrologo/urologo, perché il mio medico di base mi aveva liquidato con un antibiotico. Questi, dopo aver effettuato l'esame obiettivo dell'area (riscontrando solo un frenulo leggermente corto), mi ha guardato il glande con la lampada di Wood, dicendo che vedeva delle aree verdognole e che quindi era senza dubbio una candidosi. Gli avevo specificato di non aver avuto rapporti da un po' e che in ogni caso tutti gli ultimi erano stati ultraprotetti.
Dato aggiuntivo: è da un po' che ho vari disturbi (reflusso gastroesofageo, feci formate, dure e grosse alternate a feci non formate, afte buccali e persino alcuni disturbi cognitivi e delle leggere fascicolazioni alle gambe) e per del tempo ho sospettato di avere una candidosi sistemica anche ad intestino, esofago e bocca (in bocca ho la classica patina bianca sulla lingua anche se non è così evidente e non è proprio bianchissima).
Il medico mi ha quindi prescritto Diflucan da prendere una volta al giorno e Tavanic sempre una volta al giorno per 10 giorni, Curmanox una volta al giorno e Lomexin pomata da applicare al glande mattina e sera dopo averlo sciacquato per 15 giorni (e un disinfettante per indumenti da mettere in lavatrice per evitare recidive).
Detto ciò, naturalmente non vi sto chiedendo una diagnosi, perché so che essa è difficile persino ad un esame obiettivo senza ulteriori accertamenti, quindi mi limiterò a fare una domanda:
Dopo cinque giorni di trattamento ho un'area arrossata sul pene che sembra anche rugosa, secca, nonostante la pomata. Non è rosso laccato né lucido né acceso, sembra semplicemente infiammata. Non ha confini né desquamazioni particolari, ma potrei non averle notate per via della pomata. Se tolgo la pomata la pelle del glande brucia e brucia leggermente anche se la sciacquo con l'acqua dopo qualche minuto. Secondo voi è normale? Posso continuare la terapia in tranquillità o devo preoccuparmi? Ho vissuto gli ultimi giorni nel terrore più totale perché non sapevo fosse possibile avere il cancro al pene e sto andando in paranoia. Mi sveglio la mattina col pensiero fisso e non riesco a fare quasi più nulla. Il pene in erezione è normale ed il glande ha un colore viola (che ho sempre avuto in erezione, ma ora mi chiedo se sia normale o meno).
[#1]
Gentilissimo
Comprendo il suo bisogno di sapere; le indico una modalità utile;
Al termine delle prescrizioni attenda senza ulteriori applicazioni fai da te almeno 10 giorni, poi si rechi dall’esperto di queste situazioni quale il venereologo, l’unico che può comporre una diagnosi esatta dello stato della Pelle e delle mucose esterne dei genitali
Di balanopostite ne parlo e ne scrivo da oltre un decennio, sono certo che troverà informazioni aggiuntive anche in questo portale.
Saluti
Dr Laino
Comprendo il suo bisogno di sapere; le indico una modalità utile;
Al termine delle prescrizioni attenda senza ulteriori applicazioni fai da te almeno 10 giorni, poi si rechi dall’esperto di queste situazioni quale il venereologo, l’unico che può comporre una diagnosi esatta dello stato della Pelle e delle mucose esterne dei genitali
Di balanopostite ne parlo e ne scrivo da oltre un decennio, sono certo che troverà informazioni aggiuntive anche in questo portale.
Saluti
Dr Laino
Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it
[#2]
Utente
Gentili dottori,
sono tornato al volo dall'andrologo che mi ha consigliato di usare anche Elocon crema una volta al giorno oltre al Lomexin due volte al giorno, usando le due creme insieme. Sinceramente non ho capito benissimo, secondo voi dovrei alternarle? Oppure usarle entrambe insieme mischiandole?
sono tornato al volo dall'andrologo che mi ha consigliato di usare anche Elocon crema una volta al giorno oltre al Lomexin due volte al giorno, usando le due creme insieme. Sinceramente non ho capito benissimo, secondo voi dovrei alternarle? Oppure usarle entrambe insieme mischiandole?
[#3]
Gentile utente
Mi perdoni ma qual è la diagnosi?
Leggo di terapie distanti fra loro come un cortisonico e un antimicotico.
Suggerisco di chiarirsi con il suo medico, ovviamente lo ricorderò sino alla noia: lo specialista di riferimento per le balanopostiti come per tutte le patologie maschili e femminili della pelle e delle mucose genitali è e rimane il DERMO-VENEREOLOGO.
saluti
Dr Laino
Mi perdoni ma qual è la diagnosi?
Leggo di terapie distanti fra loro come un cortisonico e un antimicotico.
Suggerisco di chiarirsi con il suo medico, ovviamente lo ricorderò sino alla noia: lo specialista di riferimento per le balanopostiti come per tutte le patologie maschili e femminili della pelle e delle mucose genitali è e rimane il DERMO-VENEREOLOGO.
saluti
Dr Laino
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 7k visite dal 03/01/2018.
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