La crema vea lipogel applicata ogni dì
Salve a tutti, sono un ragazzo di 23 anni e da qualche anno soffro di "lichen sclero atrofico" al pene. All'età di circa 12 anni ho subito un'operazione di circoncisione poichè riscontravo dei problemi a scoprire il glande.
Circa un anno fa decisi di rivolgermi ad un dermatologo ed in seguito ad un centro di cura di malattie veneree per risolvere il problema. A quel tempo, presentavo delle macchie biancastre sul glande e delle evidenti aderenze all'altezza del prepuzio. La terapia d'impatto ha previsto l'utilizzo della pomata cortisonica CLOBESOL per circa un mese combinata con la crema VEA LIPOGEL applicata ogni dì. L'area interessata ha risposto bene alle cure senonchè le macchie biancastre abbiano faticato a scomparire. In agosto, il lichen si è ripresentato con gli stessi sintomi e ho applicato (sotto consiglio del dermatologo) nuovamente il CLOBESOL (ogni giorno x 10 gg. e poi 2 volte consecutive a settimana per 1 mese) e ho terminato la cura durante la prima metà di settembre. Ad oggi il lichen è tornato nuovamente e a questo punto non saprei proprio cosa fare: in questo momento mi trovo all'estero e so bene che questo genere di cose sarebbe bene affrontarle con lo stesso medico e riapplicare il clobesol potrebbe essere troppo precoce (poichè ho smesso di applicarlo meno di tre mesi fa). Ho letto sul forum, inoltre, che si dovrebbero praticare delle terapie di mantenimento, cosa che io non ho mai fatto.
Sin da quando mi è stato diagnosticato per la prima volta il lichen non ho mai smesso di applicare la crema lenitiva VEA LIPOGEL.
Adesso mi trovo a chiederVi il Vostro aiuto perchè mi piacerebbe avere un altro punto di vista su come risolvere il probolema, se fosse possibile eliminare le macchie e quale specialista potrei consultare a Milano o in qualsiasi parte d'Italia.
Grazie davvero.
Circa un anno fa decisi di rivolgermi ad un dermatologo ed in seguito ad un centro di cura di malattie veneree per risolvere il problema. A quel tempo, presentavo delle macchie biancastre sul glande e delle evidenti aderenze all'altezza del prepuzio. La terapia d'impatto ha previsto l'utilizzo della pomata cortisonica CLOBESOL per circa un mese combinata con la crema VEA LIPOGEL applicata ogni dì. L'area interessata ha risposto bene alle cure senonchè le macchie biancastre abbiano faticato a scomparire. In agosto, il lichen si è ripresentato con gli stessi sintomi e ho applicato (sotto consiglio del dermatologo) nuovamente il CLOBESOL (ogni giorno x 10 gg. e poi 2 volte consecutive a settimana per 1 mese) e ho terminato la cura durante la prima metà di settembre. Ad oggi il lichen è tornato nuovamente e a questo punto non saprei proprio cosa fare: in questo momento mi trovo all'estero e so bene che questo genere di cose sarebbe bene affrontarle con lo stesso medico e riapplicare il clobesol potrebbe essere troppo precoce (poichè ho smesso di applicarlo meno di tre mesi fa). Ho letto sul forum, inoltre, che si dovrebbero praticare delle terapie di mantenimento, cosa che io non ho mai fatto.
Sin da quando mi è stato diagnosticato per la prima volta il lichen non ho mai smesso di applicare la crema lenitiva VEA LIPOGEL.
Adesso mi trovo a chiederVi il Vostro aiuto perchè mi piacerebbe avere un altro punto di vista su come risolvere il probolema, se fosse possibile eliminare le macchie e quale specialista potrei consultare a Milano o in qualsiasi parte d'Italia.
Grazie davvero.
[#1]
Gentile utente,
Questa è una patologia verso la quale ci dedichiamo da tempo:
molti sono i consulti effettuati dal sottoscritto in questo portale Medicitalia.it negli anni e che la invito a vedere immettendo il nome "lichen sclerosus" nel nostro motore di ricerca interno visibile in alto a destra di ogni pagina.
per tutto quello che compete il suo quadro, come da tempo sottolineo, è relativo alla terapia medica del lichen sclerosus:
personalmente ritengo che la chirurgia debba essere limitata a casi di impedimento completo (per fibrosi tissutale) dello scorrimento del prepuzio sul glande (fimosi serrata definitiva): sottolineo "definitiva" poichè molto spesso fimosi apparentemente complete, possono sbrigliarsi e migliorare in modo significativo - con la sola terapia medica (orale, infiltrativa e topica): tale procedura, ancora deve essere sempre adottata, per limitare ed arrestare l'infiltrazione infiammatoria cellulo-mediata, che causa il problema.
ancora, il ricorso a chirurgia d'emblèee (ovvero senza approcci terapeutici clinici) può causare un peggioramento della situazione infiammatoria, a causa della imponente reazione cicatriziale dei tessuti aggrediti dalla chirurgia.
ancora, ed il suo caso è emblematico, il Lichen sclerosus, può progredire, arrivando ad interessare i tessuti del glande, del meato uretrale e del pavimento uretrale terminale: in tal caso gli approcci chirurgici non sono paventabili se non con modalità demolitive.
Ovviamente, non è possibile stabilire da qui la necessità dell'interveno da lei effettuato che sicuramente sarà stata obbiettivamente valutata da esperti: ad ogni modo ciò non toglie nulla al processo terapeutico clinico che a mio avviso deve essere affrontato con serietà e con farmaco.
Pertanto, non perda la fiducia e si determini con il Dermatologo Venereologo per impostare da subito una terapia atta a bloccare il processo immunologico infiammatorio e all'inizio del risanamento dei tessuti mucosali e cutanei colpiti.
cari saluti e ci tenga pure aggiornati.
Questa è una patologia verso la quale ci dedichiamo da tempo:
molti sono i consulti effettuati dal sottoscritto in questo portale Medicitalia.it negli anni e che la invito a vedere immettendo il nome "lichen sclerosus" nel nostro motore di ricerca interno visibile in alto a destra di ogni pagina.
per tutto quello che compete il suo quadro, come da tempo sottolineo, è relativo alla terapia medica del lichen sclerosus:
personalmente ritengo che la chirurgia debba essere limitata a casi di impedimento completo (per fibrosi tissutale) dello scorrimento del prepuzio sul glande (fimosi serrata definitiva): sottolineo "definitiva" poichè molto spesso fimosi apparentemente complete, possono sbrigliarsi e migliorare in modo significativo - con la sola terapia medica (orale, infiltrativa e topica): tale procedura, ancora deve essere sempre adottata, per limitare ed arrestare l'infiltrazione infiammatoria cellulo-mediata, che causa il problema.
ancora, il ricorso a chirurgia d'emblèee (ovvero senza approcci terapeutici clinici) può causare un peggioramento della situazione infiammatoria, a causa della imponente reazione cicatriziale dei tessuti aggrediti dalla chirurgia.
ancora, ed il suo caso è emblematico, il Lichen sclerosus, può progredire, arrivando ad interessare i tessuti del glande, del meato uretrale e del pavimento uretrale terminale: in tal caso gli approcci chirurgici non sono paventabili se non con modalità demolitive.
Ovviamente, non è possibile stabilire da qui la necessità dell'interveno da lei effettuato che sicuramente sarà stata obbiettivamente valutata da esperti: ad ogni modo ciò non toglie nulla al processo terapeutico clinico che a mio avviso deve essere affrontato con serietà e con farmaco.
Pertanto, non perda la fiducia e si determini con il Dermatologo Venereologo per impostare da subito una terapia atta a bloccare il processo immunologico infiammatorio e all'inizio del risanamento dei tessuti mucosali e cutanei colpiti.
cari saluti e ci tenga pure aggiornati.
Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it
[#2]
Ex utente
Innanzi tutto La ringrazio per la così celere risposta.
Ci terrei a precisare che l'operazione di circoncisione non fu praticata a seguito del lichen (il lichen si presentò solo un decennio dopo) ma a causa di una malformazione al frenulo che impediva di scoprire completamente il glande.
Ad oggi, nessun dermatologo venerologo mi ha consigliato di effetturare alcuna operazione chirurgica in quanto il quadro clinico attule non presenta quelle criticità. Tuttavia la mia problematica era concernente l'utilizzo del CLOBESOL in sessioni così ravvicinate e se è una terapia di mantenimento (quale?) sia auspicabile dopo l'utilizzo della pomata cortisonica.
Grazie ancora,
Ci terrei a precisare che l'operazione di circoncisione non fu praticata a seguito del lichen (il lichen si presentò solo un decennio dopo) ma a causa di una malformazione al frenulo che impediva di scoprire completamente il glande.
Ad oggi, nessun dermatologo venerologo mi ha consigliato di effetturare alcuna operazione chirurgica in quanto il quadro clinico attule non presenta quelle criticità. Tuttavia la mia problematica era concernente l'utilizzo del CLOBESOL in sessioni così ravvicinate e se è una terapia di mantenimento (quale?) sia auspicabile dopo l'utilizzo della pomata cortisonica.
Grazie ancora,
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 19.5k visite dal 11/12/2008.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.