Perdite sierose da uretra, pollachiuria, febbre pesistente
Buongiorno,
in seguito ad un rapporto orale reciproco non protetto ed a rischio ho riscontrato le seguenti problematiche:
- dopo circa 3 giorni aumento dello stimolo della minzione e perdite sierose appena accennate (un paio di gocce con leggera spremitura del pene)
- al 4° gg comparsa di febbre 38,3 esterna al pompeggio. Assunto Zitromax 500 2 compresse e tachipirina 1 compressa da 500
- al 5° gg febbre intorno a 38 a pranzo e 38,3 - 38.5 la sera. Assunta 1 compressa di zitromax e 1 compressa di tachipirina da 500 a pranzo e cena
- durante la notte tra il 5° e il 6° giorno estrema difficoltà ad urinare e febbre all'auto palpazione non risultava un globo vescicale
- 6° giorno mi reco al pronto soccorso (a Roma):eseguono un test della urine: leucociti +++, proteine+, neg. emazie
e visita: addome piano, non dolente alla palpazione in ipogastrio. Giordano negativo bilateralmente.
Mi indicano di bere abbondante H2O ed assumere il Monuril 2 bustine e di effettuare tampone uretrale per Clamydia, Tricomonas, Germi
comuni, miceti tra 10/15 gg.
La dottoressa crede che il rapporto orale protetto potrebbe non essere la causa del problema che al momento della visita identifica in una
cistite, probabilmente visto il gran caldo a Roma e l'aver assunto poco h2o ha aumentato la concentrazione di batteri nella vescica scatenando
l'infezione.
Ora terminata l'assunzione del Monuril ho ripreso ad avere una minzione abbastanza normale, ma permane la febbre che ieri sera (4 giorno dal primo episodio di febbre) è salita a 39,3 esterna per cui ho assunto 1 mg di tachipirina. La febbre è scesa rapidamente, 36,8 in circa 3 d'ore, per tornare a 38,3 questa mattina alle 05:30 e 37,8 alle 08:00.
I miei dubbi sono se debba tornare al pronto soccorso (rientrerò a casa solo tra 3 gg), oppure se possa continuare a controllare la febbre con la tachipirna per ancora qualche giorno. Al momento non avverto altri sintomi oltre febbre e stanchezza.
Grazie mille in anticipo,
in seguito ad un rapporto orale reciproco non protetto ed a rischio ho riscontrato le seguenti problematiche:
- dopo circa 3 giorni aumento dello stimolo della minzione e perdite sierose appena accennate (un paio di gocce con leggera spremitura del pene)
- al 4° gg comparsa di febbre 38,3 esterna al pompeggio. Assunto Zitromax 500 2 compresse e tachipirina 1 compressa da 500
- al 5° gg febbre intorno a 38 a pranzo e 38,3 - 38.5 la sera. Assunta 1 compressa di zitromax e 1 compressa di tachipirina da 500 a pranzo e cena
- durante la notte tra il 5° e il 6° giorno estrema difficoltà ad urinare e febbre all'auto palpazione non risultava un globo vescicale
- 6° giorno mi reco al pronto soccorso (a Roma):eseguono un test della urine: leucociti +++, proteine+, neg. emazie
e visita: addome piano, non dolente alla palpazione in ipogastrio. Giordano negativo bilateralmente.
Mi indicano di bere abbondante H2O ed assumere il Monuril 2 bustine e di effettuare tampone uretrale per Clamydia, Tricomonas, Germi
comuni, miceti tra 10/15 gg.
La dottoressa crede che il rapporto orale protetto potrebbe non essere la causa del problema che al momento della visita identifica in una
cistite, probabilmente visto il gran caldo a Roma e l'aver assunto poco h2o ha aumentato la concentrazione di batteri nella vescica scatenando
l'infezione.
Ora terminata l'assunzione del Monuril ho ripreso ad avere una minzione abbastanza normale, ma permane la febbre che ieri sera (4 giorno dal primo episodio di febbre) è salita a 39,3 esterna per cui ho assunto 1 mg di tachipirina. La febbre è scesa rapidamente, 36,8 in circa 3 d'ore, per tornare a 38,3 questa mattina alle 05:30 e 37,8 alle 08:00.
I miei dubbi sono se debba tornare al pronto soccorso (rientrerò a casa solo tra 3 gg), oppure se possa continuare a controllare la febbre con la tachipirna per ancora qualche giorno. Al momento non avverto altri sintomi oltre febbre e stanchezza.
Grazie mille in anticipo,
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Gentile utente, escludendo un episodio influenzale che è anche possibile, direi che se la sintomatologia persiste potrebbe contattare lo specialista dermatologo venereologo al fine di escludere condizioni dell'apparato genitale esterno.
Purtroppo non possiamo fornire altri dati utili vista la situazione sintomatologica
Dr Laino
Purtroppo non possiamo fornire altri dati utili vista la situazione sintomatologica
Dr Laino
Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.4k visite dal 06/08/2017.
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Approfondimento su Cistite
La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.