Preservativo girato durante l'uso, e infiammazione vie urinarie
ho avuto un rapporto occasionale.
Abbiamo iniziato con il preservativo messo al contrario. Dopo poco ce ne siamo accorti, e lei lo ha semplicemente girato. Putroppo nella foga del momento non ho reagito e abbiamo quindi continuato usando lo stesso preservativo già usato, girato dall'altro lato.
Nel momento dell'eiaculazione, non fidandomi, sono uscito e ho trovato il preservativo così arrotolato sulla punta da praticalmente sfilarsi da solo nell'uscire. Difficile dire quanto veramente coprisse durante la penetrazione.
Quindi:
preservativo girato dopo averlo usato
arrotolato sulla punta, e quindi forse non copriva a sufficienza
La notte stessa, comincio a sentire fastidio, come un leggero bruciore.
Dopo due giorni, nel lavarmi con più forza del solito, ho sentito dolore, e ha cominciato a fare male urinando.
Sono quindi stato dal medico generico (punto bianco), che senza farmi l'esame delle urine mi ha subito prescritto un ciclo di ciproxin.
La notet stessa il dolore è passato, ma a oggi (3o dall'inizio del ciclo) continuo a sentire una leggera infiammazione.
Sempre oggi (5o dal rapporto e 3o di ciproxin) sono stato dal dermatologo. A prima vista non ho nessuna lacerazione ne segni.
Mi ha detto però che - secondo il suo parere - avrei dovuto fare l'esame delle urine prima di iniziare con l'antibiotico. Ora un po' alla volta faro tutti gli esami del caso.
Ora la mia domanda:
Volendo ri-iniziare un normale rapporto con la mia partner abbituale vorrei capire se posso - tenendo sempre in considerazione il margine di incertezza - escludere alcune malattie, o sono tutte possibili?
Visto il cattivo uso del preservativo come descritto sopra, a quali malattie posso essere più esposto?
So di non aver lacerazioni, e di essere stato a contatto non con la parete vaginale direttamente, ma con il preservativo precedentemente usato.
Tutte le MST potrebbero trasmettersi tramite il preservativo girato - HIV, sifilde, etc ?
So che la certezza assoluta non può esserci e che quindi un medico non può suggerirmi di prendere la cosa con leggerezza, vorrei però anche capire meglio qualì sono le probabilità e quindi le necessità si aspettare tutti gli esami.
Grazie
Abbiamo iniziato con il preservativo messo al contrario. Dopo poco ce ne siamo accorti, e lei lo ha semplicemente girato. Putroppo nella foga del momento non ho reagito e abbiamo quindi continuato usando lo stesso preservativo già usato, girato dall'altro lato.
Nel momento dell'eiaculazione, non fidandomi, sono uscito e ho trovato il preservativo così arrotolato sulla punta da praticalmente sfilarsi da solo nell'uscire. Difficile dire quanto veramente coprisse durante la penetrazione.
Quindi:
preservativo girato dopo averlo usato
arrotolato sulla punta, e quindi forse non copriva a sufficienza
La notte stessa, comincio a sentire fastidio, come un leggero bruciore.
Dopo due giorni, nel lavarmi con più forza del solito, ho sentito dolore, e ha cominciato a fare male urinando.
Sono quindi stato dal medico generico (punto bianco), che senza farmi l'esame delle urine mi ha subito prescritto un ciclo di ciproxin.
La notet stessa il dolore è passato, ma a oggi (3o dall'inizio del ciclo) continuo a sentire una leggera infiammazione.
Sempre oggi (5o dal rapporto e 3o di ciproxin) sono stato dal dermatologo. A prima vista non ho nessuna lacerazione ne segni.
Mi ha detto però che - secondo il suo parere - avrei dovuto fare l'esame delle urine prima di iniziare con l'antibiotico. Ora un po' alla volta faro tutti gli esami del caso.
Ora la mia domanda:
Volendo ri-iniziare un normale rapporto con la mia partner abbituale vorrei capire se posso - tenendo sempre in considerazione il margine di incertezza - escludere alcune malattie, o sono tutte possibili?
Visto il cattivo uso del preservativo come descritto sopra, a quali malattie posso essere più esposto?
So di non aver lacerazioni, e di essere stato a contatto non con la parete vaginale direttamente, ma con il preservativo precedentemente usato.
Tutte le MST potrebbero trasmettersi tramite il preservativo girato - HIV, sifilde, etc ?
So che la certezza assoluta non può esserci e che quindi un medico non può suggerirmi di prendere la cosa con leggerezza, vorrei però anche capire meglio qualì sono le probabilità e quindi le necessità si aspettare tutti gli esami.
Grazie
[#1]
Medico Chirurgo
Guardi,
avere un rapporto con una prostituta con un preservativo girato e rigirato è quasi come averlo avuto senza alcuna protezione.
Concordo con il Collega Dermatologo che prima di assumere il Ciproxin sarebbe stato necessaria una urinocoltura e un tampone per Gonococco e patogeni intracellulari genito - urinari.
Mi pare di aver capito che lei voglia conoscere a quali malattie si è esposto per evitare di trasmetterle alla sua partner: beh io le dico che in via precauzionale deve escluderle tutte perchè tutte può averle contratte, e soprattutto essere franco con chi è vittima innocente di un tradimento (parlo da un punto di vista infettivologico).
Aspetti tutti gli esami che il Dermatologo a cui si è affidato le prescriverà, e poi riprenda i rapporti sessuali con la sua partner.
Tenga conto che una scappatella anche con il preservativo non la tutela da malattie come la Sifilide, HPV, mollusco contagioso....
Pertanto se vuole avere una partner fissa è bene che modifichi la sua forma mentis della gestione del rapporto di coppia.
Saluti cordiali,
Dott. Caldarola.
avere un rapporto con una prostituta con un preservativo girato e rigirato è quasi come averlo avuto senza alcuna protezione.
Concordo con il Collega Dermatologo che prima di assumere il Ciproxin sarebbe stato necessaria una urinocoltura e un tampone per Gonococco e patogeni intracellulari genito - urinari.
Mi pare di aver capito che lei voglia conoscere a quali malattie si è esposto per evitare di trasmetterle alla sua partner: beh io le dico che in via precauzionale deve escluderle tutte perchè tutte può averle contratte, e soprattutto essere franco con chi è vittima innocente di un tradimento (parlo da un punto di vista infettivologico).
Aspetti tutti gli esami che il Dermatologo a cui si è affidato le prescriverà, e poi riprenda i rapporti sessuali con la sua partner.
Tenga conto che una scappatella anche con il preservativo non la tutela da malattie come la Sifilide, HPV, mollusco contagioso....
Pertanto se vuole avere una partner fissa è bene che modifichi la sua forma mentis della gestione del rapporto di coppia.
Saluti cordiali,
Dott. Caldarola.
[#4]
Utente
Scusate se continuo, ma ho bisogno di condividere anche il tema psicologico/personalo, che per me in questo momento è ancora più difficili da gestire di quelli virali .
Mi rifaccio anche alla frase del dott. Caldarola sulla forma mentis della gestione del rapporto di coppia e la franchezza, non per dibattere col Dottore che è stato bravo e gentilissimo, ma per usarla come spunto di riflessione, prima di tutto per me stesso e spero utile anche per altri.
Quello che ho fatto è un grave errore. Di cui mi vergogno e non riesco a parlare nemmeno con i miei amici più vicini. Non è stato premeditato, e non corrisponde a come vedo il rapporto ideale. E' stato un momento di abbandono alla tentazione e al "peccato", in un periodo tra l'altro in cui io e mia moglie siamo fisicamente lontani. Tra l'altro di per se non mi è piaciuto, e non vorrei rifarlo. Forse l'unica cosa che mi ha attirato è stata l'adrenalina del proibito prima del fatto, ma poi basta. Nella stupidità del momento speravo tutto potesse sparire subito dopo, e invece ora sono marcato.
Ora, vorrei davvero essere sincero con mia moglie, ammettere i miei errori e sperare lei possa accettarmi anche così. Oppure darle la opporunità di lasciarmi e rifarsi una vita con qualcuno di più degno.
Ma la verità è ho para che se parlassi di questo renderei semplicemente più miserabili tutti, rovinando la vita a lei e ai nostri figli.
Non voglio sminuire l'accaduto. E' stato brutto, e non mi piace l'idea di vivere con segreti e bugie. Ma non so decidere se valga la pena stravolgere la nostra vita per questo.
Quindi ora sto combattendo con me stesso all'idea di cercare di evitare con lei il rapporto sessuale per non metterla a rischio, ma senza dover per forza alimentare un dramma.
Immagino che letto da fuori possa sembrare il pensiero di un codardo, che non vuole affrontare la responsabilità dei propri errori. Sicuramente in parte è anche così. Io sento anche il peso di non poter condividere questo fatto buio con nessuno, per proteggere (forse da me stesso!?) l'equilibrio della famiglia.
Se ho postato nel forum sbagliato, fatemi sapere
saluti
Mi rifaccio anche alla frase del dott. Caldarola sulla forma mentis della gestione del rapporto di coppia e la franchezza, non per dibattere col Dottore che è stato bravo e gentilissimo, ma per usarla come spunto di riflessione, prima di tutto per me stesso e spero utile anche per altri.
Quello che ho fatto è un grave errore. Di cui mi vergogno e non riesco a parlare nemmeno con i miei amici più vicini. Non è stato premeditato, e non corrisponde a come vedo il rapporto ideale. E' stato un momento di abbandono alla tentazione e al "peccato", in un periodo tra l'altro in cui io e mia moglie siamo fisicamente lontani. Tra l'altro di per se non mi è piaciuto, e non vorrei rifarlo. Forse l'unica cosa che mi ha attirato è stata l'adrenalina del proibito prima del fatto, ma poi basta. Nella stupidità del momento speravo tutto potesse sparire subito dopo, e invece ora sono marcato.
Ora, vorrei davvero essere sincero con mia moglie, ammettere i miei errori e sperare lei possa accettarmi anche così. Oppure darle la opporunità di lasciarmi e rifarsi una vita con qualcuno di più degno.
Ma la verità è ho para che se parlassi di questo renderei semplicemente più miserabili tutti, rovinando la vita a lei e ai nostri figli.
Non voglio sminuire l'accaduto. E' stato brutto, e non mi piace l'idea di vivere con segreti e bugie. Ma non so decidere se valga la pena stravolgere la nostra vita per questo.
Quindi ora sto combattendo con me stesso all'idea di cercare di evitare con lei il rapporto sessuale per non metterla a rischio, ma senza dover per forza alimentare un dramma.
Immagino che letto da fuori possa sembrare il pensiero di un codardo, che non vuole affrontare la responsabilità dei propri errori. Sicuramente in parte è anche così. Io sento anche il peso di non poter condividere questo fatto buio con nessuno, per proteggere (forse da me stesso!?) l'equilibrio della famiglia.
Se ho postato nel forum sbagliato, fatemi sapere
saluti
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 4.8k visite dal 01/08/2017.
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