Carcinoma verrucoide
Salve, mia suocera di 76 anni soffre da più di un anno di una verruca al piede sinistro. Ha già subito quasi dieci interventi chirurgici di cui tre in sala operatoria con amputazione del V dito e molti altri in ambulatorio con toelettatura della sede. Oggi, dopo l'ennesimo intervento chirurgico, abbiamo ricevuto la risposta dell'esame istologico dove viene diagnosticato un carcinoma verrucoide. La paziente continua a lamentare forti dolori alla pianta benché alle medicazioni la zona si presenta normale per il post-intervento senza gonfiori o definite necrosi. Sarebbe il caso di ulteriori terapie (radio o chemio) per debellare definitivamente la patologia? Grazie anticipatamente per il consulto.
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Gent.le pz
presumo che si tratti di quello che comunemente si definisce carcinoma verrucoso, cioè una variante , non frequente, di epitelioma spinocellulare, che ha una localizzazione elettiva al piede.
Si chiama così perchè assomiglia molto (e può indurre errore) alla verruca volgare.
Di solito è caratterizzato da lenta crescita , per lo più assenza di metastasi ma ,come lato della medaglia negativo, da grande invasività locale e da distruzioni di tessuto marcate (come avete notato).
Veramente scarsa è la radiosensibilità (quindi non consiglio la radioterapia) e non utile direi anche la ricerca su linfonodi.
Mi risulta che sia d'elezione solo la chirurgia, che deve essere abbastanza "radicale" per evitare recidive.
Cordialità
presumo che si tratti di quello che comunemente si definisce carcinoma verrucoso, cioè una variante , non frequente, di epitelioma spinocellulare, che ha una localizzazione elettiva al piede.
Si chiama così perchè assomiglia molto (e può indurre errore) alla verruca volgare.
Di solito è caratterizzato da lenta crescita , per lo più assenza di metastasi ma ,come lato della medaglia negativo, da grande invasività locale e da distruzioni di tessuto marcate (come avete notato).
Veramente scarsa è la radiosensibilità (quindi non consiglio la radioterapia) e non utile direi anche la ricerca su linfonodi.
Mi risulta che sia d'elezione solo la chirurgia, che deve essere abbastanza "radicale" per evitare recidive.
Cordialità
Dott.Giampiero Griselli Dermovenereologo
www.dermoonline.com
Ferrara,Torino,Brescia,Porto Tolle(RO)
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Gentile signora,
in effetti una vera alternativa all'escissione chirurgica non esiste. L'esame istologico in questi casi è molto importante perchè ci da delle indicazioni sulla radicalità del trattamento eseguito ed in base a questo il chirurgo che ha operato sua suocera potrà essere più chiaro sulla prognosi locale della malattia.
Saluti
Dr. Claudo Bernardi
Chirurgia Plastica
www.claudiobernardi.it
in effetti una vera alternativa all'escissione chirurgica non esiste. L'esame istologico in questi casi è molto importante perchè ci da delle indicazioni sulla radicalità del trattamento eseguito ed in base a questo il chirurgo che ha operato sua suocera potrà essere più chiaro sulla prognosi locale della malattia.
Saluti
Dr. Claudo Bernardi
Chirurgia Plastica
www.claudiobernardi.it
Dr. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
www.claudiobernardi.it - www.lachirurgiaplastica.net
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 6k visite dal 27/11/2008.
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