Un certo verso la mia vita si è fermata là, tanto è cambiata la mia quotidianità

Gentilissimi Dottori,
dal 2004 soffro di herpes genitale e devo dire che per un certo verso la mia vita si è fermata là, tanto è cambiata la mia quotidianità.
Per un anno intero l'herpes si è presentato puntualmente ogni mese, a ridosso del ciclo mestruale, con piaghe e ulcere molto dolorose all'esterno della vagina che curavo inizialmente con aciclovir pomata. In seguito, sono stata da numerosi ginecologi che mi hanno prescritto miriadi di pomate, lavande e altro finchè, dopo un anno, il mio dottore di famiglia mi ha prescritto:
famvir 250g: una pastiglia ogni 8 ore per una settimana
cura a base di interferoni alfa e gamma, uncastim e transfactor per almeno 6 mesi: dovevo ingerire il virus per insegnare ai miei anticorpi come combatterlo (questo mi è stato spiegato).
Al termine della cura, su consiglio della mia ginecologa ho effettuato una profilassi con famvir 250g per un anno, diradando sempre più le compresse.
Sono stata bene per due anni interi, aggiungo che assumo da anni la pillola anticoncezionale.

Ma a luglio 2008 il problema si è ripresentato con una violenza disarmante, protraendosi fino ad ora. In questi mesi ho ricominciato la cura che mi aveva fatto stare bene (famvir + interferoni ecc) ma senza risultati. La manifestazione dell'herpes è però cambiata: all'esterno non ho praticamente più nulla, le ulcere sono tutte interne e ogni tanto ho perdite di sangue, presumo quando si aprono le ulcere.
Attualmente il mio medico mi ha consigliato di lasciare perdere gli interferoni ecc ma di assumere per 6 mesi una compressa al giorno di famvir 500g, in più mi ha prescritto bifivir per stimolare il mio sistema immunitario.
In sostanza, è da luglio 2008 che assumo quotidianamente l'antivirale ma sento che l'herpes rimane in agguato. Un giorno mi sono dimenticata di assumere la compressa e il giorno l'attacco era iniziato.
Sto realizzando che senza antivirale non riesco a stare bene e che anche con una pastiglia al giorno lo tengo solo "buono" ma non sconfiggo le recidive: ho imparato a riconoscere i sintomi di un attacco latente e toccando la zona interessata sento che le differenze ci sono (es. mucose frastagliate, perdite strane). Confesso che questi mesi sono stati molto pesanti psicologicamente, ma dipendere da un antivirale mi spaventa e mi limita, non posso nemmeno donare il sangue.

Vi ringrazio dell'attenzione.

[#1]
Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464
Gentile utente,

Leggendo la sua richiesta, mi preme suggerirle un dato utile alla sua salute:

cerchi di non fare delle autovalutazioni del suo apparato genitale esterno, anche se come spesso accade i pazienti sono portati a questo:

in casi come il suo è necessario non perdere la fiducia e la speranza di guarigione: si affidi pertanto al Dermatologo venereologo anche per la valutazione di altre eventuali connessioni patologiche a carico del suo apparato genitale esterno e che possono essere addebitate al solo herpes genitale.

cari saluti

Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it

[#2]
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Grazie della risposta Dott. Laino.
Una domanda: nel caso mi rivolgessi ad un dermatologo venereologo, dovrei recarmi alla visita in fase acuta di attacco dell'herpes o potrei andare anche in condizioni "stabili" come ora, pur continuando a prendere l'antivirale?

grazie ancora
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