Cicatrice allargata e arrossata
Ho una cicatrice sulla spalla sopra le scapole dovuta alla rimozione di una ciste sebacea piuttosto grande (una pallina di circa 1.5 cm di diametro). La rimozione è avvenuta il 12 giugno 2008 con punti "interni". Ho tenuto i punti per 2 settimane (i medici volevano cosi) e poi li ho rimossi. Appena rimossi i punti, la "sutura" della pelle era sottile e bianca, sembrava perfetta. C'era qualce montagnola dovuta ai punti che però era ovvio che si sarebbe poi spianata a giorni. Il dottore mi ha detto di aspettare una settimana e poi di applicare una crema (ha detto qualsiasi avessi sotto mano) massaggiando in modo circolare per evitare che rimanesse il segno. E di proteggerla dal sole (fatto con lo stick totale preso in farmacia). Gli ho chiesto se dovevo limitare i movimenti essendo proprio dietro la scapola (zona in cui si tende a dstendere la pelle): ha detto di no. Gli ho chiesto se potevo andare tranquillamente a ballare (ballo latino americano da anni e la zona della cicatrice e solo un poco piu alta della base di appoggio della mano dell'uomo durante il ballo; inoltre durante il ballo il braccio sinistro va mosso di continuo ad esempio alzato sollecitando la scapola coinvolta). Ha detto: fai quelloche vuoi. Io cosi ho fatto!!Mi sono data la nivea, o la Collistar smagliature alla cicatrice o qs crema avessi in casa idratante. Insomma a fine agosto la cicatrice faceva schifo!!!Si è allarata!!!E' larga almeno mezzo cm e secondo me sta aumentando!!!Inoltre è rossa specie ai bordi dove si nota una sfilacciatura radiale. Mi sono documentata su internet cosi ho comprato Zeraderm gel (ma ora sono 20 giorni che lo uso ed è tutto uguale) e anche Skin Renu Post Peel Recovery Formula (costosa ma non ha fatto ancora nulla). Invece la crema lenitiva Bioderma Sensibio Forte secondo me mi arrossa...dopo averla usata sento caldo anche al braccio quindi l'ho messa solo due volte. Vorrei sapere se questa cicatrice continuerà ad allargarsi (mi da l'idea...la vedo peggio ad ogni giorno che passa) e come fare per arrestarla. Con i cerotti?Poi se c'è un modo per farla diventare colore pelle. Inoltre vorrei sapere se sulle cicatrici un giorno sarà possibile avere l'abbronzatura o se rimangono senza melanina e quindi vanno protette a vita. Vorrei un'indicazione sulla crema migliore per me (sono passati 5 mesi dall'intervento), mi basta l'indicazione del principio della crema se non è possibile fare pubblicità. Grazie mille!
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Anche le cicatrici ipertrofiche e chieloidee (cicatrici patologiche, dovute all'ecceessiva proliferazione della funzione cicatriziale della pelle) possono rispondere spesso in modo veramente significativo ai trattamenti dermatologici.
a mio avviso fra le migliori tecniche per ridurre tali cicatrici patologiche, si devono annoverare le micro-infiltrazioni locoregionali, con farmaci specifici a lento rilascio nella cute, effettuabili in sedute programmate.
più la cicatrice è recente migliore è la risposta ai trattamenti.
cari saluti e programmi la visita dermatologica.
a mio avviso fra le migliori tecniche per ridurre tali cicatrici patologiche, si devono annoverare le micro-infiltrazioni locoregionali, con farmaci specifici a lento rilascio nella cute, effettuabili in sedute programmate.
più la cicatrice è recente migliore è la risposta ai trattamenti.
cari saluti e programmi la visita dermatologica.
Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it
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Aggiungo la mia personale esperienza circa questo argomento: e' molto importante anche la prevenzione e, per questa, ottimi risultati si ottengono applicando particolari lamine siliconiche sulla ferita chirurgica per alcuni mesi dopo la rimozione dei punti. Nel caso si instauri purtroppo la cicatrice patologica, si tratti di cicatrice ipertrofica o cheloide, oltre alle infiltrazioni con steroidi locali associamo applicazioni di dye laser 595 nm ogni 40 giorni circa. Questa tecnica combinata, supportata da alcuni lavori pubblicati da diversi autori, sembra essere piu' efficacie della metodiche applicate singolarmente.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dott. Davide Brunelli
Specialista in Dermatologia e Venereologia
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Gentile utente, il processo cicatriziale è e dovrebbe essere un processo che fa parter integrante dell'atto chirurgico. In questo senso, dunque, la cicatrizzazione va seguita passo dopo passo e no lasciato al singolo paziente la "scelta" della pomata migliore. Inoltre, se la cicatrice si è già allargata, non c'è possibilità di ridurla se non quella di fare una revisione della stessa e ricominciare daccapo.
Saluti
Dott. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
http://www.claudiobernardi.it
Saluti
Dott. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
http://www.claudiobernardi.it
Dr. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
www.claudiobernardi.it - www.lachirurgiaplastica.net
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Alla giusta osservazione del collega aggiungo che il concetto della revisione chirurgica e' un'ottima soluzione per le cicatrici non patologiche. Nel caso dei cheloidi, purtroppo, la stragrande maggioranza delle revisioni è destinata all'insucceso poiche' si verifica la recidiva degli stessi.
Di nuovo cordiali saluti
Di nuovo cordiali saluti
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Concordo pienamente con il Collega Brunelli:
una cicatrice patologica non dovrebbe mai essere posta a revisione chirurgica, se non (e solo in casi selezionati) precedentemente trattata con altre terapia (in primis infiltrative). Nella mia esperienza, ho visto molti casi di miglioramenti significativi mediante tecniche non chirurgiche, ed è sostanzialmente essenziale ricordare come ogni processo "neoplastico benigno" che si verifica nelle cicatrici cheloidee potrebbe essere solo amplificato da un ulteriore stimolo chirurgico senza preventivi trattamenti.
ricordiamo ancora come i migliori risultati si ottengano con cicatrici ipertrofiche e purtroppo molto meno con quelle cheloidee; ricordiamo ancora che il paziente deve essere esaurientemente informato sulla metodica e sulle situazione che si intende raggiungere.
sicuramente anche il Collega Bernerdi è in accordo con questa valutazione.
una cicatrice patologica non dovrebbe mai essere posta a revisione chirurgica, se non (e solo in casi selezionati) precedentemente trattata con altre terapia (in primis infiltrative). Nella mia esperienza, ho visto molti casi di miglioramenti significativi mediante tecniche non chirurgiche, ed è sostanzialmente essenziale ricordare come ogni processo "neoplastico benigno" che si verifica nelle cicatrici cheloidee potrebbe essere solo amplificato da un ulteriore stimolo chirurgico senza preventivi trattamenti.
ricordiamo ancora come i migliori risultati si ottengano con cicatrici ipertrofiche e purtroppo molto meno con quelle cheloidee; ricordiamo ancora che il paziente deve essere esaurientemente informato sulla metodica e sulle situazione che si intende raggiungere.
sicuramente anche il Collega Bernerdi è in accordo con questa valutazione.
[#6]
Diciamo che nel caso specifico non sappiamo di che tipo di cicatrice patologica stiamo parlando... Il nostro paziente fa riferimento ad una cicatrice che si è allargata e che ha delle "sfilettature rosse" ai lati, elemento questo che ci fa pensare ad una reazione del tessuto cicatriziale alla grande tensione a cui la cute è sottoposta nella regione scapolare. La prevenzione contro gli effetti della tensione è sia rappresentata da un'ottima sutura per piani ( e molto probabilmente è ststa eseguita), sia dalla cerottazione (un cerotto anallergico applicato direttamente sulla cicatrice) presidio quest'ultimo che viene spesso trascurato rispetto alla prescrizione di pomate di vario tipo. Purtroppo, però, una volta che la cicatrice si è allargata si potrà fare tutto per renderla meno visibile ma non potrà mai restringersi.
Saluti
Dott. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
http://www.claudiobernardi.it
Saluti
Dott. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
http://www.claudiobernardi.it
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Ex utente
Grazie per le tante risposte!Parzialmente mi avete rassicurato!!!E' probabile che l'aspetto della cicatrice sia un allargamento legato ai movimenti del braccio!!In effetti, già con i punti andavo tranquillamente a ballare ed in palestra, certo evitando specifici movimenti, che, se accennati appena, mi davano una sensazione di "stiramento" nella zona...La sutura a mio avviso è stata ben eseguita e i dottori che mi hanno tolto i punti l'hanno lodata dicendomi che non mi sarebbe rimasto nulla!In effetti ad un lembo ho 2 mm circa di lunghezza dell'iniziale sutura: nel senso ho un pezzo i cicatrice non allargata ed è stupenda. Ma nel mezzo è larga e rossa!Non so bene che sia un cheloide o una cicatrice ipertrofica, ho girato in internet per capirlo ma non ce l'ho fatta!Mi sembra che nei cheloidi ci sia una sporgenza...la mia cicatrice è piatta e morbida. Mi da una sensazione a volte di fastidio lo spregamento con la spallina del reggiseno (la prende in pieno!!E' perpendicolare alla spallina del reggiseno praticamente!!), ma comunque è una cosa sopportabilissima. Lo dico perchè chissà magari anche quello fa. Andrò da un dermatologo allora. Credete che se tengo nek frattempo un cerotto per limitare la tensione, mi faccia bene e scompaia il rossore!?Non si vuole attenuare...Per il segno diciamo che me ne importa il giusto, ho comunque una bella schiena!L'importante è che si calmi l'infiammazione!Grazie tante a tutti per le cordiali risposte!
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 43.4k visite dal 15/11/2008.
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