Nevo atipico da asportare fra due mesi
Gent.Dottori, buona sera
mio marito ha 50 anni, pelle chiara, occhi verdi e capelli castano scuro, non si espone al sole, ha subito scottature solari da piccolo, non ha familiarità per melanoma.
Ieri ha effettuato una visita dermatologica privata per controllare un nevo sull'addome che pare essersi leggermente ingrandito e scurito. Il dermatologo lo ha esaminato con uno strumento che teneva in mano (chiedo scusa per l'imprecisione, ma non so che tipo di esame sia stato fatto; sul referto della visita non si parla di epiluminescenza o dermatoscopia), lo ha definito nevo atipico (ha spiegato che ha l'aspetto del 'brutto anatroccolo', cioè è diverso dagli altri, che sono “nevi melanocitici”) e ne ha consigliato l'asportazione. L'intervento è fissato per il 23 gennaio. Il referto della visita non riporta nulla circa le caratteristiche del nevo (in altri consulti ho letto che si parla di presenza o assenza di velo, globuli, pseudopodi ecc.)
Il nevo è presente da anni ed è stato esaminato dallo stesso dermatologo tre anni fa, ma allora non è stato giudicato pericoloso ed è stato consigliato solo di sottoporre quello e gli altri nevi a controlli specialistici periodici.
Aspettare due mesi per l'intervento non è troppo? Nel frattempo, è il caso di controllare che il nevo non si evolva ulteriormente (ho letto di nei pericolosi che cambiano anche nel giro di settimane)? Sarebbe meglio fare ulteriori accertamenti o sentire un altro parere?
Il dermatologo ha esaminato solo il nevo in questione, il dorso, le braccia e le unghie delle dita delle mani (nella precedente occasione aveva invece esaminato la cute in toto). La presenza di un neo atipico può indicare predisposizione a svilupparne altri (atipici o comunque pericolosi), contemporaneamente o successivamente al primo?
So che la risposta definitiva la darà l'istologico, ma se dovesse trattarsi di melanoma, è possibile che l'asportazione chirurgica di gennaio risolva tutto o serviranno interventi più invasivi?
Oltre al neo verrà tolta una "losanga" di cute e verranno applicati dei punti. Sarà già quello un intervento invasivo? Dovrà farsi accompagnare?
Vi ringrazio molto per l'attenzione e per il servizio che svolgete su Medicitalia e Vi saluto cordialmente.
mio marito ha 50 anni, pelle chiara, occhi verdi e capelli castano scuro, non si espone al sole, ha subito scottature solari da piccolo, non ha familiarità per melanoma.
Ieri ha effettuato una visita dermatologica privata per controllare un nevo sull'addome che pare essersi leggermente ingrandito e scurito. Il dermatologo lo ha esaminato con uno strumento che teneva in mano (chiedo scusa per l'imprecisione, ma non so che tipo di esame sia stato fatto; sul referto della visita non si parla di epiluminescenza o dermatoscopia), lo ha definito nevo atipico (ha spiegato che ha l'aspetto del 'brutto anatroccolo', cioè è diverso dagli altri, che sono “nevi melanocitici”) e ne ha consigliato l'asportazione. L'intervento è fissato per il 23 gennaio. Il referto della visita non riporta nulla circa le caratteristiche del nevo (in altri consulti ho letto che si parla di presenza o assenza di velo, globuli, pseudopodi ecc.)
Il nevo è presente da anni ed è stato esaminato dallo stesso dermatologo tre anni fa, ma allora non è stato giudicato pericoloso ed è stato consigliato solo di sottoporre quello e gli altri nevi a controlli specialistici periodici.
Aspettare due mesi per l'intervento non è troppo? Nel frattempo, è il caso di controllare che il nevo non si evolva ulteriormente (ho letto di nei pericolosi che cambiano anche nel giro di settimane)? Sarebbe meglio fare ulteriori accertamenti o sentire un altro parere?
Il dermatologo ha esaminato solo il nevo in questione, il dorso, le braccia e le unghie delle dita delle mani (nella precedente occasione aveva invece esaminato la cute in toto). La presenza di un neo atipico può indicare predisposizione a svilupparne altri (atipici o comunque pericolosi), contemporaneamente o successivamente al primo?
So che la risposta definitiva la darà l'istologico, ma se dovesse trattarsi di melanoma, è possibile che l'asportazione chirurgica di gennaio risolva tutto o serviranno interventi più invasivi?
Oltre al neo verrà tolta una "losanga" di cute e verranno applicati dei punti. Sarà già quello un intervento invasivo? Dovrà farsi accompagnare?
Vi ringrazio molto per l'attenzione e per il servizio che svolgete su Medicitalia e Vi saluto cordialmente.
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Gent.ma utente la presenza di un nevo atipico non vuol dire aver sviluppato un melanoma o la possibilità di poterlo sviluppare in futuro.Sicuramente per la diagnosi il Collega si è avvalso del dermatoscopio manuale, con il videodermatoscopio talvolta parlando di nevi atipici si effettuano fotografie che ci danno l'opportunità di controlli nel tempo senza dover ricorrere all'escissione chirurgica. L'escissione avviene in anestesia locale tramite bisturi a lama effettuando una losanga e suturando i margini residui. I tempi sono nella norma anche per l'escissione di melanomi (la prognosi non cambia) e se l'asportazione non riguarda aree che potrebbero compromettere la guida dell'auto, suo marito potrebbe anche presentarsi all'appuntamento non accompagnato ricordandosi che può fare colazione e prendere tutti i farmaci (se presenti) che solitamente assume.
Per concludere se di nevo atipico si tratta l'escissione chirurgica sarebbe la conclusione dell'iter a cui suo marito è stato sottoposto
Se invece di melanoma si dovesse trattare potrebbe bastare un semplice allargamento chirurgico
Stia comunque tranquilla e passi delle buone festività insieme alla sua famiglia
Per concludere se di nevo atipico si tratta l'escissione chirurgica sarebbe la conclusione dell'iter a cui suo marito è stato sottoposto
Se invece di melanoma si dovesse trattare potrebbe bastare un semplice allargamento chirurgico
Stia comunque tranquilla e passi delle buone festività insieme alla sua famiglia
Dr.Alessandro Benini
Dirigente Medico Centro Grandi Ustionati
Osp."M.Bufalini" Cesena
[#4]
Ex utente
Gent.mo dott. Benini,
torno per aggiornarla sulla situazione di mio marito.
Il 23.1 ha subito l'asportazione del nevo come segue:
in AL (lidocaina 2%) si esegue incisione a losanga a comprendere la lesione segnalata sull'addome. Exeresi, sintesi della cute in filo non riassorbibile.
I punti applicati erano quattro, sono stati tolti il 2.2 e a tutt'oggi la cute intorno alla zona incisa è arrossata ma non dolente. Cosa si deve fare? Si tratta di un decorso normale?
Oggi abbiamo ricevuto il seguente referto dell'u.o. anatomia patologica sul quale chiediamo per cortesia un Suo parere:
sede del prelievo: cute addome-epigastrio
materiale pervenuto in formalina
lembo di cute e sottocute di cm 1,6x1x1 che presenta neoformazione brunastra di cm 0,7
prelievI: sezionei seriate trasversali della lesione da un apice all'altro
diagnosi istologica: nevo composto; escissione completa.
Cordiali saluti, grazie della Sua attenzione e gentilezza e grazie a Medicitalia.
torno per aggiornarla sulla situazione di mio marito.
Il 23.1 ha subito l'asportazione del nevo come segue:
in AL (lidocaina 2%) si esegue incisione a losanga a comprendere la lesione segnalata sull'addome. Exeresi, sintesi della cute in filo non riassorbibile.
I punti applicati erano quattro, sono stati tolti il 2.2 e a tutt'oggi la cute intorno alla zona incisa è arrossata ma non dolente. Cosa si deve fare? Si tratta di un decorso normale?
Oggi abbiamo ricevuto il seguente referto dell'u.o. anatomia patologica sul quale chiediamo per cortesia un Suo parere:
sede del prelievo: cute addome-epigastrio
materiale pervenuto in formalina
lembo di cute e sottocute di cm 1,6x1x1 che presenta neoformazione brunastra di cm 0,7
prelievI: sezionei seriate trasversali della lesione da un apice all'altro
diagnosi istologica: nevo composto; escissione completa.
Cordiali saluti, grazie della Sua attenzione e gentilezza e grazie a Medicitalia.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 25.9k visite dal 30/11/2016.
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Approfondimento su Melanoma
Il melanoma (tumore maligno della pelle) è una forma di cancro molto aggressiva, che si sviluppa dalle cellule della pelle che producono melanina (melanociti).