Hpv, contagio e test
Gentilissimi dottori,
sarò breve per non rubarvi più tempo del necessario. Il mio fidanzato è affetto da condilomatosi da ormai otto mesi, una forma evidentemente molto aggressiva visti gli scarsi risultati delle diverse terapie effettuate (già menzionate al dott. Laino in un mio consulto di qualche giorno fa). Il mio pap test eseguito ad aprile (appena conosciuta la condilomatosi del mio compagno) ha dato esito negativo. Su consiglio della ginecologa lo ripeto a luglio ma la presenza di candida rende inadeguato il prelievo. Dovrò ripetere il pap test il prossimo mese, a terapia effettuata (per guarire dalla candida, di cui io non ho mai avvertito i sintomi). Se l'esito dovesse essere ancora negativo, posso eseguire un test più specifico per capire (voglio sapere! Anche per capire se posso aver trasmesso io al mio compagno l'hpv!!) se il virus dell'hpv sia presente o meno nel mio organismo? La mia ginecologa dice che è una sorta di masochismo, è mettersi ino stato di ansia e senso di colpa che non trova giustificazione medica. io invece vorrei sentirmi "pulita" perchè questa vicenda (complice anche la grande confusione che hanno molto medici rispetto a questo problema...mille tesi discordanti) mi ha stressata a frustrata. E se l'hpv non dovesse avermi mai contagiata, posso vaccinarmi, anche se ho 29 anni e - ovviamente - ho avuto più partner in passato?
E se mi vaccinassi, sarei sicura per sempre, anche se il mio compagno dovesse avere 8me lo aspetto) delle frequenti recidive? O dobbiamo avere rapporti protetti per il resto dei nostri giorni? Sempre con la paura di contagiarci a vicenda? Perchè se fossi io la portatrice di hpv, pur asintomatica, sarei io a contagiare lui giusto?
Aiutatemi e datemi un consiglio per favore...è brutto arrivare ad uno stato di tensione tale da guardarsi allo specchio ogni mattina aspettando di vedere quei fastidiosi condilomi, e ancor più brutto pensare di essere io a continuare a contagiare il mio fidanzato, anche perchè i nostri rapporti non sono sempre protetti.
grazie per il tempo che vorrete dedicarmi
sarò breve per non rubarvi più tempo del necessario. Il mio fidanzato è affetto da condilomatosi da ormai otto mesi, una forma evidentemente molto aggressiva visti gli scarsi risultati delle diverse terapie effettuate (già menzionate al dott. Laino in un mio consulto di qualche giorno fa). Il mio pap test eseguito ad aprile (appena conosciuta la condilomatosi del mio compagno) ha dato esito negativo. Su consiglio della ginecologa lo ripeto a luglio ma la presenza di candida rende inadeguato il prelievo. Dovrò ripetere il pap test il prossimo mese, a terapia effettuata (per guarire dalla candida, di cui io non ho mai avvertito i sintomi). Se l'esito dovesse essere ancora negativo, posso eseguire un test più specifico per capire (voglio sapere! Anche per capire se posso aver trasmesso io al mio compagno l'hpv!!) se il virus dell'hpv sia presente o meno nel mio organismo? La mia ginecologa dice che è una sorta di masochismo, è mettersi ino stato di ansia e senso di colpa che non trova giustificazione medica. io invece vorrei sentirmi "pulita" perchè questa vicenda (complice anche la grande confusione che hanno molto medici rispetto a questo problema...mille tesi discordanti) mi ha stressata a frustrata. E se l'hpv non dovesse avermi mai contagiata, posso vaccinarmi, anche se ho 29 anni e - ovviamente - ho avuto più partner in passato?
E se mi vaccinassi, sarei sicura per sempre, anche se il mio compagno dovesse avere 8me lo aspetto) delle frequenti recidive? O dobbiamo avere rapporti protetti per il resto dei nostri giorni? Sempre con la paura di contagiarci a vicenda? Perchè se fossi io la portatrice di hpv, pur asintomatica, sarei io a contagiare lui giusto?
Aiutatemi e datemi un consiglio per favore...è brutto arrivare ad uno stato di tensione tale da guardarsi allo specchio ogni mattina aspettando di vedere quei fastidiosi condilomi, e ancor più brutto pensare di essere io a continuare a contagiare il mio fidanzato, anche perchè i nostri rapporti non sono sempre protetti.
grazie per il tempo che vorrete dedicarmi
[#1]
Gentile utente,
i suoi dubbi sono tanti e tutti plausibili:
vorrei però se mi consente, indurla alla lettura di un mio recente articolo pubblicato anche nella nostra sezione Minforma all'indirizzo:
https://www.medicitalia.it/minforma/dermatologia-e-venereologia/
sul tema dell'HPV e dei condilomi: verità miti e da sfatare.
ritengo che possa essere molto utile per snellire i suoi dubbi e perplessità.
cordiali saluti
i suoi dubbi sono tanti e tutti plausibili:
vorrei però se mi consente, indurla alla lettura di un mio recente articolo pubblicato anche nella nostra sezione Minforma all'indirizzo:
https://www.medicitalia.it/minforma/dermatologia-e-venereologia/
sul tema dell'HPV e dei condilomi: verità miti e da sfatare.
ritengo che possa essere molto utile per snellire i suoi dubbi e perplessità.
cordiali saluti
Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it
[#2]
Utente
Gentile dott. Laino, la sua pazienza e tempestività sono straordinarie. Mi lasci chiedere un paio di chiarimenti relativi all'articolo al quale mi ha rimandata:
lei scrive:
"Ricordiamo quindi che ad essere infettante, NON è la presenza del virus stesso (il quale è e rimane un microrganismo endocellulare) ma è la sua manifestazione clinica (condiloma, verruca volgare et cetera) ad esserlo".
e, in seguito,:
"Quindi solo la "malattia da HPV" (ovvero la manifestazione clinica : condilomi) è in grado di diventare potenzialmente trasmissibile (nel caso della condilomatosi, essa diviene quindi a tutti gli effetti una MST: Malattia Sessualmente Trasmissibile)".
Traduco bene se dico che io, non avendo, nè ora nè in passato, MANIFESTAZIONI di hpv, non sono contagiosa e non posso esserlo? Cioè, se ho capito bene, non è l'HPV ad essere contagioso e ad essere una Malattia Sessualmente Trasmissibile, ma SOLO le sue manifestazioni cutanee (verruche, condilomi, eccetera)? quindi, sicuramente non ho trasmesso io il virus al mio compagno. é corretto?
Se io ho interpretato bene le sue parole, allora molti medici non hanno capito nulla oppure non sanno spiegarsi... A me (che capisco benissimo la nostra lingua e mi ci sono brillantemente laureata) è stato detto: TU POTRESTI ESSERE PORTATRICE SANA DELL'HPV, AVERLO TRASMESSO AL TUO COMPAGNO, AL QUALE L'HPV HA DATO MANIFESTAZIONI CHE A TE NON HA ANCORA DATO E FORSE NON DARA' MAI.
invece, mi corregga se sbaglio, io, potenzialmente infetta dal virus ma sicuramente priva delle sue manifestazioni (pap test negativo e nessun condiloma) non sono, ad oggi, contagiosa per nessuno. è corretto?
Scusi dott. Laino se continuo a chiedere gli stessi concetti, ma è perchè si discostano di molto da quanto mi sono sentita dire finora da vari medici. e penso che sia per questo che le arrivano molte e ripetitive domande sul'hpv: una patologia fastidiosissima e avvilente, spesso dolorosa nelle fasi della terapia, associata ad una tale confusione e a tali contraddizioni tra i medici che il soggetto che ne è affetto si sente veramente solo e perso.
inoltre: secondo lei (ho già avuto numerose e contrastanti risposte da suoi colleghi, ma ho decido di fidarmi - in via definitiva - di quanto mi dirà lei) quali sono i possibili tempi di incubazione del virus? C'è chi giura non più di 3-4 mesi (in questo caso il mio compagno mi ha tradita), chi arriva ad un anno e più..
E il fatto che io, dopo sette mesi di rapporti quasi mai protetti (biasimevole lo so, ma utile per evitare la frustrazione più totale al mio compagno e dar fiducia alla mia ginecologa la quale mi ha detto:"abbia solo rapporti protetti perchè questo è l'unico consiglio medicalmente valido, ma provi a stare serena perchè per l'hpv, come per altri virus e patologie, occorre una certa predisposizione genetica, e il contagio non è ovvio". tra l'altro, il mio fidanzato è affetto da condilomi ANALI, quindi non entro mai direttamente a contatto con i condilomi), il fatto, dicevo, di aver avuto rapporti sessuali non protetti per sette mesi e non aver ancora manifestato il virus, cosa può significare?
Che le mie sentinelle lavorano bene e mi stanno difendendo? che l'incubazione può essere lunga e magari manifesterò il virus a breve?
Ultima domanda: quando parla di una terapia immunologica topica, si riferisce a prodotti come l'imiquimod (Aldara) o altri? L'Aldara può essere applicata sulle "ferite" dopo gli interventi di laser terapia? oppure a distanza di quanti giorni?
Io non la disturberò più dott. Laino, ma, se posso, un consiglio a voi medici: l'hpv è una problematica così diffusa e invasiva (anche psicologicamente) che forse meriterebbe una maggiore coerenza tra dermatologici, venereologi, ginecologi, con la totale esclusione dei medici di base che vengono a dirti che il tuo fidanzato è sicuramente gay altrimenti non avrebbe i condilomi anali e che non può non averti tradita se tu non li hai, e che è meglio non condividere lenzuola o altro perchè il tuo compagno non è più un uomo ma un essere altamente infettante.
I veri esperti, come lei dott. Laino, dovrebbero mettere a tacere gli incompetenti e richiamare qualcuno alla dimensione deontologica del vostro lavoro, in modo che i suerficiali inizino a pesare le parole e le conseguenze di certe, infondate, affermazioni.
Grazie mille dott. Laino,
cordiali saluti e ancora complimenti per l'impegno e la professionalità con cui svolgete questo servizio straordinario.
lei scrive:
"Ricordiamo quindi che ad essere infettante, NON è la presenza del virus stesso (il quale è e rimane un microrganismo endocellulare) ma è la sua manifestazione clinica (condiloma, verruca volgare et cetera) ad esserlo".
e, in seguito,:
"Quindi solo la "malattia da HPV" (ovvero la manifestazione clinica : condilomi) è in grado di diventare potenzialmente trasmissibile (nel caso della condilomatosi, essa diviene quindi a tutti gli effetti una MST: Malattia Sessualmente Trasmissibile)".
Traduco bene se dico che io, non avendo, nè ora nè in passato, MANIFESTAZIONI di hpv, non sono contagiosa e non posso esserlo? Cioè, se ho capito bene, non è l'HPV ad essere contagioso e ad essere una Malattia Sessualmente Trasmissibile, ma SOLO le sue manifestazioni cutanee (verruche, condilomi, eccetera)? quindi, sicuramente non ho trasmesso io il virus al mio compagno. é corretto?
Se io ho interpretato bene le sue parole, allora molti medici non hanno capito nulla oppure non sanno spiegarsi... A me (che capisco benissimo la nostra lingua e mi ci sono brillantemente laureata) è stato detto: TU POTRESTI ESSERE PORTATRICE SANA DELL'HPV, AVERLO TRASMESSO AL TUO COMPAGNO, AL QUALE L'HPV HA DATO MANIFESTAZIONI CHE A TE NON HA ANCORA DATO E FORSE NON DARA' MAI.
invece, mi corregga se sbaglio, io, potenzialmente infetta dal virus ma sicuramente priva delle sue manifestazioni (pap test negativo e nessun condiloma) non sono, ad oggi, contagiosa per nessuno. è corretto?
Scusi dott. Laino se continuo a chiedere gli stessi concetti, ma è perchè si discostano di molto da quanto mi sono sentita dire finora da vari medici. e penso che sia per questo che le arrivano molte e ripetitive domande sul'hpv: una patologia fastidiosissima e avvilente, spesso dolorosa nelle fasi della terapia, associata ad una tale confusione e a tali contraddizioni tra i medici che il soggetto che ne è affetto si sente veramente solo e perso.
inoltre: secondo lei (ho già avuto numerose e contrastanti risposte da suoi colleghi, ma ho decido di fidarmi - in via definitiva - di quanto mi dirà lei) quali sono i possibili tempi di incubazione del virus? C'è chi giura non più di 3-4 mesi (in questo caso il mio compagno mi ha tradita), chi arriva ad un anno e più..
E il fatto che io, dopo sette mesi di rapporti quasi mai protetti (biasimevole lo so, ma utile per evitare la frustrazione più totale al mio compagno e dar fiducia alla mia ginecologa la quale mi ha detto:"abbia solo rapporti protetti perchè questo è l'unico consiglio medicalmente valido, ma provi a stare serena perchè per l'hpv, come per altri virus e patologie, occorre una certa predisposizione genetica, e il contagio non è ovvio". tra l'altro, il mio fidanzato è affetto da condilomi ANALI, quindi non entro mai direttamente a contatto con i condilomi), il fatto, dicevo, di aver avuto rapporti sessuali non protetti per sette mesi e non aver ancora manifestato il virus, cosa può significare?
Che le mie sentinelle lavorano bene e mi stanno difendendo? che l'incubazione può essere lunga e magari manifesterò il virus a breve?
Ultima domanda: quando parla di una terapia immunologica topica, si riferisce a prodotti come l'imiquimod (Aldara) o altri? L'Aldara può essere applicata sulle "ferite" dopo gli interventi di laser terapia? oppure a distanza di quanti giorni?
Io non la disturberò più dott. Laino, ma, se posso, un consiglio a voi medici: l'hpv è una problematica così diffusa e invasiva (anche psicologicamente) che forse meriterebbe una maggiore coerenza tra dermatologici, venereologi, ginecologi, con la totale esclusione dei medici di base che vengono a dirti che il tuo fidanzato è sicuramente gay altrimenti non avrebbe i condilomi anali e che non può non averti tradita se tu non li hai, e che è meglio non condividere lenzuola o altro perchè il tuo compagno non è più un uomo ma un essere altamente infettante.
I veri esperti, come lei dott. Laino, dovrebbero mettere a tacere gli incompetenti e richiamare qualcuno alla dimensione deontologica del vostro lavoro, in modo che i suerficiali inizino a pesare le parole e le conseguenze di certe, infondate, affermazioni.
Grazie mille dott. Laino,
cordiali saluti e ancora complimenti per l'impegno e la professionalità con cui svolgete questo servizio straordinario.
[#3]
Gentile utente,
cerco di darle rispste brevi e pratiche in un discorso così complesso:
1. lei ha capito benissimo: essere portatori di HPV e avere la malattia da HPV sono cose dissimili: la seconda situazione è quella di interesse Venereologico-infettivologico, non la prima (la grande maggioranza della popolazione generale detiene ceppi di HPV in stato silente nello strato basale dell'epidermide)
2. la frase che le hanno indicato e che le riporto per chiarezza "TU POTRESTI ESSERE PORTATRICE SANA DELL'HPV, AVERLO TRASMESSO AL TUO COMPAGNO, AL QUALE L'HPV HA DATO MANIFESTAZIONI CHE A TE NON HA ANCORA DATO E FORSE NON DARA' MAI".
NON è smentibile, perchè anche questa via è possibile, ma di certo non può essere confermata con certezza: Essa rietra nel computo delle ipotesi possibili, ma non rietra di diritto nella pratica Venereologica:
il sottoscritto a parere personale, non la ritiene però idonea:
- un paziente che fà spontaneamente dei condilomi, probabilmente detiene l'HPV da quasi sempre (anche dopo poco la nascita, così come avviene per l'herpes simplex); una immunodepressione anche locale può fare in modo che la manifestazione da "silente" diveti "clinica".
questo poichè la trasmissione fra partner è solitamente condiloma-condiloma più che HPV-condiloma;
quello che mi dice circa le asserzioni del suo medico di famiglia, faccio finta di non averle lette. Sperando ancora in una mal comprensione..
le terapie immunologiche topiche prevedono gli immunomodulatori topici come quelli che descrive ma anche altri;
NON è vero che la condilomatosi anale nell'uomo non entra in contatto con l'apparato genitale della donna: le secrezioni sono fondamentali per questo trasporto potenziale.
LE garantisco che gli specialisti che si occupano veramente di HPV e condilomi (dai Venereologi ai ginecologi) ad oggi la pensano quasi tutti allo stesso modo, ivi compresi i dubbi (ce ne sono ancora, ma non vuol dire che non si conosca questo virus e le sue manifestazioni, vuol die solo che la scienza fa grandi passi di continuo) scaturenti da terapie innovative (vedi vaccino) e nuove scoperte in termini di carcinogenesi (importantissime soprattutto per la donna)
Ora, per cortesia, la prego di ascoltare il mio consiglio e di azzerare tutta questa situazione che sta a mio avviso notevolmente impattando il vostro rapporto di coppia e scegliere uno specialista di vostra fiducia che possa seguire entrambi voi (il venereologo solitamente è quello più indicato, ma scegliete in libertà) per concludere in modo positivo questa situazione e guarire da questa patologia.
Assieme ed in tutti i sensi.
carissimi saluti
cerco di darle rispste brevi e pratiche in un discorso così complesso:
1. lei ha capito benissimo: essere portatori di HPV e avere la malattia da HPV sono cose dissimili: la seconda situazione è quella di interesse Venereologico-infettivologico, non la prima (la grande maggioranza della popolazione generale detiene ceppi di HPV in stato silente nello strato basale dell'epidermide)
2. la frase che le hanno indicato e che le riporto per chiarezza "TU POTRESTI ESSERE PORTATRICE SANA DELL'HPV, AVERLO TRASMESSO AL TUO COMPAGNO, AL QUALE L'HPV HA DATO MANIFESTAZIONI CHE A TE NON HA ANCORA DATO E FORSE NON DARA' MAI".
NON è smentibile, perchè anche questa via è possibile, ma di certo non può essere confermata con certezza: Essa rietra nel computo delle ipotesi possibili, ma non rietra di diritto nella pratica Venereologica:
il sottoscritto a parere personale, non la ritiene però idonea:
- un paziente che fà spontaneamente dei condilomi, probabilmente detiene l'HPV da quasi sempre (anche dopo poco la nascita, così come avviene per l'herpes simplex); una immunodepressione anche locale può fare in modo che la manifestazione da "silente" diveti "clinica".
questo poichè la trasmissione fra partner è solitamente condiloma-condiloma più che HPV-condiloma;
quello che mi dice circa le asserzioni del suo medico di famiglia, faccio finta di non averle lette. Sperando ancora in una mal comprensione..
le terapie immunologiche topiche prevedono gli immunomodulatori topici come quelli che descrive ma anche altri;
NON è vero che la condilomatosi anale nell'uomo non entra in contatto con l'apparato genitale della donna: le secrezioni sono fondamentali per questo trasporto potenziale.
LE garantisco che gli specialisti che si occupano veramente di HPV e condilomi (dai Venereologi ai ginecologi) ad oggi la pensano quasi tutti allo stesso modo, ivi compresi i dubbi (ce ne sono ancora, ma non vuol dire che non si conosca questo virus e le sue manifestazioni, vuol die solo che la scienza fa grandi passi di continuo) scaturenti da terapie innovative (vedi vaccino) e nuove scoperte in termini di carcinogenesi (importantissime soprattutto per la donna)
Ora, per cortesia, la prego di ascoltare il mio consiglio e di azzerare tutta questa situazione che sta a mio avviso notevolmente impattando il vostro rapporto di coppia e scegliere uno specialista di vostra fiducia che possa seguire entrambi voi (il venereologo solitamente è quello più indicato, ma scegliete in libertà) per concludere in modo positivo questa situazione e guarire da questa patologia.
Assieme ed in tutti i sensi.
carissimi saluti
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 7.3k visite dal 04/11/2008.
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