Cheratoacantoma
Buonasera dottori, sono un ragazzo di 33 anni e da circa un mese mi è comparsa sulla narice una “bolla”.
Il primo dermatologo che mi ha visitato aveva diagnosticato un infiammazione e mi aveva prescritto solo degli antibiotici, successivamente per scrupolo mi sono fatto visitare da altri dermatologi e mi è stato diagnosticato un cheratoacantoma e mi è stato suggerito di continuare con gli antibiotici e aspettare che il cheratoacantoma regredisse in quanto un operazione chirurgica avrebbe comportato l’esportazione di parte della narice e successiva ricostruzione, quindi un evento abbastanza invasivo.
Quest’oggi mi sono fatto visitare da un ulteriore dermatologo che successivamente mi ha fatto parlare con un chirurgo plastico, entrambi mi hanno abbastanza allarmato in quanto mi ha confermato che anche secondo loro è un cheratoacantoma e che devo rimuoverlo chirurgicamente immediatamente in quanto non è garantito che si riduca, anzi la situazione potrebbe peggiorare ingrandendosi e quindi un operazione chirurgica diventerebbe ancora più invasiva.
Il cheratoacantoma si presenta all’esterno della narice ed ha un diametro di circa 2cm. Da circa una settimana ha trapassato la cartilagine del naso ed è visibile all’interno della narice.
Sottopormi a un operazione abbastanza invasiva (rimozione di parte della narice e successiva ricostruzione tirando un lembo di carne dalla guancia sopra il naso) mi preoccupa in quanto potrebbe lasciarmi abbastanza sfigurato. I pareri discordanti dei dottori non mi aiutano nel prendere una scelta, come mi consigliate di procedere? Quante possibilità ci sono che effettivamente il cheratoacantoma regredisca?
Grazie dell’attezione,
Un saluto
Il primo dermatologo che mi ha visitato aveva diagnosticato un infiammazione e mi aveva prescritto solo degli antibiotici, successivamente per scrupolo mi sono fatto visitare da altri dermatologi e mi è stato diagnosticato un cheratoacantoma e mi è stato suggerito di continuare con gli antibiotici e aspettare che il cheratoacantoma regredisse in quanto un operazione chirurgica avrebbe comportato l’esportazione di parte della narice e successiva ricostruzione, quindi un evento abbastanza invasivo.
Quest’oggi mi sono fatto visitare da un ulteriore dermatologo che successivamente mi ha fatto parlare con un chirurgo plastico, entrambi mi hanno abbastanza allarmato in quanto mi ha confermato che anche secondo loro è un cheratoacantoma e che devo rimuoverlo chirurgicamente immediatamente in quanto non è garantito che si riduca, anzi la situazione potrebbe peggiorare ingrandendosi e quindi un operazione chirurgica diventerebbe ancora più invasiva.
Il cheratoacantoma si presenta all’esterno della narice ed ha un diametro di circa 2cm. Da circa una settimana ha trapassato la cartilagine del naso ed è visibile all’interno della narice.
Sottopormi a un operazione abbastanza invasiva (rimozione di parte della narice e successiva ricostruzione tirando un lembo di carne dalla guancia sopra il naso) mi preoccupa in quanto potrebbe lasciarmi abbastanza sfigurato. I pareri discordanti dei dottori non mi aiutano nel prendere una scelta, come mi consigliate di procedere? Quante possibilità ci sono che effettivamente il cheratoacantoma regredisca?
Grazie dell’attezione,
Un saluto
[#1]
Gent.le pz
la diagnosi è importante ,perchè il cheratoacantoma entra in diagnosi differenziale con altre lesioni, alcune più impegnative . in termini del tutto orientativi , non avendola vista, potrebbe fare, se il suo specialista è d,accordo, una biopsia diagnostica, più limitata , e successivamente pianificare a ragion veduta l'intervento.
Questo potrà essere chirurgo(possibilmente da un buon chir. plastico, visto la difficoltà di ben operare esticamente in quell'area), o utilizzare anche tecniche alternative. In teoria , se fosse confermato il cheratoacantoma , si potrebbe anche attendere la risoluzione spontanea o fare crio o laser. Ma molto spesso si tratta perchè la cicatrice chirurgica risulta migliore degli esiti cicatriziali.
macertamente la metodologia da tenere va ragionata
L'unica cosa che non sceglierei è l'attendismo totale.
Cordialità
la diagnosi è importante ,perchè il cheratoacantoma entra in diagnosi differenziale con altre lesioni, alcune più impegnative . in termini del tutto orientativi , non avendola vista, potrebbe fare, se il suo specialista è d,accordo, una biopsia diagnostica, più limitata , e successivamente pianificare a ragion veduta l'intervento.
Questo potrà essere chirurgo(possibilmente da un buon chir. plastico, visto la difficoltà di ben operare esticamente in quell'area), o utilizzare anche tecniche alternative. In teoria , se fosse confermato il cheratoacantoma , si potrebbe anche attendere la risoluzione spontanea o fare crio o laser. Ma molto spesso si tratta perchè la cicatrice chirurgica risulta migliore degli esiti cicatriziali.
macertamente la metodologia da tenere va ragionata
L'unica cosa che non sceglierei è l'attendismo totale.
Cordialità
Dott.Giampiero Griselli Dermovenereologo
www.dermoonline.com
Ferrara,Torino,Brescia,Porto Tolle(RO)
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 7.5k visite dal 07/09/2016.
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