Esami dopo rapporto sessuale a rischio
buongiorno, grazie anticipatamente per il tempo che dedicherete alla mia richiesta.sono un uomo di 40 anni, eterosessuale.una settimana fa ho avuto un rapporto sessuale orale, attivo e passivo, a rischio (prostituta). sono asintomatico ma per avere certezza di non aver contratto malattie a trasmissione sessuale e per evitare di contagiare la mia compagna, vorrei conoscere gli esami (obiettivi o di laboratorio) da effettuare e, considerato il diverso periodo di incubazione di ciascuna malattia, vorrei sapere quando effettuarli. la mia preoccupazione è in particolare legata alla presenza di lievi segni di febbre erpetica (puntini) sulla bocca della partner occasionale che tra l'altro, ho anche baciato.
grazie ancora
grazie ancora
[#1]
Gentile utente,
sappia per sua informazione e per quella di quanti ci leggono che NON esiste una "batteria di esami post-rischio esposizione Malattia Sessuale", ma è necessario per la salute e sicurezza del paziente, effettuare dopo un tempo medio di tre settimane dal potenziale contagio, una visita specialistica VENEREOLOGICA, con l'esperto di cute e mucose genitali e di malattie sessualmente trasmissibili.
questo poichè la maggior parte delle patologie muco cutanee sessualmente trasmissibili (dalla condilomatosi o microcondilomatosi, ai molluschi contagiosi, alle uretriti gonococciche e non gonococciche, alle manifestazioni da Herpes genitalis alla Sifilide et cetera) detengono le prime loro manifestazioni NON sugli esami del sangue (ce ne sono alcune importanti e diffusissime come la condilomatosi genitali da HPV e i molluschi da POX virus che mai appaiono agli esami di laboratorio, ed altre che possono risultare positive - vedi Herpes simplex virus - ma essere una "cicatrice sierologica - ovvero un ricordo di infezioni passate, ma non di malattia attiva).
quindi è fondamentale comprendere come la visita ed il colloquio con il venereologo o la venereologa, è ritenuto a personale avviso indispensabile, se si vuol ragionare in termini seri e non si vuol lasciare nulla alla casualità.
effettuare una visita è semplice : salvaguardare la salute nostra e di chi ci sta vicino fondamentale.
carissimi saluti
sappia per sua informazione e per quella di quanti ci leggono che NON esiste una "batteria di esami post-rischio esposizione Malattia Sessuale", ma è necessario per la salute e sicurezza del paziente, effettuare dopo un tempo medio di tre settimane dal potenziale contagio, una visita specialistica VENEREOLOGICA, con l'esperto di cute e mucose genitali e di malattie sessualmente trasmissibili.
questo poichè la maggior parte delle patologie muco cutanee sessualmente trasmissibili (dalla condilomatosi o microcondilomatosi, ai molluschi contagiosi, alle uretriti gonococciche e non gonococciche, alle manifestazioni da Herpes genitalis alla Sifilide et cetera) detengono le prime loro manifestazioni NON sugli esami del sangue (ce ne sono alcune importanti e diffusissime come la condilomatosi genitali da HPV e i molluschi da POX virus che mai appaiono agli esami di laboratorio, ed altre che possono risultare positive - vedi Herpes simplex virus - ma essere una "cicatrice sierologica - ovvero un ricordo di infezioni passate, ma non di malattia attiva).
quindi è fondamentale comprendere come la visita ed il colloquio con il venereologo o la venereologa, è ritenuto a personale avviso indispensabile, se si vuol ragionare in termini seri e non si vuol lasciare nulla alla casualità.
effettuare una visita è semplice : salvaguardare la salute nostra e di chi ci sta vicino fondamentale.
carissimi saluti
Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it
[#3]
Ex utente
gent.mo dottore,
proprio in mattinata ho notato la presenza di un'afta sublinguale. sono soggetto a manifestazioni aftose e questa sembra per forma e per senso di fastidio che provoca del tutto simile alle solite. in virtù del suo consiglio avrei aspettato un paio di settimane per sottopormi a controllo specialistico. per quanto appena riferitole è forse preferibile consultare subito un venereologo?
grazie ancora
proprio in mattinata ho notato la presenza di un'afta sublinguale. sono soggetto a manifestazioni aftose e questa sembra per forma e per senso di fastidio che provoca del tutto simile alle solite. in virtù del suo consiglio avrei aspettato un paio di settimane per sottopormi a controllo specialistico. per quanto appena riferitole è forse preferibile consultare subito un venereologo?
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Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.1k visite dal 24/10/2008.
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