zona perianale rigonfia e pomfi
Gentile dottore, passo subito al punto. Circa un paio di mesi fa ho avuto un inspiegabile rigonfiamento della parte perianale, con la comparsa di piccole emorroidi (di cui non ho mai sofferto), con concomitante bruciore e forte prurito.
Sono poi comparsi anche pomfi nei glutei, non più di uno o due alla volta e non per forza vicini alla zona perianale. Convinto che si trattasse di un qualche tipo di infezione, ho fatto una visita specialistica dal proctologo, il quale però ha escluso i condilomi. La diagnosi è stata "crisi emorroidaria acuta non associata a prolasso con flogosi perianale. Suggeriva come possibilità scatenante l'uso di detergenti troppo aggressivi, ma mi sento di escluderlo poiché non ho cambiato le mie abitudini igieniche. Mi ha consigliato, comunque, di consultare anche un dermatologo per escludere qualche forma di micosi. Nel frattempo, però, ho letto su alcuni siti che i sintomi che riscontro, possono essere indicativi anche di un contagio da HIV, ad esempio il prurito, l' infiammazione e i pomfi (tutte manifestazioni che però sono sempre circoscritte all'area interessata e non altrove). Altri sintomi associabili all'HIV non ne riscontro, due anni fa, però, ho avuto una certa diminuzione del peso, circa 5 kg, (che però si è mantenuta tale), e mi sembrava che le ghiandole del collo si fossero gonfiate, ma un'ecografia tiroidea non ha evidenziato nulla di irregolare.
Mi rendo conto che fare il test è forse una tappa obbligata, ma mi chiedevo se posso affrontarlo con una certa serenità, come se si trattasse solo di uno scrupolo, o se invece i miei sintomi siano da considerarsi indicativi e quindi prepararmi ad un esito spiacevole. La ringrazio molto.
Sono poi comparsi anche pomfi nei glutei, non più di uno o due alla volta e non per forza vicini alla zona perianale. Convinto che si trattasse di un qualche tipo di infezione, ho fatto una visita specialistica dal proctologo, il quale però ha escluso i condilomi. La diagnosi è stata "crisi emorroidaria acuta non associata a prolasso con flogosi perianale. Suggeriva come possibilità scatenante l'uso di detergenti troppo aggressivi, ma mi sento di escluderlo poiché non ho cambiato le mie abitudini igieniche. Mi ha consigliato, comunque, di consultare anche un dermatologo per escludere qualche forma di micosi. Nel frattempo, però, ho letto su alcuni siti che i sintomi che riscontro, possono essere indicativi anche di un contagio da HIV, ad esempio il prurito, l' infiammazione e i pomfi (tutte manifestazioni che però sono sempre circoscritte all'area interessata e non altrove). Altri sintomi associabili all'HIV non ne riscontro, due anni fa, però, ho avuto una certa diminuzione del peso, circa 5 kg, (che però si è mantenuta tale), e mi sembrava che le ghiandole del collo si fossero gonfiate, ma un'ecografia tiroidea non ha evidenziato nulla di irregolare.
Mi rendo conto che fare il test è forse una tappa obbligata, ma mi chiedevo se posso affrontarlo con una certa serenità, come se si trattasse solo di uno scrupolo, o se invece i miei sintomi siano da considerarsi indicativi e quindi prepararmi ad un esito spiacevole. La ringrazio molto.
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gentile utente
non direi di pensare all'HIV ma di procedere con una corretta e nuova valutazione dermatologica finalizzata alla comprensione del dato clinico
non applichi terapie fai da te nel frattempo.
cari saluti
Dr Laino
www.latuapelle.it
non direi di pensare all'HIV ma di procedere con una corretta e nuova valutazione dermatologica finalizzata alla comprensione del dato clinico
non applichi terapie fai da te nel frattempo.
cari saluti
Dr Laino
www.latuapelle.it
Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.4k visite dal 13/02/2016.
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