Squamazione del pene
egrgi dottori,
38, maschio, con buona salute, vi contatto perchè, da circa 6 mesi ho delle "squame" sul pene; mi spiego: la pelle sul pene tende ad attaccarsi e, nel momento dell'erezione o di un rapporto sessuale, tendono a farsi delle piaghe con conseguente dolore; successivamente la pelle tende a riformarsi, attaccandosi, cioè formando una sorta di pellicola che se posta sotto sforzo si rome nuovamente. oggi la pelle del pene si presenta non "nello stato chitico" ma arrossata in più punti, come se avesse subito delle escoriazioni. preciso che non ho avuti rapporti non protetti SOLO con mia moglie, ho una corretta igiene intima, ho cambiato anche detergente, credendolo aggrssivo, sono arrivato a lavarmi solo con l'acqua. infine ho fatto una cura di 3 mesi con pevaril senza alcun beneficio.
atteso che la visita sarebbe la miglior soluzione, cosa ne pensate?grazie
38, maschio, con buona salute, vi contatto perchè, da circa 6 mesi ho delle "squame" sul pene; mi spiego: la pelle sul pene tende ad attaccarsi e, nel momento dell'erezione o di un rapporto sessuale, tendono a farsi delle piaghe con conseguente dolore; successivamente la pelle tende a riformarsi, attaccandosi, cioè formando una sorta di pellicola che se posta sotto sforzo si rome nuovamente. oggi la pelle del pene si presenta non "nello stato chitico" ma arrossata in più punti, come se avesse subito delle escoriazioni. preciso che non ho avuti rapporti non protetti SOLO con mia moglie, ho una corretta igiene intima, ho cambiato anche detergente, credendolo aggrssivo, sono arrivato a lavarmi solo con l'acqua. infine ho fatto una cura di 3 mesi con pevaril senza alcun beneficio.
atteso che la visita sarebbe la miglior soluzione, cosa ne pensate?grazie
[#1]
gentile utente,
è necessario sapere, per la sua utilità e quella di quanti ci leggono, che le patologie cutaneo mucose a livello genitale NON sono sempre riconducibili a Malattie sessualmente trasmissibili: spesso accade proprio il contrario:
da qui è ancor più necessario comprendere come situazioni come quella che descrive debbono essere portati senza esitazioni all'occhio del dermatologo-venereologo, al fine di escludere in primis condizioni infiammatorie croniche quali un LICHEN SCLEROSUS incipiente (patologia seria se abbandonata a sé stessa, ma curabile dal punto di vista clinico):
esegua la visita come indicatole e ci tenga pure aggiornati.
è necessario sapere, per la sua utilità e quella di quanti ci leggono, che le patologie cutaneo mucose a livello genitale NON sono sempre riconducibili a Malattie sessualmente trasmissibili: spesso accade proprio il contrario:
da qui è ancor più necessario comprendere come situazioni come quella che descrive debbono essere portati senza esitazioni all'occhio del dermatologo-venereologo, al fine di escludere in primis condizioni infiammatorie croniche quali un LICHEN SCLEROSUS incipiente (patologia seria se abbandonata a sé stessa, ma curabile dal punto di vista clinico):
esegua la visita come indicatole e ci tenga pure aggiornati.
Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it
[#3]
Gentile utente,
confermo che i sintomi che adduce possono rientrare nella diagnosi differenziale di questa patologia che spetta esclusivamente allo specialista Venereologo:
i sintomi e segni più classici all'esordio sono: chiazze più chiare del prepuzio e del glande associate o meno ad aree più rossastre a margini netti; in più è possibile avere un ispessimento della pelle del prepuzio e piccoli taglietti longitudinali (ragadi) localizzati sullo stesso prepuzio; altri sintomi possono essere arrossamento del meato uretrale e/o difficiltà ad urinare.
come vede è impossiible per un paziente auto-diagnosticare una patologia che ha molti aspetti spesso completamente dissimili fra loro e spesso non tipici ed esclusivi della patologia (balanopostiti batterico micotiche, vitiligine, psoriasi et cetera sono altre condizioni da differenziare)
sappia comunque che la patologia E' CURABILE e deve essere curata.
per farlo bene occorre una diagnosi precoce ed un approccio sistematico che deve essere approcciato dal Venerelogo, esperto di questa condizione ed in genere delle patologie cutanee e mucose dell'apparato genitale maschile e femminile (anche il sesso femminile e la fascia pedaitrica possono essere interessati)
non perda ulteriore tempo e con serenità si rivolga allo specialista nella sua zona.
cari saluti
confermo che i sintomi che adduce possono rientrare nella diagnosi differenziale di questa patologia che spetta esclusivamente allo specialista Venereologo:
i sintomi e segni più classici all'esordio sono: chiazze più chiare del prepuzio e del glande associate o meno ad aree più rossastre a margini netti; in più è possibile avere un ispessimento della pelle del prepuzio e piccoli taglietti longitudinali (ragadi) localizzati sullo stesso prepuzio; altri sintomi possono essere arrossamento del meato uretrale e/o difficiltà ad urinare.
come vede è impossiible per un paziente auto-diagnosticare una patologia che ha molti aspetti spesso completamente dissimili fra loro e spesso non tipici ed esclusivi della patologia (balanopostiti batterico micotiche, vitiligine, psoriasi et cetera sono altre condizioni da differenziare)
sappia comunque che la patologia E' CURABILE e deve essere curata.
per farlo bene occorre una diagnosi precoce ed un approccio sistematico che deve essere approcciato dal Venerelogo, esperto di questa condizione ed in genere delle patologie cutanee e mucose dell'apparato genitale maschile e femminile (anche il sesso femminile e la fascia pedaitrica possono essere interessati)
non perda ulteriore tempo e con serenità si rivolga allo specialista nella sua zona.
cari saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 18.7k visite dal 10/10/2008.
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