Alopecia cicatriziale?
Mi rivolgo a voi dato che ho alcune perplessità riguardo i miei problemi di alopecia e le relative diagnosi che mi son state fatte.
Prima di farlo, però, vorrei raccontare "la mia storia":
Ho sempre avuto problemi di forfora e pelle grassa, sia in infanzia che in adolescenza, ma con shampoo e prodotti mirati son riuscito a contenere il problema... questo fino l'estate del 2011, periodo in cui soffrii particolarmente di stress e la forfora mi provocò più prurito del solito, al che spesso mi grattavo con forza in alcune zone della testa, finendo col "tirare" manualmente la forfora, la quale spesso portava con sè anche i capelli.
Nel tempo, negli stessi punti in cui mi son grattato i capelli non sono più cresciuti. Pensai fosse una cosa momentanea, ma ormai sono 5 anni che non vedo miglioramenti.
Ho assunto, nell'arco di questi anni, vari integratori (Bioscalin, Biomineral, Biofoltil, Rouji, BioNike) e provato varie lozioni (Rouji Anticaduta Extra Forte, BioNike), senza ottenere risultati.
Finalmente a fine Novembre 2014 mi sono recato da un dermatologo, il quale mi ha diagnosticato alopecia androgenetica, dicendo che non poteva trattarsi di cicatriziale dato che non ha visto cicatrici (senza però usare la lampada dermatologica): mi è stata assegnata una terapia a base di Minoxidil 2%, Hairgen e come shampoo il Timoglican.
Dubbioso della diagnosi, verso metà Dicembre mi son rivolto ad un altro dermatologo, il quale ha confermato l'alopecia androgenetica dichiarando, dopo aver osservato (frettolosamente a mio dire) il cuoio capelluto con la lampada dermatologica, dichiarando di non aver visto cicatrici.
Mi è stato detto di avere il cuoio capelluto irritato e che il Minoxidil, allo stato attuale delle cose, non mi avrebbe portato benefici, dunque mi è stata assegnata una terapia a base di Namas (lozione tricologica), Binat compresse (dopo aver finito la scatola di Hairgen), Finasteride 1 mg e come shampoo il MedicBio (alternativa più economica del Timoglican).
Ieri ho richiamato il dermatologo per chiedere se fosse possibile avere alopecia androgenetica in seguito a grattamento e mi è stato confermato ciò che temevo, ovvero che l'alopecia androgenetica non può essere scatenata da grattamento. Non ho avuto modo di chiedere altro dato che era occupato al momento della chiamata, per cui ho dovuto chiudere subito.
Adesso sto proseguendo con la cura di questo secondo dermatologo, ma cosa mi consigliate di fare? Non chiedo una diagnosi, mi rendo conto che a distanza non sia possibile, ma alla luce dei fatti è possibile che si tratti di alopecia cicatriziale?
Un'altra cosa che mi fa pensare che la mia diagnosi sia corretta è che per colpa della pelle grassa ho avuto anche problemi con brufoli, i quali mi hanno portato a grattarmi anche in altre zone dove ora, non crescono più nè barba nè peli.
Cosa mi consigliate di fare?
Prima di farlo, però, vorrei raccontare "la mia storia":
Ho sempre avuto problemi di forfora e pelle grassa, sia in infanzia che in adolescenza, ma con shampoo e prodotti mirati son riuscito a contenere il problema... questo fino l'estate del 2011, periodo in cui soffrii particolarmente di stress e la forfora mi provocò più prurito del solito, al che spesso mi grattavo con forza in alcune zone della testa, finendo col "tirare" manualmente la forfora, la quale spesso portava con sè anche i capelli.
Nel tempo, negli stessi punti in cui mi son grattato i capelli non sono più cresciuti. Pensai fosse una cosa momentanea, ma ormai sono 5 anni che non vedo miglioramenti.
Ho assunto, nell'arco di questi anni, vari integratori (Bioscalin, Biomineral, Biofoltil, Rouji, BioNike) e provato varie lozioni (Rouji Anticaduta Extra Forte, BioNike), senza ottenere risultati.
Finalmente a fine Novembre 2014 mi sono recato da un dermatologo, il quale mi ha diagnosticato alopecia androgenetica, dicendo che non poteva trattarsi di cicatriziale dato che non ha visto cicatrici (senza però usare la lampada dermatologica): mi è stata assegnata una terapia a base di Minoxidil 2%, Hairgen e come shampoo il Timoglican.
Dubbioso della diagnosi, verso metà Dicembre mi son rivolto ad un altro dermatologo, il quale ha confermato l'alopecia androgenetica dichiarando, dopo aver osservato (frettolosamente a mio dire) il cuoio capelluto con la lampada dermatologica, dichiarando di non aver visto cicatrici.
Mi è stato detto di avere il cuoio capelluto irritato e che il Minoxidil, allo stato attuale delle cose, non mi avrebbe portato benefici, dunque mi è stata assegnata una terapia a base di Namas (lozione tricologica), Binat compresse (dopo aver finito la scatola di Hairgen), Finasteride 1 mg e come shampoo il MedicBio (alternativa più economica del Timoglican).
Ieri ho richiamato il dermatologo per chiedere se fosse possibile avere alopecia androgenetica in seguito a grattamento e mi è stato confermato ciò che temevo, ovvero che l'alopecia androgenetica non può essere scatenata da grattamento. Non ho avuto modo di chiedere altro dato che era occupato al momento della chiamata, per cui ho dovuto chiudere subito.
Adesso sto proseguendo con la cura di questo secondo dermatologo, ma cosa mi consigliate di fare? Non chiedo una diagnosi, mi rendo conto che a distanza non sia possibile, ma alla luce dei fatti è possibile che si tratti di alopecia cicatriziale?
Un'altra cosa che mi fa pensare che la mia diagnosi sia corretta è che per colpa della pelle grassa ho avuto anche problemi con brufoli, i quali mi hanno portato a grattarmi anche in altre zone dove ora, non crescono più nè barba nè peli.
Cosa mi consigliate di fare?
[#1]
Gentile utente,
Come lei ha già giustamente osservato non è possibile fare diagnosi da questa sede. Deve insistere con gli specialisti per avere delucidazioni del caso ed eventualmente richiedere una biopsia cutanea per una conferma diagnostica. Ci sono patologie quali il lichen piano pilare che possono dare una alopecia di tipo cicatriziale, ma di solito la loro presenza viene facilmente diagnosticata o sospettata con la dermatoscopia. In alcuni casi infiammazioni croniche od il semplice grattamento insistente possono portare a momentanei stati di alopecia, ed anche in questo caso la cosa è presumibile con l'indagine clinica.
Per concludere i suoi dubbi sono legittimi e se dovessero essere di difficile interpretazione una biopsia cutanea, atto semplice e poco invasivo, può aiutare a capire meglio il quadro. Dovrà pertanto insistere con gli specialisti affinché giungano ad una diagnosi precisa.
Cordiali saluti
Come lei ha già giustamente osservato non è possibile fare diagnosi da questa sede. Deve insistere con gli specialisti per avere delucidazioni del caso ed eventualmente richiedere una biopsia cutanea per una conferma diagnostica. Ci sono patologie quali il lichen piano pilare che possono dare una alopecia di tipo cicatriziale, ma di solito la loro presenza viene facilmente diagnosticata o sospettata con la dermatoscopia. In alcuni casi infiammazioni croniche od il semplice grattamento insistente possono portare a momentanei stati di alopecia, ed anche in questo caso la cosa è presumibile con l'indagine clinica.
Per concludere i suoi dubbi sono legittimi e se dovessero essere di difficile interpretazione una biopsia cutanea, atto semplice e poco invasivo, può aiutare a capire meglio il quadro. Dovrà pertanto insistere con gli specialisti affinché giungano ad una diagnosi precisa.
Cordiali saluti
Dott. Davide Brunelli
Specialista in Dermatologia e Venereologia
[#2]
Ex utente
Salve a tutti, riaggiorno la mia situazione.
In questi 7-8 mesi ho continuato la cura del dermatologo, assumendo regolarmente ogni giorno:
-Finasteride galenica 1 mg
-Binat compresse
-Namas lozione trigologica
Dal 1° Maggio son passato dal Namas al Minoxidil 2%, due applicazioni al giorno da 1 mL l'una.
La situazione è questa; il cuoio capelluto si trova sì in una situazione migliore (al livello del derma, insomma, non ho forfora e simili), ma per quanto riguarda la ricrescita, assolutamente nulla, situazione identica a prima.
Il mio quesito, dunque, è: la combinazione di compresse, finasteride e minoxidil avrebbe dovuto dare dei risultati, dopo tutto questo periodo?
Perchè se così fosse risulterebbe evidente che il mio è un caso di cicatriziale dovuto ad eccessivo grattamento e in tal caso risparmierei soldi per visite e farmaci vari optando per l'operazione di autotrapianto.
In questi 7-8 mesi ho continuato la cura del dermatologo, assumendo regolarmente ogni giorno:
-Finasteride galenica 1 mg
-Binat compresse
-Namas lozione trigologica
Dal 1° Maggio son passato dal Namas al Minoxidil 2%, due applicazioni al giorno da 1 mL l'una.
La situazione è questa; il cuoio capelluto si trova sì in una situazione migliore (al livello del derma, insomma, non ho forfora e simili), ma per quanto riguarda la ricrescita, assolutamente nulla, situazione identica a prima.
Il mio quesito, dunque, è: la combinazione di compresse, finasteride e minoxidil avrebbe dovuto dare dei risultati, dopo tutto questo periodo?
Perchè se così fosse risulterebbe evidente che il mio è un caso di cicatriziale dovuto ad eccessivo grattamento e in tal caso risparmierei soldi per visite e farmaci vari optando per l'operazione di autotrapianto.
[#3]
Gentile Utente,
Come detto è impossibile dare una risposta valida senza un quadro clinico e dermatoscopico (la dermatoscopia aiuta molto nella diagnosi delle alopecie). Deve per forza sottoporre nuovamente i suoi quesiti allo specialista che la segue. Certamente le posso accennare al fatto che 8 mesi di finasteride sistemica sono sufficienti per fare un primo bilancio di efficacia: se veramente non vi è stato alcun miglioramento possono essere concessi altri due o tre mesi ma poi bisognerebbe riconsiderare la terapia.
Sono certo che il suo dermatologo saprà apprezzare queste considerazioni ed approfondire tutte le indagini diagnostiche necessarie al caso.
I miei più cordiali saluti
Come detto è impossibile dare una risposta valida senza un quadro clinico e dermatoscopico (la dermatoscopia aiuta molto nella diagnosi delle alopecie). Deve per forza sottoporre nuovamente i suoi quesiti allo specialista che la segue. Certamente le posso accennare al fatto che 8 mesi di finasteride sistemica sono sufficienti per fare un primo bilancio di efficacia: se veramente non vi è stato alcun miglioramento possono essere concessi altri due o tre mesi ma poi bisognerebbe riconsiderare la terapia.
Sono certo che il suo dermatologo saprà apprezzare queste considerazioni ed approfondire tutte le indagini diagnostiche necessarie al caso.
I miei più cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 6.9k visite dal 05/01/2016.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.