Eritrasma inguaribile
Gentili Sig.ri Medici,
Da ormai 18 anni, presento nella zona inguinale (precisamente, nell'intersezione tra cosce e inguine,e anche nella zona perianale) quello che mi è stato recentemente diagnosticato essere un eritrasma. Nella zona interessata, la pelle si presenta di colore differente (rosso o marrone chiaro, dipende dai giorni) e inspessita/sporgente. La situazione è peggiorata negli anni, sia come estensione dell'eritrasma, sia come sua profondità/suo spessore. In certi momento della giornata, ma soprattutto della sera/notte, il senso di prurito avvertito è incontrollabile. Può capitare che, di notte, mi gratti inconsciamente, causandomi così lesioni molto dolorose. Credo comunque che la pelle tenda a lesionarsi/frastagliarsi anche al di là del se e quanto mi gratti, proprio come naturale conseguenza della secchezza della pelle. Infine, ho notato un ciclo di circa 5 giorni dove il prurito e il conseguente rossore crescono e poi si riducono, ma l'eritrasma non sparisce mai completamente.
Dopo la recente diagnosi da parte di una dermatologa, mi sono stati prescritti 250gr/giorno di clotrimazolo, da prendere per 7 giorni, dopo i quali ho notato un lievissimo miglioramento (precisamente, l'estensione dell'eritrasma è rimasta la medesima, ma la profondità/lo spessore e la ruvidità al tatto si sono ridotti, cosí come il senso di prurito).
Il fastidio legato al prurito è però ricomparso qualche settimana dopo, così mi è stata prescritta un'altra settimana di clotrimazolo, ma questa volta in dose doppia, ovvero 500gr/giorno. Di nuovo, ho notato un lieve e - ahimé - solamente temporaneo sollievo dal bruciore, dal senso di prurito e dalla ruvidità della pelle.
Ad oggi, sono passati due mesi dall'ultimo trattamento con clotrimazolo, ma siamo al punto di partenza. L'eritrasma rimane in qualche modo invalidante per la mia vita. Vi sarei pertanto infinitamente grata se poteste suggerirmi una soluzione più efficace, e soprattutto capace di debellare l'infezione in maniera totale dopo tutti questi anni.
Grazie in anticipo.
N.B. Sapendo che l'eritrasma potrebbe essere di origine micotica o batterica, la Dott.ssa mi aveva inizialmente suggerito di prendere il Diflucan (tanto per andare a tentativi, come fossi una cavia umana...). Ma dopo aver appreso che avevo già fatto un trattamento a base di Diflucan per via di un altro problema (quello sí, di orgine micotica), si è convinta che nel mio caso l'infezione fosse causata dal corynebacterium minutissimum, e ha quindi optato per il clotrimazolo.
Da ormai 18 anni, presento nella zona inguinale (precisamente, nell'intersezione tra cosce e inguine,e anche nella zona perianale) quello che mi è stato recentemente diagnosticato essere un eritrasma. Nella zona interessata, la pelle si presenta di colore differente (rosso o marrone chiaro, dipende dai giorni) e inspessita/sporgente. La situazione è peggiorata negli anni, sia come estensione dell'eritrasma, sia come sua profondità/suo spessore. In certi momento della giornata, ma soprattutto della sera/notte, il senso di prurito avvertito è incontrollabile. Può capitare che, di notte, mi gratti inconsciamente, causandomi così lesioni molto dolorose. Credo comunque che la pelle tenda a lesionarsi/frastagliarsi anche al di là del se e quanto mi gratti, proprio come naturale conseguenza della secchezza della pelle. Infine, ho notato un ciclo di circa 5 giorni dove il prurito e il conseguente rossore crescono e poi si riducono, ma l'eritrasma non sparisce mai completamente.
Dopo la recente diagnosi da parte di una dermatologa, mi sono stati prescritti 250gr/giorno di clotrimazolo, da prendere per 7 giorni, dopo i quali ho notato un lievissimo miglioramento (precisamente, l'estensione dell'eritrasma è rimasta la medesima, ma la profondità/lo spessore e la ruvidità al tatto si sono ridotti, cosí come il senso di prurito).
Il fastidio legato al prurito è però ricomparso qualche settimana dopo, così mi è stata prescritta un'altra settimana di clotrimazolo, ma questa volta in dose doppia, ovvero 500gr/giorno. Di nuovo, ho notato un lieve e - ahimé - solamente temporaneo sollievo dal bruciore, dal senso di prurito e dalla ruvidità della pelle.
Ad oggi, sono passati due mesi dall'ultimo trattamento con clotrimazolo, ma siamo al punto di partenza. L'eritrasma rimane in qualche modo invalidante per la mia vita. Vi sarei pertanto infinitamente grata se poteste suggerirmi una soluzione più efficace, e soprattutto capace di debellare l'infezione in maniera totale dopo tutti questi anni.
Grazie in anticipo.
N.B. Sapendo che l'eritrasma potrebbe essere di origine micotica o batterica, la Dott.ssa mi aveva inizialmente suggerito di prendere il Diflucan (tanto per andare a tentativi, come fossi una cavia umana...). Ma dopo aver appreso che avevo già fatto un trattamento a base di Diflucan per via di un altro problema (quello sí, di orgine micotica), si è convinta che nel mio caso l'infezione fosse causata dal corynebacterium minutissimum, e ha quindi optato per il clotrimazolo.
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Gentile utente, se di eritrasma si tratta la terapia è antibatterica non antimicotica:
ovviamente queste condizioni solitamente sono anche sovrapposte da vari componenti infettive e anche stesso gene. Tutto questo senza escludere altre condizioni dermatosiche e dermatitiche comprendono quadri come psoriasi invertita, dac, ed altre condizioni. Tutto questo non pretende di fare diagnosi visto che lei già è seguito da una dermatologa ma sicuramente di indirizzarla verso un un controllo dermatologico che la invitiamo a fare per un aggiornamento terapeutico. Ricordiamo che la diagnosi è sempre comunque essenziale.
Dr Laino
ovviamente queste condizioni solitamente sono anche sovrapposte da vari componenti infettive e anche stesso gene. Tutto questo senza escludere altre condizioni dermatosiche e dermatitiche comprendono quadri come psoriasi invertita, dac, ed altre condizioni. Tutto questo non pretende di fare diagnosi visto che lei già è seguito da una dermatologa ma sicuramente di indirizzarla verso un un controllo dermatologico che la invitiamo a fare per un aggiornamento terapeutico. Ricordiamo che la diagnosi è sempre comunque essenziale.
Dr Laino
Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 11.3k visite dal 25/12/2015.
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