Lichen planopilaris?
Gentili dottori, salve.
Da circa un anno ho l'apparizione, più o meno continua, di bolle sul cuoio capelluto, che se toccate tendono ad essere dolorose.
Solitamente si tratta di circa 4-10 bolle per volta, più o meno sparse sul cuoio capelluto (precedentemente meno frontali, ora talvolta anche all'attaccatura dei capelli).
A seguito di una visita dermatologica 3 mesi fa, solamente "oculare", il dermatologo ha diagnosticato un lichen planopilaris definendo le lesioni abbastanza tipiche (all'epoca avevo solo delle macchioline piatte sparse sul cuoio capelluto).
Per questo motivo mi ha consigliato Olux spray, da applicare una volta al giorno per il primo mese ed infine due volte a settimana per altri due mesi.
Tralasciando che questo trattamento mi sembra aver riacutizzato la faccenda (prima erano solo macchioline piatte, ora sono tornate ad essere bolle), finchè la somministrazione era una volta/die la cosa era sotto controllo.
Negli ultimi due mesi sarei dovuto passare a 2 volte a settimana, ma la cosa ha provocato una sorta di "ondata" di ritorno, alchè onde evitare di avere bolle sparse su tutta la fronte applicavo la crema cortisonica sulle lesioni frontali in "fase acuta" per tornare poi a due somministrazioni a settimana quando rientrava l'emergenza.
La cosa è normale? Come dovrei comportarmi ora che ho finito il periodo di utilizzo del cortisone? (La visita dermatologica successiva sarà il 28 di questo mese)
Inoltre parte della mia perplessità deriva dal fatto che nonostante un anno e più di questo disturbo, in realtà lo "sfoltimento" del mio cuoio capelluto mi sembra incredibilmente lento, non ad aree precise, ed addirittura (non so se per medesimo motivo, o per motivi di altra natura) mi sembra si siano allungate, "intrecciate" ed indurite le mie sopracciglia.
Insomma, tra il consiglio di un amico medico che mi ha suggerito di approfondire la diagnosi (poichè ha giudicato il lavoro del dermatologo un po' pressappochista, nel non ricercare una diagnosi precisa con esami del capello), il fatto che mi si siano "incasinate" le sopracciglia ed il timore d'avere una diagnosi errata, la mia situazione clinica mi rimane parecchio confusa.
Come mi consigliate di agire per fare chiarezza? Dovrei richiedere maggiori approfondimenti al dermatologo, secondo voi, o in effetti è plausibile avere una sufficiente certezza diagnostica anche alla semplice visita? E soprattutto, perdere i capelli mi preoccupa poco, ma è possibile che stia per perdere le sopracciglia? Esteticamente, la cosa, un po' mi infastidirebbe, quindi mi preoccupa il pensiero.
Grazie in anticipo per l'attenzione concessami, e perdonate se le mie perplessità sono poco chiare, la situazione è abbastanza confusa per me.
Da circa un anno ho l'apparizione, più o meno continua, di bolle sul cuoio capelluto, che se toccate tendono ad essere dolorose.
Solitamente si tratta di circa 4-10 bolle per volta, più o meno sparse sul cuoio capelluto (precedentemente meno frontali, ora talvolta anche all'attaccatura dei capelli).
A seguito di una visita dermatologica 3 mesi fa, solamente "oculare", il dermatologo ha diagnosticato un lichen planopilaris definendo le lesioni abbastanza tipiche (all'epoca avevo solo delle macchioline piatte sparse sul cuoio capelluto).
Per questo motivo mi ha consigliato Olux spray, da applicare una volta al giorno per il primo mese ed infine due volte a settimana per altri due mesi.
Tralasciando che questo trattamento mi sembra aver riacutizzato la faccenda (prima erano solo macchioline piatte, ora sono tornate ad essere bolle), finchè la somministrazione era una volta/die la cosa era sotto controllo.
Negli ultimi due mesi sarei dovuto passare a 2 volte a settimana, ma la cosa ha provocato una sorta di "ondata" di ritorno, alchè onde evitare di avere bolle sparse su tutta la fronte applicavo la crema cortisonica sulle lesioni frontali in "fase acuta" per tornare poi a due somministrazioni a settimana quando rientrava l'emergenza.
La cosa è normale? Come dovrei comportarmi ora che ho finito il periodo di utilizzo del cortisone? (La visita dermatologica successiva sarà il 28 di questo mese)
Inoltre parte della mia perplessità deriva dal fatto che nonostante un anno e più di questo disturbo, in realtà lo "sfoltimento" del mio cuoio capelluto mi sembra incredibilmente lento, non ad aree precise, ed addirittura (non so se per medesimo motivo, o per motivi di altra natura) mi sembra si siano allungate, "intrecciate" ed indurite le mie sopracciglia.
Insomma, tra il consiglio di un amico medico che mi ha suggerito di approfondire la diagnosi (poichè ha giudicato il lavoro del dermatologo un po' pressappochista, nel non ricercare una diagnosi precisa con esami del capello), il fatto che mi si siano "incasinate" le sopracciglia ed il timore d'avere una diagnosi errata, la mia situazione clinica mi rimane parecchio confusa.
Come mi consigliate di agire per fare chiarezza? Dovrei richiedere maggiori approfondimenti al dermatologo, secondo voi, o in effetti è plausibile avere una sufficiente certezza diagnostica anche alla semplice visita? E soprattutto, perdere i capelli mi preoccupa poco, ma è possibile che stia per perdere le sopracciglia? Esteticamente, la cosa, un po' mi infastidirebbe, quindi mi preoccupa il pensiero.
Grazie in anticipo per l'attenzione concessami, e perdonate se le mie perplessità sono poco chiare, la situazione è abbastanza confusa per me.
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Gentile Utente,
tenuto conto che non è possibile affrontare una diagnosi in questa sede, le rispondo dicendo che è possibile diagnosticare numerose patologie cutanee dal semplice esame clinico. In caso persistano delle incertezze l'esame più indicato è l'istologico, non l'"esame del capello" che fornirebbe poche indicazioni al riguardo. Ne parli con lo specialista che la segue certamente potrà accondiscendere a tale eventualità. Il prelievo bioptico è una manovra semplice e crea un disagio modesto.
Cordiali saluti
tenuto conto che non è possibile affrontare una diagnosi in questa sede, le rispondo dicendo che è possibile diagnosticare numerose patologie cutanee dal semplice esame clinico. In caso persistano delle incertezze l'esame più indicato è l'istologico, non l'"esame del capello" che fornirebbe poche indicazioni al riguardo. Ne parli con lo specialista che la segue certamente potrà accondiscendere a tale eventualità. Il prelievo bioptico è una manovra semplice e crea un disagio modesto.
Cordiali saluti
Dott. Davide Brunelli
Specialista in Dermatologia e Venereologia
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.7k visite dal 20/12/2015.
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