Luce pulsata e nei

Nonostante io legga su questo sito che i nei non rappresentano una particolare controindicazione per la fotoepilazione, ho qualche perplessità. Un'amica, dopo la depilazione della zona baffetto, ha visto sui suoi nei formarsi una crosticina e cadere; ora l'area trattata si presenta come se quei nei mai ci fossero stati. Venendo al dunque, vorrei procedere alla fotoepilazione del viso per un lieve irsutismo (dalle cause non identificate e parzialmente risolto con Vaniqa, ma in modo non soddisfacente per me). Ho molti nei di piccole e medie dimensioni e molte lentiggini. Non ci saranno problemi? Grazie
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Dr. Davide Brunelli Dermatologo 2.9k 84
Gentile Utente,
non ci sono problemi per quanto riguarda la possibile degenerazione dei nevi, come avrà letto in molte sessioni di questo sito. Pensi solamente al fatto che i nevi del volto sono costantemente esposti alla luce solare che è ben più potente e duratura di una breve seduta di laser od IPL. Certamente i nevi, essendo pigmentati, assorbono la radiazione luminosa e possono pertanto subire un danno termico, con conseguente crosticina e disagio. E' sufficiente coprirli con una matita bianca per il trucco per evitare il problema (il bianco non assorbe la luce e non determina passaggio di energia ai pigmenti del nevo).
Cordiali saluti

Dott. Davide Brunelli
Specialista in Dermatologia e Venereologia

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Attivo dal 2015 al 2017
Ex utente
Sì, ho capito. Grazie.
A proposito di nevi e luce solare, ne approfitto per chiederle ancora una cosa: chi ha (purtroppo!!!) subito brutte ustioni solari in età pediatrica cosa può fare ora...cioè quali controlli e ogni quanto?
Una curiosità: le zone del corpo scottate dal sole, rispetto a quelle risparmiate, sono maggiormente a rischio oppure non è un'equazione così scontata?
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Dr. Davide Brunelli Dermatologo 2.9k 84
Le ustioni solari sono effettivamente uno dei fattori di rischio di melanoma attualmente considerati più importanti, assieme al fototipo chiaro, agli occhi azzurri o verdi, alla presenza di lentiggini al dorso, alla familiarità per melanoma ed alla esistenza di più di 50 nevi melanocitari comuni sulla cute.
Il dermatologo normalmente raccoglie questi dati ed elabora un fattore di rischio teorico consigliando periodici controlli: ad un anno nei casi ritenuti più a rischio, a due o tre anni nei casi meno suscettibili teoricamente. Se i fattori di rischio non sono presenti può essere anche essere consigliato di effettuare una visita solo in caso di comparsa di nuovi elementi cutanei od in caso di modificazione di quelli esistenti.
Normalmente il melanoma cutaneo insorge su cute normale ed all'inizio della sua evoluzione ha un aspetto simile ad un normale Nevo: viene pertanto sempre consigliato l'autoesame periodico, che consiste nel guardarsi saltuariamente la superficie cutanea per verificare la possibile insorgenza di nuovi elementi cutanei, non necessariamente pigmentati, da sottoporre all'attenzione dello specialista.
Le aree cutanee che hanno subito ustioni solari sono effettivamente più a rischio di sviluppare un tumore cutaneo (nei glutei - per fare un esempio. - il riscontro di tumori cutanei è meno frequente)
Cordialissimi saluti

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Attivo dal 2015 al 2017
Ex utente
Grazie. Ancora una volta tutto chiaro.
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