Blanite linfoplasmacellulare di zoon?
Egregio dottori Sono un ragazzo di 35 anni che non ha mai avuto rapporti e malato di fibrosi peniena post- priapismo. 5 anni fa, prima del priapismo, mi sono comparse sul glande due macchie rossastre di intensita' variabile e non circoscritte, non davano bruciore ma erano maleodoranti, talvolta un leggero prurito. Nel solco balnoprepuziale sinistro invece, una macchia rossa ben definita e lucida. Mi sono fatto valutare dadiversi andrologi, urologi, e dermatologi venerologi che hanno pensato ad una candidosi prescrivendo pomate antimicotiche: travocort, pervaril, canesten, genital, creme antibiotiche: gentalin beta, eosina, betadine, creme cortisoniche, creme riepitelizzanti. Ma nulla di nulla. Circa due anni fa, l' ultimo urologo ha effettuato una biopsia , ha praticamente asportato tutta la lesione rosacea del solco balnoprepuziale, e dall' analisi istologica e' risultata balanite linfoplasmacellulare di zoon. Mi e' stato detto di non usare nessuna pomata e di lavarmi solo con acqua ed un detergente neutro per dare modo alle lesioni di riepitelizzarsi dato che si spellano. La lesione sul prepuzio nel solco non si e' piu' riformata, mentre quelle sul glande sono aumentate tanto da ricoprire quasi tutto il glande. Non ho bruciori , ma solo lievi pruriti e qualche aderenza alla scopertura del glande, le macchie sono umide e maleodoranti e si spellano Sono stufo di girare medici senza venire a capo, ecco perche' chiedo il vostro consiglio 5 anni sono tanti e sinceramente mi sono stufato.se volete vi posso allegare il referto che spiega per filo e per segno l' analisi istilogica, per il resto sono maolto sconfortato.. Anche a causa della fibrosi.
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Gentile utente
non capisco cosa intenda per "non venirne a capo": mi pare a lei sia stata fatta già una diagnosi precisa di balanite plasmacellulare di zoon, patologia benigna ma purtroppo cronica e molto difficile da debellare;
Ad oggi esistono nuovi approcci e presidi che spaziano anche attorno agli immunomodulatori topici e alle terapie microinfiltrative;
http://www.latuapelle.org/rubriche/art-146-la-balanite-balanopostite-plasmacellulare-di-zoon
pertanto con rinnovata fiducia cerchi di determinarsi con il suo dermovenereologo per un aggiornamento della situazione.
cari saluti
Dr Laino
non capisco cosa intenda per "non venirne a capo": mi pare a lei sia stata fatta già una diagnosi precisa di balanite plasmacellulare di zoon, patologia benigna ma purtroppo cronica e molto difficile da debellare;
Ad oggi esistono nuovi approcci e presidi che spaziano anche attorno agli immunomodulatori topici e alle terapie microinfiltrative;
http://www.latuapelle.org/rubriche/art-146-la-balanite-balanopostite-plasmacellulare-di-zoon
pertanto con rinnovata fiducia cerchi di determinarsi con il suo dermovenereologo per un aggiornamento della situazione.
cari saluti
Dr Laino
Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it
[#2]
Utente
Prima di arrivare a questa diagnosi e sono abruzzese lei non immagina quanti dermatologi, urologi, ed andrologi io abbia consultato.. La dignosi mi e' stata fatta da un urologo che si e' preso la briga di farmi la biopsia ovviamente a pagamento perche' alla asl con una visita di 30 secondi mi e' stato detto candida. Detto questo la macchia sul prepuzio che e' stata asportata e' differente rispetto a quelle del glande, era lucida rosa e permnente, quelle del glande sono di intensita' variabile. Ma si stanno ingrandendo, io vorrei risolvere la problematica definitivamente, nessuno si e' premesso di prescrivermi immunosoppressori topici se non creme al cortisone, ma quello che mi chiedo e' il perche' non sia stata prelevata la pelle del glande per analizzare istologicamente.
[#3]
Ovviamente come immagina, non posso rispondere in vece dei miei colleghi. Di sicuro posso confermarle quanto già dettole in precedenza. Non perda la fiducia di avere una buona terapia e un aggiornamento diagnostico accurato. Anche in Abruzzo, bellissima terra!
Ancora saluti
Dr Laino
Ancora saluti
Dr Laino
[#4]
Utente
L' abruzzo e' una terra stupenda piena di verde, condivido in pieno. Ma non posso essere concorde sulla fiducia negli specialisti l'ho data troppe volte e ne sono uscito senza soddisfazione e senza miglioramenti, evidemtemente piu' che alla risoluzione del problema gli specialisti sono interessati alla cassa. Ma non parlo solo dell' abruzzo ma diciamo in tutta l' italia, all' estero non ho esperienze quindi non mi posso esprimere. Detto questo non trovo correto pagare profumatamente uno specialista sia esso andrologo, dermatologo, urolgo e si parla di cifre vergognose anche di 200 euro a visita se non ti risolve il problema o quantomeno tracci una strda da percorrere con risultati promettenti. Anche la carie e' una rogna senza soluzione tanto e' vero che va asportata con il trapano o incapsulata ma, il dentista mica si fa pagare prima, si fa pagare a fine lavoro una volta risolto il problema. Trovo piu' onesto questo comportamento. Io perosnalmennte per una capsula pagai 600 euro tutto compreso ( visita , trattamento, incapsultamento) ho pagato a fine lavoro ed adesso mastico correttamente, ciscun degli specialisti citati si e' fottuto dai 150 ai 200 euro come prima visita, e 100 euro alle viiste di controllo senza risolvere nulla. Credo che tutto questo sia disonesto. Ma tutti gli specialisti si comportano cosi si fanno pagare prima, adesso mi tocca cercarne un altro ed esborsare di nuovo quelle cifre.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.8k visite dal 29/11/2015.
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