Arrossamento asintomatico post candidosi
Gentili medici,
sono un ragazzo di 26 anni e vi scrivo perché ormai da Agosto cerco di risolvere una situazione che pare non concludersi.
Premetto che:
-ho una relazione stabile con una ragazza con la quale ho dei rapporti non protetti, la quale però non ha apparentemente nessun tipo di problematica
Dalla metà di agosto mi sono accorto di macchie rosse pruriginose nella zona inguinale unite ad un arrossamento su glande e prepuzio.
Ad una prima visita il medico di famiglia ha collegato l'insorgere di questa "irritazione" col fatto che per un periodo avevo usato detergenti aggressivi e col fatto che ero reduce da 2 cicli consecutivi di antibiotici per una otite. La prescrizione è stata di Nerisona crema prima, e dopo una settimana si è passati a Nerisona C. Ho quindi assunto cortisone per 3 settimane, a volte anche alla base del prepuzio che era arrossato, ma mai direttamente sul glande.
Mi sono poi diretto verso il mio dermatologo-venereologo, visto che la cura era stata inutile, il quale mi ha diagnosticato una infezione da candida. Per prima cosa mi ha fatto "disintossicare" da tutto il cortisone dandomene uno molto più leggero (Advantan) per una settimana. Poi mi ha prescritto la vera e propria cura antimicotica per via orale: fluconazolo da 100mg una volta al di per 10 + 10 giorni. Dico 10 + 10 perché a metà cura ha voluto controllare che tutto procedesse per il meglio. Associato all'antimicotico mi ha dato un detergente senza sapone e non aggressivo con cui lavarmi.
Alla fine dei 20 giorni l'infezione se ne era andata completamente e anche la visita successiva, con lampada ultravioletta (perdonate l'imprecisione), ha escluso ogni rimasuglio di fungo.
Il sintomo rimasto più o meno sempre invariato è l'arrossamento sul glande che è rimasto costante di dimensioni nel tempo, alterandosi solo in colore: rosso più o meno vivo. Ogni tanto si vedono come dei puntini sul glande e sul prepuzio appaiono visibili i capillari arrossati, ma non ho nessun sintomo che sia bruciore o prurito. Nessun sintomo durante la minzione o l'eiaculazione. L'unica cosa che riscontro è ovviamente un aumento dell'irritazione con la masturbazione e/o dopo un rapporto, che però poi si ristabilizza.
Escludendo quindi infezioni il dottore ha dato la colpa di questo arrossamento al cortisone usato e alla lunga durata dell'infezione mal curata dall'inizio. La terapia in questo caso è composta da rilastil EAP applicato una volta al giorno per 20 giorni + lavaggio con detergente neocyteal 2 volte a settimana.
La terapia con rilastil EAP si conclude domani, ma miglioramenti sostanziali non ne ho avuti, e l'arrossamento rimane sempre costante. Avete qualche consiglio da darmi? Consigliate qualche esame + preciso? E' verosimile la diagnosi di a-battericità di questo arrossamento?
Vi ringrazio in anticipo per il tempo che mi vorrete dedicare
Cordiali saluti
PS: specifico che anche la mia ragazza si è sottoposta ad una cura preventiva per la candidosi vista la mia situazione
sono un ragazzo di 26 anni e vi scrivo perché ormai da Agosto cerco di risolvere una situazione che pare non concludersi.
Premetto che:
-ho una relazione stabile con una ragazza con la quale ho dei rapporti non protetti, la quale però non ha apparentemente nessun tipo di problematica
Dalla metà di agosto mi sono accorto di macchie rosse pruriginose nella zona inguinale unite ad un arrossamento su glande e prepuzio.
Ad una prima visita il medico di famiglia ha collegato l'insorgere di questa "irritazione" col fatto che per un periodo avevo usato detergenti aggressivi e col fatto che ero reduce da 2 cicli consecutivi di antibiotici per una otite. La prescrizione è stata di Nerisona crema prima, e dopo una settimana si è passati a Nerisona C. Ho quindi assunto cortisone per 3 settimane, a volte anche alla base del prepuzio che era arrossato, ma mai direttamente sul glande.
Mi sono poi diretto verso il mio dermatologo-venereologo, visto che la cura era stata inutile, il quale mi ha diagnosticato una infezione da candida. Per prima cosa mi ha fatto "disintossicare" da tutto il cortisone dandomene uno molto più leggero (Advantan) per una settimana. Poi mi ha prescritto la vera e propria cura antimicotica per via orale: fluconazolo da 100mg una volta al di per 10 + 10 giorni. Dico 10 + 10 perché a metà cura ha voluto controllare che tutto procedesse per il meglio. Associato all'antimicotico mi ha dato un detergente senza sapone e non aggressivo con cui lavarmi.
Alla fine dei 20 giorni l'infezione se ne era andata completamente e anche la visita successiva, con lampada ultravioletta (perdonate l'imprecisione), ha escluso ogni rimasuglio di fungo.
Il sintomo rimasto più o meno sempre invariato è l'arrossamento sul glande che è rimasto costante di dimensioni nel tempo, alterandosi solo in colore: rosso più o meno vivo. Ogni tanto si vedono come dei puntini sul glande e sul prepuzio appaiono visibili i capillari arrossati, ma non ho nessun sintomo che sia bruciore o prurito. Nessun sintomo durante la minzione o l'eiaculazione. L'unica cosa che riscontro è ovviamente un aumento dell'irritazione con la masturbazione e/o dopo un rapporto, che però poi si ristabilizza.
Escludendo quindi infezioni il dottore ha dato la colpa di questo arrossamento al cortisone usato e alla lunga durata dell'infezione mal curata dall'inizio. La terapia in questo caso è composta da rilastil EAP applicato una volta al giorno per 20 giorni + lavaggio con detergente neocyteal 2 volte a settimana.
La terapia con rilastil EAP si conclude domani, ma miglioramenti sostanziali non ne ho avuti, e l'arrossamento rimane sempre costante. Avete qualche consiglio da darmi? Consigliate qualche esame + preciso? E' verosimile la diagnosi di a-battericità di questo arrossamento?
Vi ringrazio in anticipo per il tempo che mi vorrete dedicare
Cordiali saluti
PS: specifico che anche la mia ragazza si è sottoposta ad una cura preventiva per la candidosi vista la mia situazione
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Gentile utente
come può vedere nei miei approfondimenti su www.balanopostite.it le possibilità sono tante:
ovviamente lei è già seguito da un mio collega, quindi pazienti e si affidi alle sue cure.
cari saluti
Dr Laino
come può vedere nei miei approfondimenti su www.balanopostite.it le possibilità sono tante:
ovviamente lei è già seguito da un mio collega, quindi pazienti e si affidi alle sue cure.
cari saluti
Dr Laino
Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.9k visite dal 20/11/2015.
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