Papula rossa sul glande
Buongiorno,
circa 4 mesi fa avevo notato una piccola papula di colore rosso lucido e poco a rilievo sulla parte superiore del glande (diametro 4-5 mm).
Dopo qualche giorno mi sono recato ad una visita con uno specialista che ha esaminato la macchia con il tipico microscopio elettronico dicendomi che si trattava di una probabile candidiosi e mi ha prescritto un ciclo di antimicotici per via orale, più l'applicazione di fucsina 3% e due saponi appositi per lavara la zona interessata.
Come mi aveva indicato il dermatologo la fucsina si "attaccava" alla zona interessata, mentre nel resto della cute si lavava via in pochi lavaggi e questa era anche una cartina tornasole dell'infezione in atto. Ho continuato con la cura per 10-12 giorni ma il rossore non si era attenuato, almeno non in maniera vistosa, sono tornato dal dermatologo il quale mi ha rivisitato e mi ha consigliato di interrompere la cura per vedere la reazione.
Effettivamente dopo qualche giorno dall'interruzione il rossore era praticamente scomparso; era rimasta la piccola papula ma di dimensioni lievemente più piccole, comunque la cute era tornata del colore del resto del glande e abbiamo insieme pensato che il tutto fosse in via di guarigione.
Qualche settimana fa il rossore è ricomparso, sono tornato quindi per la terza volta dal dermatologo il quale mi ha effettuato un tampone dicendomi che secondo lui si trattava di una irritazione e che magari era rimasta comunque la papula come rimanenza cicatriziale.
Io a quel punto gli ho chiesto se non fosse il caso, per stare tranquilli, di effettuare una biopsia, mi ha risposto che se volevo, per scrupolo, si poteva fare in caso il tampone fosse stato negativo.
Ora a distanza di qualche giorno la risposta è arrivata e come immaginava anche il mio medico il responso del tampone era negativo, pertanto mi ha confermato che secondo lui si tratta di una irritazione ma che se volevo, per scrupolo, potevo fare la benedetta biopsia anche se lui reputa improbabile, per età e per il comportamento della papula, che non si tratti di una forma pre-tumorale.
Ora io sono un po' preoccupato a questo punto, tengo a precisare che la papula è quasi del tutto asintomatico (solo un po' di dolore toccandola), non c'è mai stato sanguinamento ne ulcere e non si è notato un ingrandimento della stessa (almeno non visibile) in questi mesi.
Nei giorni di attesa tra il tampone ed il referto ho riapplicato della fucsina 3% e il sapone specifico ed ho notato una nuova diminuzione della colorazione più verso il rosa nonché, sembrerebbe, anche della dimensione.
Ora, consigliate comunque di effettuare la biopsia? Si tratta di un procedimento invasivo e/o doloroso data la posizione? Dato il racconto clinico cosa potreste diagnosticare in via del tutto ipotetica?
Grazie mille.
circa 4 mesi fa avevo notato una piccola papula di colore rosso lucido e poco a rilievo sulla parte superiore del glande (diametro 4-5 mm).
Dopo qualche giorno mi sono recato ad una visita con uno specialista che ha esaminato la macchia con il tipico microscopio elettronico dicendomi che si trattava di una probabile candidiosi e mi ha prescritto un ciclo di antimicotici per via orale, più l'applicazione di fucsina 3% e due saponi appositi per lavara la zona interessata.
Come mi aveva indicato il dermatologo la fucsina si "attaccava" alla zona interessata, mentre nel resto della cute si lavava via in pochi lavaggi e questa era anche una cartina tornasole dell'infezione in atto. Ho continuato con la cura per 10-12 giorni ma il rossore non si era attenuato, almeno non in maniera vistosa, sono tornato dal dermatologo il quale mi ha rivisitato e mi ha consigliato di interrompere la cura per vedere la reazione.
Effettivamente dopo qualche giorno dall'interruzione il rossore era praticamente scomparso; era rimasta la piccola papula ma di dimensioni lievemente più piccole, comunque la cute era tornata del colore del resto del glande e abbiamo insieme pensato che il tutto fosse in via di guarigione.
Qualche settimana fa il rossore è ricomparso, sono tornato quindi per la terza volta dal dermatologo il quale mi ha effettuato un tampone dicendomi che secondo lui si trattava di una irritazione e che magari era rimasta comunque la papula come rimanenza cicatriziale.
Io a quel punto gli ho chiesto se non fosse il caso, per stare tranquilli, di effettuare una biopsia, mi ha risposto che se volevo, per scrupolo, si poteva fare in caso il tampone fosse stato negativo.
Ora a distanza di qualche giorno la risposta è arrivata e come immaginava anche il mio medico il responso del tampone era negativo, pertanto mi ha confermato che secondo lui si tratta di una irritazione ma che se volevo, per scrupolo, potevo fare la benedetta biopsia anche se lui reputa improbabile, per età e per il comportamento della papula, che non si tratti di una forma pre-tumorale.
Ora io sono un po' preoccupato a questo punto, tengo a precisare che la papula è quasi del tutto asintomatico (solo un po' di dolore toccandola), non c'è mai stato sanguinamento ne ulcere e non si è notato un ingrandimento della stessa (almeno non visibile) in questi mesi.
Nei giorni di attesa tra il tampone ed il referto ho riapplicato della fucsina 3% e il sapone specifico ed ho notato una nuova diminuzione della colorazione più verso il rosa nonché, sembrerebbe, anche della dimensione.
Ora, consigliate comunque di effettuare la biopsia? Si tratta di un procedimento invasivo e/o doloroso data la posizione? Dato il racconto clinico cosa potreste diagnosticare in via del tutto ipotetica?
Grazie mille.
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gentile utente
il dermovenereologo deve consigliare la biopsia solo quando la diagnosi non è raggiungibile in via clinica.
Ovviamente da qui pur non essendo vincolante, consiglio di approfondire la situazione anche perchè potrebbe non essere un problema infettivo.
La biopsia è una pratica mininvasiva e praticamente indolore dopo l'anestesia locale.
cari saluti
Dr. Laino
il dermovenereologo deve consigliare la biopsia solo quando la diagnosi non è raggiungibile in via clinica.
Ovviamente da qui pur non essendo vincolante, consiglio di approfondire la situazione anche perchè potrebbe non essere un problema infettivo.
La biopsia è una pratica mininvasiva e praticamente indolore dopo l'anestesia locale.
cari saluti
Dr. Laino
Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 5.5k visite dal 21/09/2015.
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