Una balanopostite, che se non ho capito male altro non è se non un arrossamento del glande
Gentile Dottore la ringrazio anticipatamente per il tempo che mi dedicherà; ho bisogno di chiederle chiarimenti rispetto ad un episodio accadutomi di recente.
Da circa tre giorni ho iniziato ad avvertire uno strano bruciore sul glande che inizialmente ho sottovalutato ma che con il passare del tempo si è fatto sempre più fastidioso.
Mi sono recato dal mio medico che mi ha diagnosticato una balanopostite, che se non ho capito male altro non è se non un arrossamento del glande.
Infatti il mio è arrossato,e mi reca qlc fastidio ma nulla di più.
Non ho perdite dal meato urinario, non vi sono lesioni cutanee e non ravviso bruciore alla minzione, l'unica particolarità che prima non avevo è che faccio pipì con maggiore frequenza. Considerando che i rapporti sessuali avuti nell'ultimo periodo ( 6 mesi)sono stati protetti per quanto riguarda la penetrazione, è possibile abbia contratto qualche malattia?
Le uniche occasioni in cui non ho indossato il preservativo erano riconducibili a rapporti orali (peralttro solo ricevuti).
Il mio medico a scanso di equivoci mi ha fatto iniziare un terapia antibiotica con BASSADO 100, 1 cp 2 volte al giorno....ma nonostante siano passati 2 giorni il fastidio non si è ancora attenuato e la zona arrossata ternde a rimanere pressocchè uguale.
Devo attendere fiducioso che l'antibiotico faccia il suo effetto (forse sono un po troppo ansioso), applicare qualche pomata locale o effettuare indagini supplettive?
Spero vivamente in una sua risposta chiarificatrice...anche perchè ho sempre fatto molta attenzione nell'utilizzare precauzioni e l'idea di aver contratto qualcosa mi preoccupa molto.
Grazie ancora per la sua disponibilità.
Da circa tre giorni ho iniziato ad avvertire uno strano bruciore sul glande che inizialmente ho sottovalutato ma che con il passare del tempo si è fatto sempre più fastidioso.
Mi sono recato dal mio medico che mi ha diagnosticato una balanopostite, che se non ho capito male altro non è se non un arrossamento del glande.
Infatti il mio è arrossato,e mi reca qlc fastidio ma nulla di più.
Non ho perdite dal meato urinario, non vi sono lesioni cutanee e non ravviso bruciore alla minzione, l'unica particolarità che prima non avevo è che faccio pipì con maggiore frequenza. Considerando che i rapporti sessuali avuti nell'ultimo periodo ( 6 mesi)sono stati protetti per quanto riguarda la penetrazione, è possibile abbia contratto qualche malattia?
Le uniche occasioni in cui non ho indossato il preservativo erano riconducibili a rapporti orali (peralttro solo ricevuti).
Il mio medico a scanso di equivoci mi ha fatto iniziare un terapia antibiotica con BASSADO 100, 1 cp 2 volte al giorno....ma nonostante siano passati 2 giorni il fastidio non si è ancora attenuato e la zona arrossata ternde a rimanere pressocchè uguale.
Devo attendere fiducioso che l'antibiotico faccia il suo effetto (forse sono un po troppo ansioso), applicare qualche pomata locale o effettuare indagini supplettive?
Spero vivamente in una sua risposta chiarificatrice...anche perchè ho sempre fatto molta attenzione nell'utilizzare precauzioni e l'idea di aver contratto qualcosa mi preoccupa molto.
Grazie ancora per la sua disponibilità.
[#1]
Gentile utente,
alcune consiiderazioni:
per quanto il suo medico abbia cercato di fare il suo bene in piena coscienza, debbo dire che la frase "a scanso di equivoci" non può essere accettata dal punto di vista speciaistica.
proprio in questi giorni, all'interno di un nostro congresso dermatologico, stimao sottolineando un concetto cardine della scienza venereologica:
essa, dovrebbe essere più ampiamente ritenuta come "dermatologia genitale" poichè sebbene i nostri pazienti si rivolgano a noi supponenedo quasi sempre una connessione sessuale per il loro problema, le patologie genitali maschili e femminili connessi alla cute ed alle mucose sono spesso di altra natura.
questo è il messaggio che deve passare anche a voi pazienti.
pertanto e va da sè, la visita venereologica si deve rendere necessaria per la diagnosi di precisione.
le indico un mio articolo sul tema delle BALANOPOSTITI per sua informazione.
https://www.medicitalia.it/minforma/dermatologia-e-venereologia/206-la-balanopostite-e-la-balanite-conosciamole-meglio-per-curarle-bene.html
cari saluti
alcune consiiderazioni:
per quanto il suo medico abbia cercato di fare il suo bene in piena coscienza, debbo dire che la frase "a scanso di equivoci" non può essere accettata dal punto di vista speciaistica.
proprio in questi giorni, all'interno di un nostro congresso dermatologico, stimao sottolineando un concetto cardine della scienza venereologica:
essa, dovrebbe essere più ampiamente ritenuta come "dermatologia genitale" poichè sebbene i nostri pazienti si rivolgano a noi supponenedo quasi sempre una connessione sessuale per il loro problema, le patologie genitali maschili e femminili connessi alla cute ed alle mucose sono spesso di altra natura.
questo è il messaggio che deve passare anche a voi pazienti.
pertanto e va da sè, la visita venereologica si deve rendere necessaria per la diagnosi di precisione.
le indico un mio articolo sul tema delle BALANOPOSTITI per sua informazione.
https://www.medicitalia.it/minforma/dermatologia-e-venereologia/206-la-balanopostite-e-la-balanite-conosciamole-meglio-per-curarle-bene.html
cari saluti
Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.8k visite dal 26/09/2008.
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