Lo scorso 8 giugno mi è stato asportato un nevo risultato poi melanoma come
Buon giorno ho 42 anni, lo scorso 8 giugno mi è stato asportato un nevo risultato poi melanoma come da istologico che riporto: posizione dorso.
Melanoma a diffusione superficiale, in gran parte in situ, con isolati nidi nel ferma superficiale, II livello di Clark, spessore mm 0,38 di Breslow. Assenza di ulcerazioni satellitosi invasione vascolare autoregressione. Modesto infiltrato infiammatorio, indice miotico non significativo. Margini in tessuto sano.
Il 30 giugno mi faranno la radicalizzazione poiché seppur il dermatologo si era tenuto largo non siamo nei limiti di sicurezza. Losanga cutanea cm 2,7 *1,9*0,8 con lesione pigmentata di cm 0,6*0,4. Mi domandavo, per maggior sicurezza non sarebbe più opportuno indagare sul linfonodo?
Ho molta paura si pensa ai figli e alla famiglia ed ho letto che in alcuni casi può anche progredire.
Melanoma a diffusione superficiale, in gran parte in situ, con isolati nidi nel ferma superficiale, II livello di Clark, spessore mm 0,38 di Breslow. Assenza di ulcerazioni satellitosi invasione vascolare autoregressione. Modesto infiltrato infiammatorio, indice miotico non significativo. Margini in tessuto sano.
Il 30 giugno mi faranno la radicalizzazione poiché seppur il dermatologo si era tenuto largo non siamo nei limiti di sicurezza. Losanga cutanea cm 2,7 *1,9*0,8 con lesione pigmentata di cm 0,6*0,4. Mi domandavo, per maggior sicurezza non sarebbe più opportuno indagare sul linfonodo?
Ho molta paura si pensa ai figli e alla famiglia ed ho letto che in alcuni casi può anche progredire.
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Gemtole utente
Un melanoma di questo spessore una volta asportato dovrebbe mettere la parola fine alle preoccupazioni. Segua indettami ed il follow up del suo dermatologo e cari saluti.
Per altre info personali : www.dermatologiaoncologica.it
Un melanoma di questo spessore una volta asportato dovrebbe mettere la parola fine alle preoccupazioni. Segua indettami ed il follow up del suo dermatologo e cari saluti.
Per altre info personali : www.dermatologiaoncologica.it
Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it
[#4]
Gentile Utente,
Vorrei aiutala a comprendere il problema: prima di aggiungere dei dettagli, le chiederei di esprimere quale possa essere il suo timore, cioè per quale motivo si potrebbe sentire più sicuro facendo la biopsia linfonodale
Cordialità
Vorrei aiutala a comprendere il problema: prima di aggiungere dei dettagli, le chiederei di esprimere quale possa essere il suo timore, cioè per quale motivo si potrebbe sentire più sicuro facendo la biopsia linfonodale
Cordialità
Dott. Davide Brunelli
Specialista in Dermatologia e Venereologia
[#5]
Utente
Leggevo che potrebbe dare indicazioni predittive, la certezza dell'eventuale presenza della malattia.
Il timore ovviamente è la possibile ricomparsa della malattia, il dermatologo che ha tolto il nevo mi ha detto di stare tranquillo al 100%, però ho letto che statisticamente non e' proprio così.
Grazie dott Brunelli
Il timore ovviamente è la possibile ricomparsa della malattia, il dermatologo che ha tolto il nevo mi ha detto di stare tranquillo al 100%, però ho letto che statisticamente non e' proprio così.
Grazie dott Brunelli
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Ok: da un punto vista prognostico la biopsia del linfonodo sentinella potrebbe offrire indicazioni negative qualora il linfonodo contenesse cellule maligne. Si può dire però che molti pazienti con linfonodo sentinella negativo fanno poi lo stesso metastasi a distanza, quindi la certezza non l'avrebbe comunque anche se fosse linfonodo sentinella negativo. In caso di positività inoltre saremmo di fronte alla possibilità o meno di prevedere uno svuotamento linfonodale totale loco regionale. Anche questo ulteriore intervento tuttavia non offre nessuna garanzia che si possano evitare ripetizioni a distanza. La metodica della biopsia del linfonodo sentinella è una metodica di staging e non è una terapia, le informazioni che fornisce sono limitate, a parte i casi di positività dove ci può aiutare a decidere se procedere o meno ad una dissezione linfonodale distrettuale (che però non assicura un miglioramento della prognosi).
Torniamo a lei: è vero che in medicina lo zero non esiste e due più due fa sempre quattro virgola due o tre virgola otto, ma dobbiamo dare anche dei limiti a questo modo di pensare. Da anni il melanoma viene studiato in questo senso, quindi le statistiche sono piuttosto accurate. Il principale fattore prognostico a tutt'oggi è legato allo spessore: pertanto 0,38 mm e II livello hanno una prognosi estremamente favorevole. Non vi è ulcerazione, elemento prognostico negativo, nè regressione, elemento non peggiorativo ma che potrebbe mascherare il reale spessore del melanoma. Non vi sono infine molte mitosi, cioè molte cellule tumorali in moltiplicazione.
Sulla carta pertanto il melanoma descritto in questo istologico è solamente da radicalizzare: la biopsia del linfonodo sentinella si fa in caso di presenza di mitosi numerose, ulcerazione, regressione, ma soprattutto spessore superiore a 0,74 mm (secondo alcuni 1 mm).
È essenziale che rimanga sereno e che segua un protocollo di follow up adeguato al suo caso, poiché anche se - ribadisco - possa essere vero che una qualche probabilità di ripetizioni ci sia anche con melanomi sottili come il suo, è altrettanto vero che non abbiamo mezzi per predirlo e che comunque la statistica ci aiuta dicendo che è altamente improbabile.
Cordialissimi saluti
Torniamo a lei: è vero che in medicina lo zero non esiste e due più due fa sempre quattro virgola due o tre virgola otto, ma dobbiamo dare anche dei limiti a questo modo di pensare. Da anni il melanoma viene studiato in questo senso, quindi le statistiche sono piuttosto accurate. Il principale fattore prognostico a tutt'oggi è legato allo spessore: pertanto 0,38 mm e II livello hanno una prognosi estremamente favorevole. Non vi è ulcerazione, elemento prognostico negativo, nè regressione, elemento non peggiorativo ma che potrebbe mascherare il reale spessore del melanoma. Non vi sono infine molte mitosi, cioè molte cellule tumorali in moltiplicazione.
Sulla carta pertanto il melanoma descritto in questo istologico è solamente da radicalizzare: la biopsia del linfonodo sentinella si fa in caso di presenza di mitosi numerose, ulcerazione, regressione, ma soprattutto spessore superiore a 0,74 mm (secondo alcuni 1 mm).
È essenziale che rimanga sereno e che segua un protocollo di follow up adeguato al suo caso, poiché anche se - ribadisco - possa essere vero che una qualche probabilità di ripetizioni ci sia anche con melanomi sottili come il suo, è altrettanto vero che non abbiamo mezzi per predirlo e che comunque la statistica ci aiuta dicendo che è altamente improbabile.
Cordialissimi saluti
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Utente
Gentili dottori, oggi mi hanno fatto la radicalizzazione, continuo pero' ad avere timore per il futuro non riesco ad essere razionale nel giudicare quello che ho avuto. Vengo rassicurato per la prognosi ma ancora non comprendo il reale rischio che mi sembra comunque presente... Secondo la vostra esperienza un melanoma come il mio che percentuale di guarigione può avere?
[#16]
Utente
Scusi ancora una volta dottore, mi è presa ansia guardando l'istologico in quanto il medico che ha eseguito ll'esame mi ha detto che lo spessore di breslow si calcola dallo strato intermedio spinoso dell'epidermide al nido più profondo. Ho letto invece più volte che la misurazione parte dall'ultima cellula delle stato granuloso. Potrebbe esserci anche molta differenza nello spessore del melanoma oppure parliamo di pochissimo? Non vorrei trovarmi da 0,38 a molto di più....Che ne pensa?
Questo consulto ha ricevuto 18 risposte e 10.1k visite dal 19/06/2015.
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Approfondimento su Melanoma
Il melanoma (tumore maligno della pelle) è una forma di cancro molto aggressiva, che si sviluppa dalle cellule della pelle che producono melanina (melanociti).