La presenza della micosi
Sono un uomo di 40 anni: alla metà di dicembre 2005 ho iniziato ad avvertire un prurito al glande e ho notato un arrossamento di una porzione dello stesso. Mi sono rivolto al mio medico informandolo che avevo avuto un rapporto sessuale con una partner occasionale, e lui mi ha diagnosticato una micosi. Mi ha prescritto Pevaryl crema e Cortison chemicetina crema una volta al dì alternate. Ho fatto la cura per circa 9 gg con un iniziale miglioramento per poi avere poi una ricaduta. Tornato dal medico egli mi ha prescritto Travocort pomata due volte al dì; una settimana di cura con iniziale miglioramento e di nuovo successiva ricaduta. A questo punto il medico ha pensato che potessi avere una sensibilizzazione al cortisone e quindi mi ha prescritto di dimezzare le applicazioni di Travocort (una sola volta al dì) e di applicare una volta al dì Connettivina pomata per curare la lesione. Dopo 2 gg. i sintomi (bruciore e arrossamento) sono scomparsi. Al terzo giorno di assenza di sintomi ho interrotto l'applicazione di entrambi i medicamenti e dopo un solo giorno il bruciore è ricomparso fastidioso. Mi chiedo ora se la micosi è ancora in corso o è solo il fenomeno di sensibilizzazione al cortisone a crearmi il fastidio? Che esame dovrei fare per accertare o escludere la presenza della micosi? Esiste poi una cura diversa dalle applicazioni locali di pomate che possa risolvere il mio problema in via definitiva? In ultimo: la persistenza di questi sintomi per oltre un mese può portare a danni permanenti se non si risolve a breve termine? Vi ringrazio anticipatamente per la vostra cortese risposta.
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caro amico,
ormai non è più possibile eseguire prelievi di materiale per un esame micologico se non dopo molto tempo dalla sospensione di ogni terapia locale. credo che si possa trattare di un eczema insorto ex novo o in seguito ad una banale Candidosi trattata con tenacia. in assenza di una ispezione della sede interessata è difficile dare un parere definitivo, ma le anticipo che sono situazioni ben gestibili ma che richiedono molta pazienza e competenza. sarebbe opportuno che si rivolgesse ad uno specialista dermatologo.
saluti
ormai non è più possibile eseguire prelievi di materiale per un esame micologico se non dopo molto tempo dalla sospensione di ogni terapia locale. credo che si possa trattare di un eczema insorto ex novo o in seguito ad una banale Candidosi trattata con tenacia. in assenza di una ispezione della sede interessata è difficile dare un parere definitivo, ma le anticipo che sono situazioni ben gestibili ma che richiedono molta pazienza e competenza. sarebbe opportuno che si rivolgesse ad uno specialista dermatologo.
saluti
Dr Marcello Stante
STUDIO MEDICO DERMOESTETICO
V. Berardi 18 - Taranto
dottstante@tele2.it
www.reteimprese.it/9291
tel 339-3567228
[#2]
Utente
Egregio Dottore, La ringrazio per la tempestività della risposta. Mi riallaccio alla Sua risposta per aggiungere che da anni soffro di eruzioni cutanee localizzate sulle dita delle mani in modo simmetrico, sul cuoio capelluto e sul petto. In passato ho avuto visite dermatologiche che mi hanno proposto diagnosi diverse (eczema atopico, psoriasi) proponendomi cure locali con pomate a base di cortisone. Quando ho fasi acute di questa patologie uso su indicazione del mio medico di famiglia Gentalyn beta pomata localmente. Questa patologia può essersi localizzata sul glande o le due cose non sono correlate?
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potrebbe essere una concomitanza di due distinte malattie della pelle , come di una unica malattia che si manifesta in più sedi. da quello che mi dici sarebbe più probabile la seconda ipotesi, ma in assenza di una ispezione non posso pronunciarmi con sicurezza.
saluti
saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 45.6k visite dal 19/01/2006.
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Approfondimento su Dermatite
La dermatite è un'infiammazione della pelle dovuta a varie cause (per esempio atopica, allergica o da contatto), con sintomi comuni come prurito e arrossamento.