Trapianto di capelli
Egregi Dottori, vorrei chiedervi un chiarimento: ho letto alcuni articoli riguardo l'operazione di autotrapianto di capelli sia su internet che su questo portale.
Si tratta sempre appunto di AUTOTRAPIANTO, ovvero donatore e ricevente son la stessa persona. Volevo chiedervi ma ad oggi esistono nel mondo tecniche invece di trapianto vero e proprio? Ovvero dove il donatore e ricevente non son la stessa persona?
Mi rendo conto sia una domanda che pare stupida, ma è una curiosità che mi è sorta leggendo questi utili articoli sul portale e vedo che l'argomento non è mai trattato.
Grazie per l'attenzione.
Si tratta sempre appunto di AUTOTRAPIANTO, ovvero donatore e ricevente son la stessa persona. Volevo chiedervi ma ad oggi esistono nel mondo tecniche invece di trapianto vero e proprio? Ovvero dove il donatore e ricevente non son la stessa persona?
Mi rendo conto sia una domanda che pare stupida, ma è una curiosità che mi è sorta leggendo questi utili articoli sul portale e vedo che l'argomento non è mai trattato.
Grazie per l'attenzione.
[#1]
Gent.le pz
come ci insegna la immunologia e la patologia generale il trapianto di organi e tessuti da soggetti diversi fallisce per la reazione di rigetto , poiché l'organismo riconosce le cellule e i tessuti come non self, non propri.
Se vi fosse una maggiore compatibilità si potrebbe , utilizzando farmaci immunosoppressori, con vari effetti collaterali , anche talvolta gravi, permettere la "vita"del tessuto donato.
Non penso che possa valere la pena, a differenza del trapianto di rene, o di cuore, dove ovviamente le cose cambiano.
In questa direzione allora meglio gli impianti di fibre artificiali, che non possono andare incontro a necrosi, ma al massimo nei casi peggiori a reazioni infiammatorie e da c.e.
L'autotrapianto non prevede invece rigetto perché il donatore è lo stesso ricevente.
Cordialità
come ci insegna la immunologia e la patologia generale il trapianto di organi e tessuti da soggetti diversi fallisce per la reazione di rigetto , poiché l'organismo riconosce le cellule e i tessuti come non self, non propri.
Se vi fosse una maggiore compatibilità si potrebbe , utilizzando farmaci immunosoppressori, con vari effetti collaterali , anche talvolta gravi, permettere la "vita"del tessuto donato.
Non penso che possa valere la pena, a differenza del trapianto di rene, o di cuore, dove ovviamente le cose cambiano.
In questa direzione allora meglio gli impianti di fibre artificiali, che non possono andare incontro a necrosi, ma al massimo nei casi peggiori a reazioni infiammatorie e da c.e.
L'autotrapianto non prevede invece rigetto perché il donatore è lo stesso ricevente.
Cordialità
Dott.Giampiero Griselli Dermovenereologo
www.dermoonline.com
Ferrara,Torino,Brescia,Porto Tolle(RO)
[#2]
Ex utente
La ringrazio per la dettagliata risposta, in effetti il mio errore era pensare al trapianto di capelli come lo spostare i soli capelli, ma ovvimanete bisogna trapiantare oltre al capello il follicolo, perché il capello di certo non nasce da se stesso come una talea, bisogna quindi impiantare appunto il follicolo che è composto da cellule vive (ed è li che sorgerebbe il rigetto) ed è "l'apparato" che genera il capello. Mi corregga se ho detto altre castronerie come in apertura del consulto :).
Rispetto a qunto mi ha risposto volevo chiederle una cosa, e mi scuso per l'off topic, ma vorrei esser meno ignorante sul discorso:
<<Se vi fosse una maggiore compatibilità si potrebbe , utilizzando farmaci immunosoppressori... permettere la "vita"del tessuto donato.>>
Ho sempre pensato che gli immunosoppressori permettessero la vita del tessuto preso da qualunque individuo e impiantato in qualunque altro; invece se ho ben capito bisogna avere una compatibilità tra individui comunque, pur usando immunosoppressori?
Grazie dottor Griselli.
Rispetto a qunto mi ha risposto volevo chiederle una cosa, e mi scuso per l'off topic, ma vorrei esser meno ignorante sul discorso:
<<Se vi fosse una maggiore compatibilità si potrebbe , utilizzando farmaci immunosoppressori... permettere la "vita"del tessuto donato.>>
Ho sempre pensato che gli immunosoppressori permettessero la vita del tessuto preso da qualunque individuo e impiantato in qualunque altro; invece se ho ben capito bisogna avere una compatibilità tra individui comunque, pur usando immunosoppressori?
Grazie dottor Griselli.
[#3]
Certamente. Avrà senz'altro sentito dii liste di attesa per avere un donatore compatibile, e di test sui parenti in occasione della ricerca di compatibilità per avere un organo da trapiantare con qualche possibilità di successo. Ovviamente la compatibilità non potrà essere completa , a meno che non si parli di gemelli mono ovulari, identici, per cui non ci sarebbe problema. Quindi in aggiunta servono farmaci immunosoppressori.
Cordialità
Cordialità
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2.1k visite dal 04/05/2015.
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