Nevi: visita senza strumentazione
Buonasera.
In occasione di un intervento dermatologico (asportazione di una verruca), ho approfittato della situazione per chiedere consulto al dermatologo (tra l'altro molto quotato per la sua esperienza) riguardo i miei nei.
Dopo un rapido esame "ad occhio" mi ha rassicurato dicendomi che non c'erano particolari presupposti per cui preoccuparsi.
Quello che volevo sapere è se può bastare un controllo così o se dovrei approfondire gli esami.
Sono di carnagione chiara (non bianca), occhi e capelli scuri.
I miei nei (circa 50 su tutto il corpo) paiono d forma tondeggiante/ovale <6 mm con colore marrone uniforme, ma fotografati (da me) e ingranditi sembra che il colore sia difforme e i bordi irregolari...
Grazie.
Saluti.
In occasione di un intervento dermatologico (asportazione di una verruca), ho approfittato della situazione per chiedere consulto al dermatologo (tra l'altro molto quotato per la sua esperienza) riguardo i miei nei.
Dopo un rapido esame "ad occhio" mi ha rassicurato dicendomi che non c'erano particolari presupposti per cui preoccuparsi.
Quello che volevo sapere è se può bastare un controllo così o se dovrei approfondire gli esami.
Sono di carnagione chiara (non bianca), occhi e capelli scuri.
I miei nei (circa 50 su tutto il corpo) paiono d forma tondeggiante/ovale <6 mm con colore marrone uniforme, ma fotografati (da me) e ingranditi sembra che il colore sia difforme e i bordi irregolari...
Grazie.
Saluti.
[#1]
Gentile utente,
lascio libero spazio ai colleghi dermatologi per una risposta più esaustiva.
Tuttavia nella mia esperienza di chirurgo oncologo che si occupa anche dei melanomi da 30 anni ritengo che ormai non si possa fare più a meno nella routine diagnostica della dermatologia oncologica di questo strumento (dermatoscopio), che ci sta in una tasca, come il fonendoscopio degli internisti
Approfondirei con una visita dermatologica, ovviamente dando per scontato che lo specialista sia provvisto dello strumento.
Cordiali saluti
lascio libero spazio ai colleghi dermatologi per una risposta più esaustiva.
Tuttavia nella mia esperienza di chirurgo oncologo che si occupa anche dei melanomi da 30 anni ritengo che ormai non si possa fare più a meno nella routine diagnostica della dermatologia oncologica di questo strumento (dermatoscopio), che ci sta in una tasca, come il fonendoscopio degli internisti
Approfondirei con una visita dermatologica, ovviamente dando per scontato che lo specialista sia provvisto dello strumento.
Cordiali saluti
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
[#2]
Non posso che concordare con l'amico Dott. Catania per quanto citato:
tuttavia, è purtroppo comune "modus operandi" richiedere al margine di una visita effettuata per altri motivi un ulteriore consulto: nella dermatologia - e lo dico per esperienza personale - mi capita spessissimo di ricevere queste due tipologie di domande dopo una vista effettuata per altri motivi:
1) ho poi un "problemino" di capelli..
2) ..mi dà un'OCCHIATA ai nei ?? (OCCHIATA!!??)
qui gli errori sovente - ma parlo in linea del tutto teorica sono di entrambi gli interlocutori:
1) il paziente che spera di effettuare - in suo diritto per carità - un check-up completo (guistamente paga ed attende la visita e pretende il più possibile)
2) il medico che pur di "accontentare" il paziente effettua un controllo sommario (parlo sempre in linea del tutto teorica e mai riferita al caso specifico)
quando capita questa situazione, salvo casi più isolati (ad esempio un unico neo che pone dubbi al paziente o un caso particolare), sarebbe quantomai opportuno - ad essere seri - rimandare a nuova visita il paziente.
questo non per aumentare le liste d'attesa o fare uno sgarbo al proprio utente, ma per un vero motivo di salute:
- effettuare un controllo generale dei NEI della pelle significa in termini correnti "perdere tempo" (si fa per dire..in realtà il tempo è guadagnato per la Salute) su tutte le lesioni e su alcune di queste effettuare altre tecniche (epiluminescenza manuale in primis, poi se occorre, video-dermatoscopia digitale sempre seguita da applicazione degli algoritmi dermoscopici) : sovente in un paziente che non ha problemi particolare, sono sufficienti pochi minuti, ma in casi più particolari non basta una mezz'ora per valutare tutto l'insieme.
Così vale per i Capelli: personalmente (ma non sono certo l'unico)
per una diagnosi dettagliata del problema di capelli mi servono dei test digitali (densità locale, diametro medio, pull test etc.) che necessariamente "fanno perdere tempo.."
quindi :
da parte nostra l'auspicio ad essere sempre chiari con i pazienti, per non ingenerare dubbi o peggio sospetti di non essere stati ben visitati;
da parte del paziente invece si chiede di programmare la visita al meglio, sapendo e chiarendo subito al proprio medico di fiducia quali sono i dubbi e le diagnosi che si vorrebero richiedere prima dell'inizio della visita.
Sono "regole comportamentali" ma se fossero adottate da tutti, quasi costantemente la visita terminerebbe con un sorriso e con la piena soddisfazione di ambo le parti.
Concludo con una nota di colore: "non si dica mai ad un dermatologo: "mi dà un'occhiata??" perchè la nostra non è mai un'occhiata e, anche quando sembra ciò, nasconde anni e anni di preparazione specialistica..
carissimi saluti
tuttavia, è purtroppo comune "modus operandi" richiedere al margine di una visita effettuata per altri motivi un ulteriore consulto: nella dermatologia - e lo dico per esperienza personale - mi capita spessissimo di ricevere queste due tipologie di domande dopo una vista effettuata per altri motivi:
1) ho poi un "problemino" di capelli..
2) ..mi dà un'OCCHIATA ai nei ?? (OCCHIATA!!??)
qui gli errori sovente - ma parlo in linea del tutto teorica sono di entrambi gli interlocutori:
1) il paziente che spera di effettuare - in suo diritto per carità - un check-up completo (guistamente paga ed attende la visita e pretende il più possibile)
2) il medico che pur di "accontentare" il paziente effettua un controllo sommario (parlo sempre in linea del tutto teorica e mai riferita al caso specifico)
quando capita questa situazione, salvo casi più isolati (ad esempio un unico neo che pone dubbi al paziente o un caso particolare), sarebbe quantomai opportuno - ad essere seri - rimandare a nuova visita il paziente.
questo non per aumentare le liste d'attesa o fare uno sgarbo al proprio utente, ma per un vero motivo di salute:
- effettuare un controllo generale dei NEI della pelle significa in termini correnti "perdere tempo" (si fa per dire..in realtà il tempo è guadagnato per la Salute) su tutte le lesioni e su alcune di queste effettuare altre tecniche (epiluminescenza manuale in primis, poi se occorre, video-dermatoscopia digitale sempre seguita da applicazione degli algoritmi dermoscopici) : sovente in un paziente che non ha problemi particolare, sono sufficienti pochi minuti, ma in casi più particolari non basta una mezz'ora per valutare tutto l'insieme.
Così vale per i Capelli: personalmente (ma non sono certo l'unico)
per una diagnosi dettagliata del problema di capelli mi servono dei test digitali (densità locale, diametro medio, pull test etc.) che necessariamente "fanno perdere tempo.."
quindi :
da parte nostra l'auspicio ad essere sempre chiari con i pazienti, per non ingenerare dubbi o peggio sospetti di non essere stati ben visitati;
da parte del paziente invece si chiede di programmare la visita al meglio, sapendo e chiarendo subito al proprio medico di fiducia quali sono i dubbi e le diagnosi che si vorrebero richiedere prima dell'inizio della visita.
Sono "regole comportamentali" ma se fossero adottate da tutti, quasi costantemente la visita terminerebbe con un sorriso e con la piena soddisfazione di ambo le parti.
Concludo con una nota di colore: "non si dica mai ad un dermatologo: "mi dà un'occhiata??" perchè la nostra non è mai un'occhiata e, anche quando sembra ciò, nasconde anni e anni di preparazione specialistica..
carissimi saluti
Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it
[#3]
Gent.le pz
Concordo pienamente con il collega;
il controllo "visivo"ad occhio nudo ,seppur effettuato da un medico esperto, è certamente utile ,ma limitato alla individuazione di lesioni macroscopicamente evidenti.
Ormai la medicina tende a spostarsi verso la prevenzione; in quest'ottica l'uso dei moderni Dermatoscopi , volendo collegati a sistemi di archiviazione per un confronto successivo tra lesioni(vedere se è variata!!)è sempre auspicabile.
Si parla così della possibilità di mappatura, individuazione di lesioni a stato precocissimo e quindi di eventuali rimozioni mantenendo prognosi ottime.
Cordialità
Concordo pienamente con il collega;
il controllo "visivo"ad occhio nudo ,seppur effettuato da un medico esperto, è certamente utile ,ma limitato alla individuazione di lesioni macroscopicamente evidenti.
Ormai la medicina tende a spostarsi verso la prevenzione; in quest'ottica l'uso dei moderni Dermatoscopi , volendo collegati a sistemi di archiviazione per un confronto successivo tra lesioni(vedere se è variata!!)è sempre auspicabile.
Si parla così della possibilità di mappatura, individuazione di lesioni a stato precocissimo e quindi di eventuali rimozioni mantenendo prognosi ottime.
Cordialità
Dott.Giampiero Griselli Dermovenereologo
www.dermoonline.com
Ferrara,Torino,Brescia,Porto Tolle(RO)
[#4]
Utente
Ringrazio vivamente per i consigli.
Se ho ben capito, l'occhio del professionista è già una buona indagine, ma oggi la tecnologia mette a disposizione mezzi più avanzati...
Una cosa che non ho ancora capito è se un nevo con caratteristiche anomale (in base all' a-b-c-d-e) rappresenta sempre un melanoma oppure se rappresenta solamente una possibile causa o fonte di melanoma.
Tra l'altro, devono coesistere tutte le caratteristiche anomale o è sufficiente una sola di esse per mettere in allarme?
Sono da considerare a rischio anche quei nevi con caratteristiche anomale, presenti da anni, ma che non hanno mai mostrato cambiamenti o dato sintomi?
Scusate per il disturbo ma, non essendo "del mestiere" preferisco rivolgere le mie domande a professionisti piuttosto che perdermi in ansiose (e spesso incoerenti) ricerche sul web. Grazie
Se ho ben capito, l'occhio del professionista è già una buona indagine, ma oggi la tecnologia mette a disposizione mezzi più avanzati...
Una cosa che non ho ancora capito è se un nevo con caratteristiche anomale (in base all' a-b-c-d-e) rappresenta sempre un melanoma oppure se rappresenta solamente una possibile causa o fonte di melanoma.
Tra l'altro, devono coesistere tutte le caratteristiche anomale o è sufficiente una sola di esse per mettere in allarme?
Sono da considerare a rischio anche quei nevi con caratteristiche anomale, presenti da anni, ma che non hanno mai mostrato cambiamenti o dato sintomi?
Scusate per il disturbo ma, non essendo "del mestiere" preferisco rivolgere le mie domande a professionisti piuttosto che perdermi in ansiose (e spesso incoerenti) ricerche sul web. Grazie
[#5]
LA regola dell'ABCDE è un ottimo modo per una prima autodiagnosi: essa però dovrà essere ri-applicata in modo scientifico e con le strumentazioni citate direttamente dal dermatologo: non debbono coesistere le caratteristiche, ma ciò non vuol assolutamente dire che un'alterazioine clinica coincida con un melanoma.
invito alla lettura del personale articolo presente nella nostra sezione minforma all'indirizzo
https://www.medicitalia.it/minforma/dermatologia-e-venereologia/
cari saluti
invito alla lettura del personale articolo presente nella nostra sezione minforma all'indirizzo
https://www.medicitalia.it/minforma/dermatologia-e-venereologia/
cari saluti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.5k visite dal 08/09/2008.
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Approfondimento su Melanoma
Il melanoma (tumore maligno della pelle) è una forma di cancro molto aggressiva, che si sviluppa dalle cellule della pelle che producono melanina (melanociti).