Consulto sui nevi
Salve egregi dottori,
ho alcune domande da porvi dettate dalla curiosità di un intervento subito di recente su un nevo. Avevo due nevi di aspetto verrucoso esteticamente brutti (ora non ho sottomano il referto e non ricordo il nome esatto) che dopo esser stati diagnosticati dal mio dermatologo tramite visita e epiluminescenza e ritenuti da lui "assolutamente benigni" mi son sottoposto a intervento di tipo estetico non essendovi altra indicazione per toglierli.
Ora son passati circa due mesi dall'intervento di asportazione eseguito tramite diatermocoagulazione con elettrobisturi e la cicatrice residuata e impercettibile. La pelle è solo arrossata ma non vi sono segni e son molto contento del risultato.
Passando alla domanda... ovviamente essendo benigno non è stato richiesto dal dermatologo l'istologico perché ritenuto non necessario, e so che se anche fosse rimasta qualche cellula del nevo sarebbe comunque benigno perché non può tramutare per effetto dell'intervento, ovvero se è benigno rimante tale (a meno di altre modifiche non correlate); però mi chiedevo: se nella zona trattata con diatermocoagulazione non vedo alcun colore bruno (tipico del nevo) posso affermare che l'asportazione è completa? Perché tramite istologico so se è avvenuta completamente, mentre tramite "vaporizzazione" se a vista non vedo nulla posso considerarlo asportato in toto o non è detto che non vedendolo sia del tutto asportato?
È una curiosità mia, grazie e buona domenica.
ho alcune domande da porvi dettate dalla curiosità di un intervento subito di recente su un nevo. Avevo due nevi di aspetto verrucoso esteticamente brutti (ora non ho sottomano il referto e non ricordo il nome esatto) che dopo esser stati diagnosticati dal mio dermatologo tramite visita e epiluminescenza e ritenuti da lui "assolutamente benigni" mi son sottoposto a intervento di tipo estetico non essendovi altra indicazione per toglierli.
Ora son passati circa due mesi dall'intervento di asportazione eseguito tramite diatermocoagulazione con elettrobisturi e la cicatrice residuata e impercettibile. La pelle è solo arrossata ma non vi sono segni e son molto contento del risultato.
Passando alla domanda... ovviamente essendo benigno non è stato richiesto dal dermatologo l'istologico perché ritenuto non necessario, e so che se anche fosse rimasta qualche cellula del nevo sarebbe comunque benigno perché non può tramutare per effetto dell'intervento, ovvero se è benigno rimante tale (a meno di altre modifiche non correlate); però mi chiedevo: se nella zona trattata con diatermocoagulazione non vedo alcun colore bruno (tipico del nevo) posso affermare che l'asportazione è completa? Perché tramite istologico so se è avvenuta completamente, mentre tramite "vaporizzazione" se a vista non vedo nulla posso considerarlo asportato in toto o non è detto che non vedendolo sia del tutto asportato?
È una curiosità mia, grazie e buona domenica.
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Ex utente
<<ma essendo lesione benigna non ci sono comunque problemi>
Certamente, infatti non son preoccupato perché so essere benigna data la fiducia per il suo collega, piuttosto mi chiedevo per curiosità personale se effettivamente non vedendo più il nevo (non vi è alcun colore bruno nella zona) si potesse dire che il nevo è SICURAMENTE stato asportato completamente (solo con valutazione visiva) o anche se non si vede potrebbe non esser stato asportato completamente.
Grazie.
Certamente, infatti non son preoccupato perché so essere benigna data la fiducia per il suo collega, piuttosto mi chiedevo per curiosità personale se effettivamente non vedendo più il nevo (non vi è alcun colore bruno nella zona) si potesse dire che il nevo è SICURAMENTE stato asportato completamente (solo con valutazione visiva) o anche se non si vede potrebbe non esser stato asportato completamente.
Grazie.
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Anche se non si vede potrebbe non essere stato asportato completamente ed alcune cellule del nevo essere ancora lì. Talora il nevo - da queste cellule - potrebbe lievemnte svilupparsi di nuovo (nevo ricorrente) in tal caso va valutata la sua morfologia e, nel caso lo specialista lo ritesse prudenziale, asportalo chirurgicamente per valutarne la completa asportazione. In questo caso il patologo deve essere avvertito della ricorrenza altrimenti può erroneamente interpretare la lesione.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
[#4]
Ex utente
La ringrazio per la risposta molto completa, è proprio quel che cercavo. Una sola piccola precisazione: un nevo ricorrente se appunto ricomparisse non deve per forza essere asportato chirurgicamente giusto? Va fatto solo nel caso sia in dubbio essere un nevo ricorrente benigno o piuttosto un melanoma insorto in quel sito e quindi per avere istologico. Se il dermatologo fosse invece sicuro della benignità del ricorrente può esser lasciato li dove è?
Grazie nuovamente dottor Brunelli.
Grazie nuovamente dottor Brunelli.
[#5]
Ci vuole esperienza anche in questo. Certamente il nevo ricorrente se "classico" e se sopratutto figlio di una ablazione parziale di un nevo certamente tale, come il nevo di Unna, potrà essere lasciato in sede. Mi occupo di trattamento di pazienti affetti da nevo melanocitico congenito gigante che possono sviluppare centinaia di nevi satellite: con lo scopo di migliorare il loro aspetto trattiamo abitualmente questi nevi con ablazioni parziali e siamo abituati a vedere centinaia di nevi ricorrenti. Le ripeto, ci vuole esperienza anche nel trattare il nevo ricorrente come tale, ma ancor più ci vuole molta preparazione clinica per essere certi di rimuovere un nevo in questo modo.
Per questo raccomando sempre siano solo dermatologi esperti a farlo.
Cordiali saluti
Per questo raccomando sempre siano solo dermatologi esperti a farlo.
Cordiali saluti
[#6]
Ex utente
Ho compreso, è un discorso affascinante e sicuramente molto complesso che mi ha aiutato a figurarmi in modo più chiaro tramite le sue risposte. E per questo la ringrazio molto.
Una domanda scorrelata dalle precedenti ma che stimola altrettanto la mia curiosità è questa: uno dei due nevi aveva dei peli neri più scuri di altri nelle zone di cute limitrofe (come spesso capita nei nevi), ho sempre creduto che tali peli fossero più scuri perché in quella regione vi era una maggior presenza di melanina. Però ora anche se il nevo è stato ablato vedo che i peli sono ancora li presenti. Ciò vuol dire che i peli nascono a un livello più profondo della pelle e quindi slegato dal nevo che avevo e mi chiedevo quindi quale sia la correlazione nevo e peli scuri su di essi se anche una volta tolto il nevo (ammettendo pure l'eventualità non sia stato tolto totalmente come detto sopra) crescono ancora.
Una domanda scorrelata dalle precedenti ma che stimola altrettanto la mia curiosità è questa: uno dei due nevi aveva dei peli neri più scuri di altri nelle zone di cute limitrofe (come spesso capita nei nevi), ho sempre creduto che tali peli fossero più scuri perché in quella regione vi era una maggior presenza di melanina. Però ora anche se il nevo è stato ablato vedo che i peli sono ancora li presenti. Ciò vuol dire che i peli nascono a un livello più profondo della pelle e quindi slegato dal nevo che avevo e mi chiedevo quindi quale sia la correlazione nevo e peli scuri su di essi se anche una volta tolto il nevo (ammettendo pure l'eventualità non sia stato tolto totalmente come detto sopra) crescono ancora.
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Bisognerebbe fare un istologico per rispondere in modo inequivocabile. Sono convinto che i peli siano contestuali al Nevo e che la loro persistenza indichi che una parte di Nevo è ancora lì Però ho osservato nevi ablati in modo non chirurgico che a distanza i più di dieci anni non sono recidivati nonostante i peli continuino a crescere su cute apparentemente sana.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
[#8]
Ex utente
La ringrazio molto e ho capito, la cosa che mi preoccupa ora è questa: dato che il nevo non è visibile vuole dire che è profondo, io so che essendo benigno non mi da problemi ora anche se è rimasto li, ma se un domani per puro caso nascesse proprio un melanoma in situ dalle cellule del nevo e dato che questo nevo non è visibile sulla superficie cutanea essendo sotto (altrimenti si vedrebbe), potrebbe non essere diagnosticato perché non visto.
A questo punto forse era meglio che il chirurgo "scavasse" più a fondo pur non vedendo più il nevo ma vedendo il persistere dei peli...
A questo punto forse era meglio che il chirurgo "scavasse" più a fondo pur non vedendo più il nevo ma vedendo il persistere dei peli...
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Mi sembra fantascientifico come ragionamento: prima di tutto i melanomi insorgono prevalentemente sui melanociti della cute sana, dal vertice alla pianta dei piedi, sino alla retina ed all'iride. Non capisco perchè preoccuparsi di un Nevo. Il fatto che un melanoma decida di nascere da un melanocito di un Nevo anziché da uno della cute sana è evento assolutamente casuale. Quindi il melanoma potrebbe nascere dai residui di quel Nevo a livello statisticamente nullo, e comunque sarebbe altrettanto visibile a quello nato nato su cute sana. Infine, seguendo il suo ragionamento, dovremmo togliere tutta la pelle e tutti i nevi per essere sicuri....
Spero di averle chiarito i dubbi.
Cordiali saluti
Spero di averle chiarito i dubbi.
Cordiali saluti
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Ex utente
Certamente concordo che la probabilità possa nascere li rasenti lo zero, però mi chiedevo se un melanoma nascesse alla stessa profondità di quel residuo del nevo che non è visibile ad occhio nudo perché probabilmente ricoperto ora da altra cute non bruna non dovrebbe essere invisibile al pari di questo residuo del nevo che non si apprezza in effetti a vista?
So che ho detto una probabile fesseria, ma non sapendo bene come funziona mi è sorto questo dubbio, mi ero espresso un po' male.
So che ho detto una probabile fesseria, ma non sapendo bene come funziona mi è sorto questo dubbio, mi ero espresso un po' male.
Questo consulto ha ricevuto 12 risposte e 5.2k visite dal 01/02/2015.
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Approfondimento su Melanoma
Il melanoma (tumore maligno della pelle) è una forma di cancro molto aggressiva, che si sviluppa dalle cellule della pelle che producono melanina (melanociti).