Venereologia
Buongiorno,
Il mio caso è un po articolato, quindi per quanto mi è possibile cercherò di essere il più breve e chiaro possibile.
Circa più o meno un anno fa ho iniziato a frequentare una ragazza e subito dalle prime volte che abbiamo avuto rapporti mi sono accorto di aver contratto la candida.
Mi era capitato altre volte in passato con un'altra partner, mi ero recato dal medico che mi aveva prescritto pevaryl crema 2 volte al giorno per 7 giorni.
Così questa volta conoscendo già i sintomi e la cura ho evitato la visita, ho comprato la crema e ho iniziato a trattare la zona.
Stupidamente non ho detto nulla alla mia lei, era proprio da pochissimo che ci frequentavamo e non volevo crearle imbarazzo o disagio, ho pensato se ne accorgerà da sola perché così era stato con l'altra compagna che avevo avuto in precedenza, fu lei in effetti ad avvertirmi della cosa, così ho lasciato correre..
Solo che questa volta la micosi si è protratta nel tempo, appena mi accorgevo di avere i primi sintomi mi curavo ma nel frattempo continuavo ad avere rapporti non protetti e la cosa è andata avanti per un po.
Se avessi saputo le possibili conseguenze avrei agito in maniera diversa, sono stato io poco furbo!!
Dopo un paio di mesi mi sono accorto che non riuscivo a guarire bene, soprattutto la pelle del prepuzio e della parte alta dell'asta del pene erano diventate parecchio secche e si squamavano, creando un restringimento una sorta di fimosi non serrata che durante i rapporti mi provocava oltre a dolore anche un anormale e abbondante gonfiore e rossore nella zona, creando come dei solchi simili alle smagliature.
Arrivato a questo punto l'ho fatto presente alla mia ragazza ma ormai era tardi, infatti da lì a poco ho avuto una lacerazione parziale del frenulo, a mio avviso dovuta alla situazione di fimosi e secchezza cutanea che avevo sviluppato, dico questo perché fino a pochi mesi prima non avevo mai avuto nessun genere di problema simile.
Adesso arriva la parte più prettamente andrologica, infatti sarò sintetico, mi sono sottoposto a due interventi di frenulotomia andati entrambe male, il primo a causa di una troppa superficialità nell'intervento, infatti anche dopo mesi provavo un forte dolore e fuoriuscita di sangue durante il coito, il secondo per una maldestro modo in cui mi sono stati messi i punti di sutura che mi ha creato davvero una fimosi che non permetteva durante l'erezione il corretto scivolamento della pelle sul glande impedendomi ogni tipo di rapporto!
Durante il secondo intervento mi sono stati bruciati anche dei condilomi, che si erano formati poche settimane prima, lo scrivo in quanto magari può essere utile per una diagnosi finale.
Comunque poi fortunatamente ho trovato un professionista serio che mi ha consigliato quale fosse l'unico modo per rimediare alla situazione che era venuta a crearsi dopo i primi 2 interventi e cioè bisognava fare una corconcisione.
Quindi mi sono sottoposto a questo 3 intervento nel giro di 4 mesi!!
Fortunatamente è andato a buon fine e ora ho ripreso l'attività sessuale ma sono tornati i problemi di secchezza cutanea sia sul glande sia sull'asta appena al di sotto della cicatrice operatoria sia sulla parte anteriore dello scroto.
Durante il sesso mi si formano ancora quelle lesioni simili a smagliature che mi creano dolore e bruciore con l'impossibilità di continuare il rapporto!
Mi sono rivolto a un dermatologo al quale ho spiegato tutto come sto facendo a voi ora, quasi mi ha riso in faccia, mi ha detto che la candida l'avrò vista 1 volta nella vita, cosa assolutamente non vera in quanto mi sono informato molto in questi mesi, e soprattutto perché durante il periodo di inattività sessuale non avevo nessun sintomo del genere!
La diagnosi è pelle a carta di sigaretta sullo scroto e dei solchi nella pelle dell'asta dovuti secondo lei alle medicine prescrittemi per rimarginare la ferita
post-operatoria più rapidamente e mi ha prescritto pastiglie a base di cortisone per 6gg in più una pomata sempre al cortisone per altri 30gg con applicazione di vea oil 1 volta al giorno, in più mi ha detto di fare delle analisi per l'allergia anche se non ho mai avuto nulla in precedenza!
Sono 20gg che seguo il trattamento senza alcun risultato visibile, in più ho notato una settimana fa che la mia lei aveva ancora secrezioni biancastre dense e grumose penso riconducibili alla candida, le ho consigliato una visita ginecologica per appurare se c'è qualche tipo di infezione o disturbo.
Ora vi chiedo, quanto vi ho raccontato del prima degli interventi, può essere davvero riconducibile a qualche tipo di malattia venerea o a una condizione non corretta della lubrificazione della mia compagna che mi ha causato quella condizione?
Non voglio darle nessun tipo di colpa sia chiaro, lo chiedo solo a titolo informativo, sono stato io stupido a non farle presente la cosa fin da subito..
Ora nonostante la circoncisione può essere possibile che il ph alterato o qualche tipo di micosi o quant'altro siano la causa del mio attuale problema?
Mi scusa se mi sono dilungato troppo, ma ormai sono sei mesi che giro per dottori, e inizio a essere un po provato anche mentalmente visto che quella è una zona molto importante a noi uomini, e per di più faccio fatica a vivere serenamente il sesso e questo è un peso ancora maggiore!
Vi ringrazio già da ora per l'attenzione, distinti saluti
Il mio caso è un po articolato, quindi per quanto mi è possibile cercherò di essere il più breve e chiaro possibile.
Circa più o meno un anno fa ho iniziato a frequentare una ragazza e subito dalle prime volte che abbiamo avuto rapporti mi sono accorto di aver contratto la candida.
Mi era capitato altre volte in passato con un'altra partner, mi ero recato dal medico che mi aveva prescritto pevaryl crema 2 volte al giorno per 7 giorni.
Così questa volta conoscendo già i sintomi e la cura ho evitato la visita, ho comprato la crema e ho iniziato a trattare la zona.
Stupidamente non ho detto nulla alla mia lei, era proprio da pochissimo che ci frequentavamo e non volevo crearle imbarazzo o disagio, ho pensato se ne accorgerà da sola perché così era stato con l'altra compagna che avevo avuto in precedenza, fu lei in effetti ad avvertirmi della cosa, così ho lasciato correre..
Solo che questa volta la micosi si è protratta nel tempo, appena mi accorgevo di avere i primi sintomi mi curavo ma nel frattempo continuavo ad avere rapporti non protetti e la cosa è andata avanti per un po.
Se avessi saputo le possibili conseguenze avrei agito in maniera diversa, sono stato io poco furbo!!
Dopo un paio di mesi mi sono accorto che non riuscivo a guarire bene, soprattutto la pelle del prepuzio e della parte alta dell'asta del pene erano diventate parecchio secche e si squamavano, creando un restringimento una sorta di fimosi non serrata che durante i rapporti mi provocava oltre a dolore anche un anormale e abbondante gonfiore e rossore nella zona, creando come dei solchi simili alle smagliature.
Arrivato a questo punto l'ho fatto presente alla mia ragazza ma ormai era tardi, infatti da lì a poco ho avuto una lacerazione parziale del frenulo, a mio avviso dovuta alla situazione di fimosi e secchezza cutanea che avevo sviluppato, dico questo perché fino a pochi mesi prima non avevo mai avuto nessun genere di problema simile.
Adesso arriva la parte più prettamente andrologica, infatti sarò sintetico, mi sono sottoposto a due interventi di frenulotomia andati entrambe male, il primo a causa di una troppa superficialità nell'intervento, infatti anche dopo mesi provavo un forte dolore e fuoriuscita di sangue durante il coito, il secondo per una maldestro modo in cui mi sono stati messi i punti di sutura che mi ha creato davvero una fimosi che non permetteva durante l'erezione il corretto scivolamento della pelle sul glande impedendomi ogni tipo di rapporto!
Durante il secondo intervento mi sono stati bruciati anche dei condilomi, che si erano formati poche settimane prima, lo scrivo in quanto magari può essere utile per una diagnosi finale.
Comunque poi fortunatamente ho trovato un professionista serio che mi ha consigliato quale fosse l'unico modo per rimediare alla situazione che era venuta a crearsi dopo i primi 2 interventi e cioè bisognava fare una corconcisione.
Quindi mi sono sottoposto a questo 3 intervento nel giro di 4 mesi!!
Fortunatamente è andato a buon fine e ora ho ripreso l'attività sessuale ma sono tornati i problemi di secchezza cutanea sia sul glande sia sull'asta appena al di sotto della cicatrice operatoria sia sulla parte anteriore dello scroto.
Durante il sesso mi si formano ancora quelle lesioni simili a smagliature che mi creano dolore e bruciore con l'impossibilità di continuare il rapporto!
Mi sono rivolto a un dermatologo al quale ho spiegato tutto come sto facendo a voi ora, quasi mi ha riso in faccia, mi ha detto che la candida l'avrò vista 1 volta nella vita, cosa assolutamente non vera in quanto mi sono informato molto in questi mesi, e soprattutto perché durante il periodo di inattività sessuale non avevo nessun sintomo del genere!
La diagnosi è pelle a carta di sigaretta sullo scroto e dei solchi nella pelle dell'asta dovuti secondo lei alle medicine prescrittemi per rimarginare la ferita
post-operatoria più rapidamente e mi ha prescritto pastiglie a base di cortisone per 6gg in più una pomata sempre al cortisone per altri 30gg con applicazione di vea oil 1 volta al giorno, in più mi ha detto di fare delle analisi per l'allergia anche se non ho mai avuto nulla in precedenza!
Sono 20gg che seguo il trattamento senza alcun risultato visibile, in più ho notato una settimana fa che la mia lei aveva ancora secrezioni biancastre dense e grumose penso riconducibili alla candida, le ho consigliato una visita ginecologica per appurare se c'è qualche tipo di infezione o disturbo.
Ora vi chiedo, quanto vi ho raccontato del prima degli interventi, può essere davvero riconducibile a qualche tipo di malattia venerea o a una condizione non corretta della lubrificazione della mia compagna che mi ha causato quella condizione?
Non voglio darle nessun tipo di colpa sia chiaro, lo chiedo solo a titolo informativo, sono stato io stupido a non farle presente la cosa fin da subito..
Ora nonostante la circoncisione può essere possibile che il ph alterato o qualche tipo di micosi o quant'altro siano la causa del mio attuale problema?
Mi scusa se mi sono dilungato troppo, ma ormai sono sei mesi che giro per dottori, e inizio a essere un po provato anche mentalmente visto che quella è una zona molto importante a noi uomini, e per di più faccio fatica a vivere serenamente il sesso e questo è un peso ancora maggiore!
Vi ringrazio già da ora per l'attenzione, distinti saluti
[#1]
Gentile utente
la stupirò forse ma il sottoscritto ha effettuato centinaia di frenuloplastiche chirurgiche e lo continua a fare ogni settimana.
Questo vuol dire che anche (e a mio avviso soprattutto) il dermochirurgo genitale è uno specialista elettivo per questa condizione che - seppur nella sua non difficoltà - deve essere compiuta bene.
La frenuloplastica ben effettuata, che causa l'asportazione dei punti (o del punto di suturo di sutura continuo a spirale, che io prediligo) dopo 8-10 giorni dall'intervento, restituisce ad integrum e migliora assai la situazione.
Ovviamente da qui non so dire perché lei abbia ancora queste complicazioni, ma direi che vadano escluse diverse condizioni, fra cui un lichen scleroatofico
conduca quindi la visita venereologica con fiducia.
cari saluti
la stupirò forse ma il sottoscritto ha effettuato centinaia di frenuloplastiche chirurgiche e lo continua a fare ogni settimana.
Questo vuol dire che anche (e a mio avviso soprattutto) il dermochirurgo genitale è uno specialista elettivo per questa condizione che - seppur nella sua non difficoltà - deve essere compiuta bene.
La frenuloplastica ben effettuata, che causa l'asportazione dei punti (o del punto di suturo di sutura continuo a spirale, che io prediligo) dopo 8-10 giorni dall'intervento, restituisce ad integrum e migliora assai la situazione.
Ovviamente da qui non so dire perché lei abbia ancora queste complicazioni, ma direi che vadano escluse diverse condizioni, fra cui un lichen scleroatofico
conduca quindi la visita venereologica con fiducia.
cari saluti
Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.9k visite dal 14/01/2015.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su HPV - Human Papilloma Virus
Papillomavirus (HPV): diagnosi, screening, prevenzione e tutto quello che devi sapere sul principale fattore di rischio del tumore del collo dell'utero.