Cheilite

Buonasera. Scrivo qui perché ho 23 anni e ho una cheilite che mi tormenta da circa 6 mesi in modo intermittente e da 2 mesi in modo cronico.
Sono andata dal dermatologo a ottobre e mi ha prescritto una crema al cortisone. Dopo 4/5 giorni di applicazione, la cheilite è scomparsa, poi ricomparsa appena interrotta la terapia.
Il medico di base ha prescritto una crema antimicotica, ma la situazione è stata la stessa: la malattia scompare durante la terapia, e appena la sospendo ricompare.

Non so proprio cosa fare. Tornerò di certo dal dermatologo, ma a fine gennaio devo andare all'estero, dove resterò per sei, mesi, e vorrei risolvere il problema il prima possibile, quindi vorrei, cortesemente, chiedere un aiuto qui.

L'ultimo quadro è il seguente:
- la cheilite è ricomparsa una settimana fa, appena sospeso l'antimicotico;
- si è presentata inizialmente come un arrossamento generale tutto attorno alle labbra (sopra, sotto, agli angoli), davvero sgradevole. Poi come la pelle della stessa zona ha cominciato a "spellarsi".
- ora, tornando ad applicare la crema antimicotica, i sintomi sembrano migliorare. Ma devo usare anche una crema idratante e, appena la pelle la assorbe (nel giro di un'ora/due), la pelle torna ad essere secca e screpolata.

Un disastro!

Vorrei fare alcune domande. Può aiutare disinfettare la zona? e degli integratori di vitamine?
C'è poi da dire che, per le mie forti allergie ad acari e graminacee, faccio uso di fermenti lattici probiotici da circa 2 mesi: possono essere loro la causa della cheilite?

La ringrazio davvero molto per l'attenzione e la pazienza.
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Dr. Davide Brunelli Dermatologo 2.9k 84
Gentile Utente,
considerando la sua giovane età le principali condizioni che possono causare quanto da lei descritto sono la psoriasi o la cosiddetta "Lip Licker's Dermatitis" dermatite da leccamento secondaria alla xerosi cutanea caratteristica degli atopici. Quest'ultima ipotesi è rafforzata dall'anamnesi positiva ad allergie ad acari e graminacee, quindi ad una situazione di atopia.
Il compito del dermatologo è quello di gestire il sintomo con topici appropriati, che possono essere anche non cortisonici come il tacrolimus, prescrivendo una terapia di mantenimento.
Cordiali saluti

Dott. Davide Brunelli
Specialista in Dermatologia e Venereologia

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