Micosi fungoide
Buongiorno vi scrivo per aver chiarimenti sulla malattia di mio marito. Gli è stata diagnosticata la micosi fungoide un anno e mezzo fa in seguito a biospia su una grossa macchia sull'addome che aveva (insieme a quella sulla schiena) da circa 15 anni. Per fortuna stadio 1a. All'inizio ci siamo affidati alle conoscenze di internet ed è inutile dire che è stata una tragedia.. in realtà il nostro dermatologo che cura diversi pazienti con questa patologia ci ha spiegato che nel caso della micosi fungoide classica o quella con papulosi linfomatoide "solo" il 20% dei pazienti ha una progressione della malattia. Gli altri se si tengono sotto controllo con terapie varie (uvb puva ecc) hanno ottime possibilità di co finare la malattia a quelli che si vede sulla pelle.. senza timori che possa passare nel sangue o negli organi. Io la trovo una cosa rassicurante ma che nessuno dice mai. Ovvio che la certezza che vada tutto bene non la si può avere però è un inizio. Volevo chiedere a voi se nella vostra esperienza avete mai avuto pazienti che sono riusciti a controllare questo linfoma per tanti anni e senza molti problemi..
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Gentile signora, nella mia esperienza assolutamente sì: questa patologia può essere ben controllata per moltissimo tempo senza ulteriori problemi, la cosa importante è determinarsi sempre continuativamente con il proprio dermatologo di fiducia.
Carissimi saluti.
Carissimi saluti.
Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it
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Utente
Dottore grazie mille per la sua risposta. Le chiedo ancora una cosa.. oltre a tutti i vari fattori l'età del paziente influisce su un possibile decorso? Mio marito ha 40 anni e anche se per sbaglio non era ancora stata diagnosticata ha questa malattia da tanti anni. Io, che cerco di pensare positivo, credo che nonostante un aumento dell'estensione delle chiazze nel corso degli anni continuare ad essere un 1a è positivo.. e speriamo di arrivare a 90 anni così! Poi anche il fatto che gli uvb e il sole li prende solo da quando è stata diagnosticata la malattia e quindi prima non aveva mai fatto nulla.
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Gentilissimi,
Sicuramente la giovane età del paziente È collimabile con una potenziale progressione di patologia, ma soltanto perché l'aspettativa di vita è molto più lunga E il metabolismo cellulare sicuramente più accelerato rispetto agli anziani.
Orbene confermo quanto detto e raccomando i controlli le terapie e soprattutto serenità.
Cari saluti.
Sicuramente la giovane età del paziente È collimabile con una potenziale progressione di patologia, ma soltanto perché l'aspettativa di vita è molto più lunga E il metabolismo cellulare sicuramente più accelerato rispetto agli anziani.
Orbene confermo quanto detto e raccomando i controlli le terapie e soprattutto serenità.
Cari saluti.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 5.9k visite dal 07/11/2014.
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