Diagnosticato un melanoma di spessore 5 mm che ha tolto nel mese di dicembre
Buonagiorno,
a mio padre è stato diagnosticato un melanoma di spessore 5 mm che ha tolto nel mese di dicembre.
Ha fatto tutti gli esmi del caso ed è risultato intaccato il linfonodo ascellare sx dopo la PET.
Ha asportato il linfonodo e dopo 6 mesi durante la visita di controllo è emerso che il linfonodo dx risultava ingrossato, di conseguenza ha effettuato un ago aspirato.
Purtroppo l'esito è stato positivo e 2 settimane fa ha tolto l'altro linfonodo.
Al termine dell'operazione il medico era un po "spaventato" nel senso che il linfonodo era "cresciuto" molto ultimamente e l'ha asportato tutto compresi dei piccoli linfonodi esterni localizzati sotto l'ascella.
Ovviamente ha detto che al momento tutto era a posto ma che bisogna attendere i prossimi controlli per verificare che il nevo non abbia creato metastasi.
Dalla PET eseguita 2 settimane fa non risultano metastasi ma risultava intaccato solo il linfonodo che poi è stato asportato.
Secondo lei quante probabilità ha che le metastasi vadano in profondita ed intacchino altri organi?
Grazie
Cristiana
a mio padre è stato diagnosticato un melanoma di spessore 5 mm che ha tolto nel mese di dicembre.
Ha fatto tutti gli esmi del caso ed è risultato intaccato il linfonodo ascellare sx dopo la PET.
Ha asportato il linfonodo e dopo 6 mesi durante la visita di controllo è emerso che il linfonodo dx risultava ingrossato, di conseguenza ha effettuato un ago aspirato.
Purtroppo l'esito è stato positivo e 2 settimane fa ha tolto l'altro linfonodo.
Al termine dell'operazione il medico era un po "spaventato" nel senso che il linfonodo era "cresciuto" molto ultimamente e l'ha asportato tutto compresi dei piccoli linfonodi esterni localizzati sotto l'ascella.
Ovviamente ha detto che al momento tutto era a posto ma che bisogna attendere i prossimi controlli per verificare che il nevo non abbia creato metastasi.
Dalla PET eseguita 2 settimane fa non risultano metastasi ma risultava intaccato solo il linfonodo che poi è stato asportato.
Secondo lei quante probabilità ha che le metastasi vadano in profondita ed intacchino altri organi?
Grazie
Cristiana
[#1]
Cara Cristiana dare delle percentuali nel caso specifico che ci presenta è impossibile, l'importante è affidarsi, come già sta facendo, a seri professionisti.
Cari saluti ed in bocca al lupo
Cari saluti ed in bocca al lupo
Dr.Alessandro Benini
Dirigente Medico Centro Grandi Ustionati
Osp."M.Bufalini" Cesena
[#2]
gentile utente,
sebbene la via telematica non possa e non debba mai surrogare il rapporto medico paziente le voglio dare per sua utilità ed informazione, due orientamenti che ritengo fondamentali in questo momento per la vostra serenità:
1) ogni melanoma e dico ogni, per intendere melanomi di qualsiasi spessore, sono casi "a sé stanti": questo significa che nella mia pratica (abbiamo presentato anni fa nella mia Università una ampia casistica di cosiddetti "melanomi sottili" i quali hanno reso putroppo delle metastasi a distanza di tempo [si consideri che per melanioma sottile si intendono melanomi di spessore inferiore all' o.75 limite soglia per il quale si procede ad indagini suppletive - quali linfonodo sentinella] e melanomi molto più "impegnativi" spessori alti e negatività al linfonodo sentinella andare tranquillamente avanti negli anni senza problemi
2) purtroppo la positività per metastasi linfonodali, presuppone in linea teorica una diminuzione percentuale di quella soglia di serenità che tutti si auspicano quando si presentano malattiie di questo genere: orbene risulta comunque impossibile e sarebbe indeterminabile per 1 caso specifico dichiarare la percentuale di sopravvivenza o di invasione metastatica a distanza (seocndo la classificazione TNM): mi piace ricordare che queste cose siano fondamentali quando si fa scienza medica, ma non possano e non debbano essere applicate alla storia singola di un solo paziente:
per tale ragione nessuno mi sentirà mai dire ad un paziente (e ritengo che la maggior parte dei miei colleghi che operano e lavorano in un ambito come quello del melanoma privo di metastasi a distanza (quelle che esulano quindi dai linfonodi), così insidioso ed irto di imprevisti, non sempre negatiivi forunatamente, possa essere d'accordo) lei ha tot percentuale di avere una metastasi o tot aspettativa di vita. tutt'altro discorso accade quando si interviene in un colloquio con pazienti con una malattia già diffusa, ma anche qui vigono prassi non personali che vanno attuate.
quindi, gentilissima Cristiana, sebbene lo spessore del melanoma iniziale del suo papà sia discreto e sebbene ci siano state delle localizzazioni linfonodali della patologia, sappia che il melanoma potrebbe essersi arrestato proprio in quelle che sono le prime stazioni di transito delle cellule neoplastiche e pertanto, lo sviuotamento linfonodale conseguente potrebbe aver arginato completamente l'avanzamento della malattia.
la più grande serenità deve essere concessa a lei e lei deve trasfondere questa stessa serenità al suo papà poichè l'atteggiamento psicologico in queste condizioni - che ci si creda o no - a mio avviso è ritenuto fondamentale.
la saluto caramente e ci tenga pure aggiornati della situazione, ma ricordi sempre che sono i dermatologi che stanno curando suo padre i primi inerlocutori del vostro cammino verso la auspicata serenità.
sebbene la via telematica non possa e non debba mai surrogare il rapporto medico paziente le voglio dare per sua utilità ed informazione, due orientamenti che ritengo fondamentali in questo momento per la vostra serenità:
1) ogni melanoma e dico ogni, per intendere melanomi di qualsiasi spessore, sono casi "a sé stanti": questo significa che nella mia pratica (abbiamo presentato anni fa nella mia Università una ampia casistica di cosiddetti "melanomi sottili" i quali hanno reso putroppo delle metastasi a distanza di tempo [si consideri che per melanioma sottile si intendono melanomi di spessore inferiore all' o.75 limite soglia per il quale si procede ad indagini suppletive - quali linfonodo sentinella] e melanomi molto più "impegnativi" spessori alti e negatività al linfonodo sentinella andare tranquillamente avanti negli anni senza problemi
2) purtroppo la positività per metastasi linfonodali, presuppone in linea teorica una diminuzione percentuale di quella soglia di serenità che tutti si auspicano quando si presentano malattiie di questo genere: orbene risulta comunque impossibile e sarebbe indeterminabile per 1 caso specifico dichiarare la percentuale di sopravvivenza o di invasione metastatica a distanza (seocndo la classificazione TNM): mi piace ricordare che queste cose siano fondamentali quando si fa scienza medica, ma non possano e non debbano essere applicate alla storia singola di un solo paziente:
per tale ragione nessuno mi sentirà mai dire ad un paziente (e ritengo che la maggior parte dei miei colleghi che operano e lavorano in un ambito come quello del melanoma privo di metastasi a distanza (quelle che esulano quindi dai linfonodi), così insidioso ed irto di imprevisti, non sempre negatiivi forunatamente, possa essere d'accordo) lei ha tot percentuale di avere una metastasi o tot aspettativa di vita. tutt'altro discorso accade quando si interviene in un colloquio con pazienti con una malattia già diffusa, ma anche qui vigono prassi non personali che vanno attuate.
quindi, gentilissima Cristiana, sebbene lo spessore del melanoma iniziale del suo papà sia discreto e sebbene ci siano state delle localizzazioni linfonodali della patologia, sappia che il melanoma potrebbe essersi arrestato proprio in quelle che sono le prime stazioni di transito delle cellule neoplastiche e pertanto, lo sviuotamento linfonodale conseguente potrebbe aver arginato completamente l'avanzamento della malattia.
la più grande serenità deve essere concessa a lei e lei deve trasfondere questa stessa serenità al suo papà poichè l'atteggiamento psicologico in queste condizioni - che ci si creda o no - a mio avviso è ritenuto fondamentale.
la saluto caramente e ci tenga pure aggiornati della situazione, ma ricordi sempre che sono i dermatologi che stanno curando suo padre i primi inerlocutori del vostro cammino verso la auspicata serenità.
Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it
[#3]
Ex utente
Buongiorno,
mi padre ha avuto l'esito dei linfonodi "esterni" che sono stati asportati.
Come le dicevo nel precedente post, il medico era molto preoccupato per quanto riguarda questi piccoli linfonodi che sembravano ingrossati ed infetti .
L'esito è negativo.
Quindi posso pensare che il linfonodo malato era quello sentinella e che comunque è stato asportato giusto?
Possiamo stare un po piu tranquilli ora?
Grazie di tutto
Cristiana
mi padre ha avuto l'esito dei linfonodi "esterni" che sono stati asportati.
Come le dicevo nel precedente post, il medico era molto preoccupato per quanto riguarda questi piccoli linfonodi che sembravano ingrossati ed infetti .
L'esito è negativo.
Quindi posso pensare che il linfonodo malato era quello sentinella e che comunque è stato asportato giusto?
Possiamo stare un po piu tranquilli ora?
Grazie di tutto
Cristiana
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 13.2k visite dal 19/08/2008.
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Approfondimento su Melanoma
Il melanoma (tumore maligno della pelle) è una forma di cancro molto aggressiva, che si sviluppa dalle cellule della pelle che producono melanina (melanociti).