Dermatoscopia nevo
Gentili dottori,
vorrei un parere tecnico da voi se possibile. Sono stata da un dermatologo a far controllare un nevo e il medico mi ha abbastanza allarmato. Spiego brevemente: il neo è sul seno, apparentemente atipico, e il medico dopo averlo visto al dermoscopio, voleva addirittura farmi fare una visita senologica per vedere i linfonodi. Non convinta del tutto, e su consiglio del medico di base, ho preferito farmi ricontrollare in un noto istituto di tumori che ha un reparto specifico per nevi e melanomi (non dermatologia generale come nel primo ospedale). Con mio sollievo, con una visita in epiluminescenza mi è stato detto che non c'è niente e che il nevo ha un pattern regolare, refertato come neo melanocitico comune che può restare dov'è, E' intervenuto anche un altro collega dello stesso istituto (guardando al dermoscopio manuale) dicendomi praticamente la stessa cosa. Non posso ovviamente giudicare le competenze di un medico, ma la dermatoscopia non dovrebbe essere una cosa oggettiva? Può uno specialista che non si occupa principalmente di melanomi prendere un abbaglio così grosso? Grazie per l'attenzione.
vorrei un parere tecnico da voi se possibile. Sono stata da un dermatologo a far controllare un nevo e il medico mi ha abbastanza allarmato. Spiego brevemente: il neo è sul seno, apparentemente atipico, e il medico dopo averlo visto al dermoscopio, voleva addirittura farmi fare una visita senologica per vedere i linfonodi. Non convinta del tutto, e su consiglio del medico di base, ho preferito farmi ricontrollare in un noto istituto di tumori che ha un reparto specifico per nevi e melanomi (non dermatologia generale come nel primo ospedale). Con mio sollievo, con una visita in epiluminescenza mi è stato detto che non c'è niente e che il nevo ha un pattern regolare, refertato come neo melanocitico comune che può restare dov'è, E' intervenuto anche un altro collega dello stesso istituto (guardando al dermoscopio manuale) dicendomi praticamente la stessa cosa. Non posso ovviamente giudicare le competenze di un medico, ma la dermatoscopia non dovrebbe essere una cosa oggettiva? Può uno specialista che non si occupa principalmente di melanomi prendere un abbaglio così grosso? Grazie per l'attenzione.
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Gentile Utente,
La dermatoscopia come abbiamo più volte sottolineato è un esame indispensabile alla visita di prevenzione oncologica cutanea perché fornisce informazioni che non sono apprezzabili ad occhio nudo. L'oggettività di cui lei parla è parzialmente reale poiché influenzata dall'esperienza dell'operatore. Può paradossalmente capitare che un professionista alle prime armi possa sovrastimare le lesioni melanocitarie da asportare se non ha l'occhio allenato alla dermatoscopia e questo è un fenomeno piuttosto noto nell'ambiente. Per farle un esempio se io che non sono un radiologo prendo in mano un ecografo vedrò solo macchie grigie senza senso, mentre per un ecografista esperto saranno fonte di diagnosi.
Vi è poi la possibilità di non essere concordi nel giudicare una lesione pigmentata, indipendentemente dal grado di esperienza raggiunto nel settore. Ecco perché può non esservi uniformità di vedute anche tra colleghi con analoga esperienza, si tratta pur sempre di un giudizio che si basa su di un algoritmo diagnostico mentale che purtroppo può avere percentuali di errore: nel dubbio la maggior parte di noi fa asportare la lesione sospetta.
Cordiali saluti
La dermatoscopia come abbiamo più volte sottolineato è un esame indispensabile alla visita di prevenzione oncologica cutanea perché fornisce informazioni che non sono apprezzabili ad occhio nudo. L'oggettività di cui lei parla è parzialmente reale poiché influenzata dall'esperienza dell'operatore. Può paradossalmente capitare che un professionista alle prime armi possa sovrastimare le lesioni melanocitarie da asportare se non ha l'occhio allenato alla dermatoscopia e questo è un fenomeno piuttosto noto nell'ambiente. Per farle un esempio se io che non sono un radiologo prendo in mano un ecografo vedrò solo macchie grigie senza senso, mentre per un ecografista esperto saranno fonte di diagnosi.
Vi è poi la possibilità di non essere concordi nel giudicare una lesione pigmentata, indipendentemente dal grado di esperienza raggiunto nel settore. Ecco perché può non esservi uniformità di vedute anche tra colleghi con analoga esperienza, si tratta pur sempre di un giudizio che si basa su di un algoritmo diagnostico mentale che purtroppo può avere percentuali di errore: nel dubbio la maggior parte di noi fa asportare la lesione sospetta.
Cordiali saluti
Dott. Davide Brunelli
Specialista in Dermatologia e Venereologia
[#2]
Utente
La ringrazio per il chiarimento. Ho preferito rivolgermi ad un terzo specialista per tagliare la testa al toro, e anche quest'ultimo mi ha confermato la benignità attuale del nevo, descrivendolo come atipico clinicamente ma buono al dermatoscopio, e questa volta senza conoscere la storia clinica del neo, il che mi ha rassicurato molto. Direi che la faccenda è chiusa e rispetterò la prescrizione di visita semestrale generale che mi è stata consigliata.
Vorrei solo fare un'ultima domanda, perchè purtroppo quando si perde fiducia in una persona qualche dubbio viene anche sull'operato passato.
Il primo dermatologo, da cui sono andata per anni perchè è l'unico che fa ambulatorio nell'ospedale cittadino, mi tolse un piccolo neo sporgente liscio all'ascella che si traumatizzava spesso con tutti i metodi di ceretta. Non saprei dire quale tecnica abbia usato, ricordo solo che utilizzò un piccolo bisturi senza poi applicare punti e non me lo fece analizzare perchè a detta sua era troppo piccolo per sospettare qualcosa. A distanza di quasi sei anni, a parte la cicatrice a morso di zanzara che si infiamma un po' ma credo che sia più per la posizione che per altro, non ho avuto problemi , neanche la "temuta" ricomparsa. Posso stare quindi tranquilla della diagnosi benigna a distanza di tempo, o potrei ancora rischiare qualcosa se il neo? Capisco che può sembrare una domanda stupida e paranoica, ma non essendo un medico, potrà capire la mia buona fede.
Grazie, e mi scusi ancora per la lunghezza del messaggio.
Vorrei solo fare un'ultima domanda, perchè purtroppo quando si perde fiducia in una persona qualche dubbio viene anche sull'operato passato.
Il primo dermatologo, da cui sono andata per anni perchè è l'unico che fa ambulatorio nell'ospedale cittadino, mi tolse un piccolo neo sporgente liscio all'ascella che si traumatizzava spesso con tutti i metodi di ceretta. Non saprei dire quale tecnica abbia usato, ricordo solo che utilizzò un piccolo bisturi senza poi applicare punti e non me lo fece analizzare perchè a detta sua era troppo piccolo per sospettare qualcosa. A distanza di quasi sei anni, a parte la cicatrice a morso di zanzara che si infiamma un po' ma credo che sia più per la posizione che per altro, non ho avuto problemi , neanche la "temuta" ricomparsa. Posso stare quindi tranquilla della diagnosi benigna a distanza di tempo, o potrei ancora rischiare qualcosa se il neo? Capisco che può sembrare una domanda stupida e paranoica, ma non essendo un medico, potrà capire la mia buona fede.
Grazie, e mi scusi ancora per la lunghezza del messaggio.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 4.6k visite dal 09/07/2014.
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Approfondimento su Melanoma
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