Psoriasi inversa prepuzio
Salve, ho 32 anni e soffro da almeno 2-3 di una forma di psoriasi inversa od invertita che dir si voglia, al prepuzio ed attorno alla zona anale diagnosticatami tramite differenti visite dermatologiche.
La porzione di cute colpita si presenta lucida, tesa e di color rosso-violaceo, un pò come un ponfo dovuto ad una puntura di insetto per intenderci (ha completamente perso l'aspetto, colorazione ed elasticità tipica della pelle del pene).
Per curarla mi è stato prescritto l'uso di pomate come il silkis ed il dovobet (corticosteroide) per periodi di tempo alternati.
Purtroppo le cure non hanno sortito praticamente nessun effetto e la malattia, soprattutto sul pene, sembra destinata ad estendersi inesorabilmente dato che è cominciata inizialmente su una piccola parte per poi allargarsi gradualmente.
Il mio dermatologo mi ha fatto intendere che non c'è praticamente altro da fare, essendo la malattia abbastanza subdola e difficle da debellare.
Sebbene mi sia quasi rassegnato a questa sorte mi trovo a volte molto sconfortato vedendo il progressivo estendersi della psoriasi lungo l'asta del pene che procede non regolarmente (a volte resta ferma per lunghi periodi) ma piuttosto per episodi, con recrudescenze violente per poi stabilizzarsi per un pò di tempo. Mi chiedo pertanto fino a che livello possa avanzare e se è possibile che vada ad interessare completamente tutta la pelle del pene (cosa che per ovvi motivi sarebbe abbastanza tragica...)
Le mie domanda sono pertanto queste:
per primo se potete darmi una vostra opinione professionale circa quanto esposto;
per secondo se potete indicarmi dei centri/medici specializzati nella cura di questa malattia in Italia ed eventualmente nella mia zona, dato che mi sembra impossibile che aldilà di una serie di creme ed unguenti vari la medicina moderna non offra nessun altra soluzione per tentare di sconfiggere questa malattia.
Ringraziandovi anticipatamente per la vostra disponibilità, porgo cordiali saluti.
La porzione di cute colpita si presenta lucida, tesa e di color rosso-violaceo, un pò come un ponfo dovuto ad una puntura di insetto per intenderci (ha completamente perso l'aspetto, colorazione ed elasticità tipica della pelle del pene).
Per curarla mi è stato prescritto l'uso di pomate come il silkis ed il dovobet (corticosteroide) per periodi di tempo alternati.
Purtroppo le cure non hanno sortito praticamente nessun effetto e la malattia, soprattutto sul pene, sembra destinata ad estendersi inesorabilmente dato che è cominciata inizialmente su una piccola parte per poi allargarsi gradualmente.
Il mio dermatologo mi ha fatto intendere che non c'è praticamente altro da fare, essendo la malattia abbastanza subdola e difficle da debellare.
Sebbene mi sia quasi rassegnato a questa sorte mi trovo a volte molto sconfortato vedendo il progressivo estendersi della psoriasi lungo l'asta del pene che procede non regolarmente (a volte resta ferma per lunghi periodi) ma piuttosto per episodi, con recrudescenze violente per poi stabilizzarsi per un pò di tempo. Mi chiedo pertanto fino a che livello possa avanzare e se è possibile che vada ad interessare completamente tutta la pelle del pene (cosa che per ovvi motivi sarebbe abbastanza tragica...)
Le mie domanda sono pertanto queste:
per primo se potete darmi una vostra opinione professionale circa quanto esposto;
per secondo se potete indicarmi dei centri/medici specializzati nella cura di questa malattia in Italia ed eventualmente nella mia zona, dato che mi sembra impossibile che aldilà di una serie di creme ed unguenti vari la medicina moderna non offra nessun altra soluzione per tentare di sconfiggere questa malattia.
Ringraziandovi anticipatamente per la vostra disponibilità, porgo cordiali saluti.
[#1]
Gentile utente,
la mia personale eperienza sulla psoriasi del pene mi può far asserire che la descrizione di "recalcitranza" a tutte le terapie mi pone qualche dubbio: sebbene la sede telematica non possa far ipotizzare nulla di vincolante, a mio avviso e in termini generali, casi come il suo dovrebbero essere approfonditi:
il perfezionamento di un piccolissimo prelievo cutaneo della zona interessata, potrebbe anzitutto porre un dato certo sull'entità e l'eventuale associazione con altre patologie: ovviamente il prelievo bioptico (effettuabile in pochi minuti ed in anestesia locale) dovrebbe essere effettuato lontano dall'applicazione di steroidi topici che possono controvertire il quadro anche istologico.
Io mi comporterei in tal modo, ma ripeto senza la visione diretta del problema è impossibile dare giudizi fondanti.
si affidi pertanto ai centri dermatologici di eccellenza presenti anche nella sua zona (si faccia consigliare dal medico di fiducia/curante) e ci tenga pure informati se vorrà.
cari saluti
la mia personale eperienza sulla psoriasi del pene mi può far asserire che la descrizione di "recalcitranza" a tutte le terapie mi pone qualche dubbio: sebbene la sede telematica non possa far ipotizzare nulla di vincolante, a mio avviso e in termini generali, casi come il suo dovrebbero essere approfonditi:
il perfezionamento di un piccolissimo prelievo cutaneo della zona interessata, potrebbe anzitutto porre un dato certo sull'entità e l'eventuale associazione con altre patologie: ovviamente il prelievo bioptico (effettuabile in pochi minuti ed in anestesia locale) dovrebbe essere effettuato lontano dall'applicazione di steroidi topici che possono controvertire il quadro anche istologico.
Io mi comporterei in tal modo, ma ripeto senza la visione diretta del problema è impossibile dare giudizi fondanti.
si affidi pertanto ai centri dermatologici di eccellenza presenti anche nella sua zona (si faccia consigliare dal medico di fiducia/curante) e ci tenga pure informati se vorrà.
cari saluti
Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 13k visite dal 26/07/2008.
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