La prodondità degli aghi ma credo che comunque sia molto importante
buongiorno, vado subito al punto ho sentito parlare di due diverse terapie per le cicatrici, lasciando stare i laser, mi hanno parlato del dermaroller più o meno profondo cioè alcuni dottori addirittura proponevano i cerotti da togliere dopo due giorni, altri invece molto più blando, non ricordo la prodondità degli aghi ma credo che comunque sia molto importante. Vorrei un vostro parere
L'altra terapia che mi hanno proposto è l'uso del f.el.c, vorrei sapere la vostra opinione. Il mio tipo di cicatrice a detta del dermatologo sono le box-car.
grazie
L'altra terapia che mi hanno proposto è l'uso del f.el.c, vorrei sapere la vostra opinione. Il mio tipo di cicatrice a detta del dermatologo sono le box-car.
grazie
[#1]
Gentile utente,
Le fornisco il parere personale in base alla mia esperienza e sempre in ottemperanza a condivise opinioni scientifiche in merito:
Anzitutto:
sappia che di cicatrici post-acneiche ce ne sono diverse, riassumendo:
a) cicatrici ipercromiche
b) cicatrici ipertrofiche
c) cicatrici cheloidee
d) cicatrici atrofiche
Ponendo la discussione su questo ultimo gruppo, quello che maggiormente arriva allo studio del dermatologo è necessario sapere che:
Tali cicatrici, depresse sul piano cutaneo sono atresì suddivisibili in
1) cicatrici a scodella
2) cicatrici box-car
3) cicatrici ice-pick
si immagini per massima comprensione
- la "scodella" come un semicerchio a bordi smussi
- il box-car come un semi-cubo/semi-parallelepipedo a bordi taglienti
- l'ice-pick come un cono capovolto con apice rivolto all'interno
Queste sono le differenziazioni d'obbligo.
Le giovi sapere ancora che :
Qualsiasi azione tesa a trattare in via dermato-estetica questo tipo di cicatrici, MAI riuscirà ad eliminare le stesse in maniera completa:
pertanto, il paziente eleggibile per i trattamenti (la visita dermatologica è fondamentale anche per questa ragione) è quello che vuole MIGLIORARE in un grado percentuale il suo inestetismo cutaneo e MAI quello che pretende la scomparsa totale di questo inestetismo.
Arrivando ai trattamenti più utilizzati si parla di:
- terapie che agiscono PRINCIPALMENTE sulla superficie cutanea (es. LASER)
- terapie che agiscono PRINCIPALMENTE sulla bio-rivitalizzazione interna
(es. NEEDLING)
Immaginando - vista la stagione - la cute del viso come una spiaggia, la cicatrice atrofica post-acneica come una buca nella sabbia e l'epidermide sovrastante come un telo da mare che ricopre la buca, è possibile comprendere quanto la migliore terapia sia quella in grado di "riempire" questo buco per far distendere il telo sovrastante.
Pertanto, le terapie LASER (CO2, CO2 frazionato erbium et cetera) e ancor più quelle ablative superficiali(ivi comprese quella da lei citata) hanno a mio avviso, blande possibilità di riempiento (limitandosi ad una blanda azione pro-infiammatoria che come sempre favorisce il rimodellamento) e sono concentrate sulla modalità di "resurfacing" (livellamento della lesione esterna).
Il Needling invece (altro trattamento da lei citato) postula il suo operato proprio nella Bio-stimolazione del derma papillare e soprattutto reticolare (più profondo) creando la premessa per la ricostituzione dello "spazio vuoto" lasciato dall'esito atrofico post-acneico.
tale procedura però deve essere BEN COMPRESA:
1) il needling si effettua solo e soltanto dal dermatologo: la tecnica con microaghi con 1.5mm (la lunghezza idonea al trattamento che stiamo descrivendo) deve essere condotta da personale medico specialistico esperto e non da altri
2) lunghezze inferiori (0.3 mm ad esempio) sono diponibili in commercio, anche per terapie domiciliari: esse non detengono alcun ruolo "modellante" ma solo blandamente per topici (a desempio può essere usato prima del trattamento con 1.5 per far entrare meglio la crema anestetica)
3) l'autoprescrizione e l'autoterpia sono non solo inutili, ma rischiosissiome per chi le effettua (vedi acquisti di materiali fuori legge in Italia su Internet).
4) le sedute stabilite per ottenere in media dei risultati variano dalle 3 alle 5: a volte si ottengono risultati anche dopo la I seduta a volte ne servono di più, per tale ragione è impossibile determinare con oggettività questo parametro: ovviamente più importanti sono le cicatrici, più trattamenti ci vogliono, ma i risultati sono mediamente più visibili.
5) dopo ogni trattamento con needling è presente eritema del volto che scompare nel giro di 24-72 ore (mediamente) non altro: non servono né cerotti né altri medicamenti.
spero di aver contribuito a chiarirle qualche dubbio in merito :il resto lo faccia assieme al suo demratologo di fiducia.
Le fornisco il parere personale in base alla mia esperienza e sempre in ottemperanza a condivise opinioni scientifiche in merito:
Anzitutto:
sappia che di cicatrici post-acneiche ce ne sono diverse, riassumendo:
a) cicatrici ipercromiche
b) cicatrici ipertrofiche
c) cicatrici cheloidee
d) cicatrici atrofiche
Ponendo la discussione su questo ultimo gruppo, quello che maggiormente arriva allo studio del dermatologo è necessario sapere che:
Tali cicatrici, depresse sul piano cutaneo sono atresì suddivisibili in
1) cicatrici a scodella
2) cicatrici box-car
3) cicatrici ice-pick
si immagini per massima comprensione
- la "scodella" come un semicerchio a bordi smussi
- il box-car come un semi-cubo/semi-parallelepipedo a bordi taglienti
- l'ice-pick come un cono capovolto con apice rivolto all'interno
Queste sono le differenziazioni d'obbligo.
Le giovi sapere ancora che :
Qualsiasi azione tesa a trattare in via dermato-estetica questo tipo di cicatrici, MAI riuscirà ad eliminare le stesse in maniera completa:
pertanto, il paziente eleggibile per i trattamenti (la visita dermatologica è fondamentale anche per questa ragione) è quello che vuole MIGLIORARE in un grado percentuale il suo inestetismo cutaneo e MAI quello che pretende la scomparsa totale di questo inestetismo.
Arrivando ai trattamenti più utilizzati si parla di:
- terapie che agiscono PRINCIPALMENTE sulla superficie cutanea (es. LASER)
- terapie che agiscono PRINCIPALMENTE sulla bio-rivitalizzazione interna
(es. NEEDLING)
Immaginando - vista la stagione - la cute del viso come una spiaggia, la cicatrice atrofica post-acneica come una buca nella sabbia e l'epidermide sovrastante come un telo da mare che ricopre la buca, è possibile comprendere quanto la migliore terapia sia quella in grado di "riempire" questo buco per far distendere il telo sovrastante.
Pertanto, le terapie LASER (CO2, CO2 frazionato erbium et cetera) e ancor più quelle ablative superficiali(ivi comprese quella da lei citata) hanno a mio avviso, blande possibilità di riempiento (limitandosi ad una blanda azione pro-infiammatoria che come sempre favorisce il rimodellamento) e sono concentrate sulla modalità di "resurfacing" (livellamento della lesione esterna).
Il Needling invece (altro trattamento da lei citato) postula il suo operato proprio nella Bio-stimolazione del derma papillare e soprattutto reticolare (più profondo) creando la premessa per la ricostituzione dello "spazio vuoto" lasciato dall'esito atrofico post-acneico.
tale procedura però deve essere BEN COMPRESA:
1) il needling si effettua solo e soltanto dal dermatologo: la tecnica con microaghi con 1.5mm (la lunghezza idonea al trattamento che stiamo descrivendo) deve essere condotta da personale medico specialistico esperto e non da altri
2) lunghezze inferiori (0.3 mm ad esempio) sono diponibili in commercio, anche per terapie domiciliari: esse non detengono alcun ruolo "modellante" ma solo blandamente per topici (a desempio può essere usato prima del trattamento con 1.5 per far entrare meglio la crema anestetica)
3) l'autoprescrizione e l'autoterpia sono non solo inutili, ma rischiosissiome per chi le effettua (vedi acquisti di materiali fuori legge in Italia su Internet).
4) le sedute stabilite per ottenere in media dei risultati variano dalle 3 alle 5: a volte si ottengono risultati anche dopo la I seduta a volte ne servono di più, per tale ragione è impossibile determinare con oggettività questo parametro: ovviamente più importanti sono le cicatrici, più trattamenti ci vogliono, ma i risultati sono mediamente più visibili.
5) dopo ogni trattamento con needling è presente eritema del volto che scompare nel giro di 24-72 ore (mediamente) non altro: non servono né cerotti né altri medicamenti.
spero di aver contribuito a chiarirle qualche dubbio in merito :il resto lo faccia assieme al suo demratologo di fiducia.
Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it
[#2]
Gentile Utente le cicatrici box car sono mediamente trattabili pertanto quello che ci si può aspettare è si un miglioramento ma non una totale scomparsa.Tra le tecniche attualmente più promettenti c'è quella del needling che si basa sulla biostimolazione del nostro collagene attraverso microaghi che devono avere una certa lunghezza per arrivare alla stimolazione che ci si prefigge.Per quanto riguarda il F.EL.C.(flusso di elettroni convogliati) lo ritengo troppo superficiale per ottenere risultati in cicatrici come le sue.
Cari saluti
Cari saluti
Dr.Alessandro Benini
Dirigente Medico Centro Grandi Ustionati
Osp."M.Bufalini" Cesena
[#5]
Gentile utente, direi che sicuramente varrebbe la pena ti tentare prima con il needlling ed eventualmente rifinire con il felc i bordi delle cicatrici più larghe. Infine rimane la pur sempre valida dermoabrasione....
Dr. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
www.claudiobernardi.it
Dr. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
www.claudiobernardi.it
Dr. Claudio Bernardi
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www.claudiobernardi.it - www.lachirurgiaplastica.net
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 6.8k visite dal 20/07/2008.
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