Irritazione glande dopo rapporti
Gentili medici di medicitalia
sono un ragazzo di 21 anni e svolgo da diversi anni una attività sessuale regolare, senza mai avere avuto problemi di allergia al lattice e senza trascurare la mia igiene intima di volta in volta.
Circa due settimane fa, essendo di fretta a causa di un appuntamento, ho lavato il pene con detergente intimo, esercitando delle decise pressioni con le dita sul glande, con l'obiettivo di "concludere presto" il lavaggio dello stesso.
Qualche ora più tardi ho avuto un rapporto sessuale con la mia ragazza che è durato circa un'ora: durante il protrarsi del rapporto ho accusato dei lievi fastidi accompagnati da prurito.
Aggiungo inoltre che, ironia della sorte, proprio quel giorno ho utilizzato un altro modello di profilattici: anziché usare Durex Classico ho usato Durex Love.
A rapporto concluso, rimosso il preservativo mi sono un po' preoccupato alla vista di una eruzione cutanea importante, che vedeva la presenza di "puntini" rossi sparsi su tutto il glande (che appariva anche raggrinzito) e rossore (i sintomi si acuivano sulla zona dell'orifizio uretrale). La cosa evidente era che, o a causa del lavaggio "violento" o a causa del cambio di preservativo, o da una combinazione delle due, il pene ne era rimasto traumatizzato. Dopo averlo delicatamente lavato, senza nessun trattamento ulteriore sono andato a dormire.
Nel giro di tre/quattro giorni la situazione è ritornata quasi alla normalità: "puntini" rossi e arrossamento generale scomparsi dal momento in cui mi sono astenuto da qualunque tipo di rapporto.
L'unica cosa che mi lascia perplesso, è che a distanza di due settimane mi accorgo della seguente situazione sul glande: innanzi tutto da quando è successo "l'incidente" ho come la sensazione che il glande non sia più in pieno vigore, ma presenti delle "increspature" su tutta la pelle che lo compone, come se avessi delle "rughe" sul glande e delle minuscole, quasi impercettibili microlesioni (nessuna traccia di sangue). L'effetto "carta crespa" a pene eretto non è rilevabile, tuttavia riesco a visualizzare "l'increspatura" del glande dopo la conclusione di un rapporto, e più in generale quando la pressione sanguigna esercitata è a un livello intermedio (quindi quando il pene passa dallo stato eretto allo stato flaccido senza diventarlo del tutto).
Inoltre, cosa notevole, ogni volta che intrattengo rapporti di qualunque natura di almeno 20 minuti, inizio ad avvertire prurito e successivamente il glande si irrita (presenza di rossore soprattutto vicino all'orifizio). Ad esempio l'altro giorno la mia ragazza mi ha praticato sesso orale (senza preservativo) e trascorsi circa 20 minuti ho avvertito verso la fine della prestazione prurito e fastidio. Dopo altri 15 minuti, a rapporto concluso, mi sono accorto che il glande si stava arrossando. Questo mi suggerisce che a prescindere dal fatto che abbia rapporti col preservativo o meno, gli arrossamenti insorgono a causa dell'attrito.
Non ho accusato, né tuttora accuso a segui
sono un ragazzo di 21 anni e svolgo da diversi anni una attività sessuale regolare, senza mai avere avuto problemi di allergia al lattice e senza trascurare la mia igiene intima di volta in volta.
Circa due settimane fa, essendo di fretta a causa di un appuntamento, ho lavato il pene con detergente intimo, esercitando delle decise pressioni con le dita sul glande, con l'obiettivo di "concludere presto" il lavaggio dello stesso.
Qualche ora più tardi ho avuto un rapporto sessuale con la mia ragazza che è durato circa un'ora: durante il protrarsi del rapporto ho accusato dei lievi fastidi accompagnati da prurito.
Aggiungo inoltre che, ironia della sorte, proprio quel giorno ho utilizzato un altro modello di profilattici: anziché usare Durex Classico ho usato Durex Love.
A rapporto concluso, rimosso il preservativo mi sono un po' preoccupato alla vista di una eruzione cutanea importante, che vedeva la presenza di "puntini" rossi sparsi su tutto il glande (che appariva anche raggrinzito) e rossore (i sintomi si acuivano sulla zona dell'orifizio uretrale). La cosa evidente era che, o a causa del lavaggio "violento" o a causa del cambio di preservativo, o da una combinazione delle due, il pene ne era rimasto traumatizzato. Dopo averlo delicatamente lavato, senza nessun trattamento ulteriore sono andato a dormire.
Nel giro di tre/quattro giorni la situazione è ritornata quasi alla normalità: "puntini" rossi e arrossamento generale scomparsi dal momento in cui mi sono astenuto da qualunque tipo di rapporto.
L'unica cosa che mi lascia perplesso, è che a distanza di due settimane mi accorgo della seguente situazione sul glande: innanzi tutto da quando è successo "l'incidente" ho come la sensazione che il glande non sia più in pieno vigore, ma presenti delle "increspature" su tutta la pelle che lo compone, come se avessi delle "rughe" sul glande e delle minuscole, quasi impercettibili microlesioni (nessuna traccia di sangue). L'effetto "carta crespa" a pene eretto non è rilevabile, tuttavia riesco a visualizzare "l'increspatura" del glande dopo la conclusione di un rapporto, e più in generale quando la pressione sanguigna esercitata è a un livello intermedio (quindi quando il pene passa dallo stato eretto allo stato flaccido senza diventarlo del tutto).
Inoltre, cosa notevole, ogni volta che intrattengo rapporti di qualunque natura di almeno 20 minuti, inizio ad avvertire prurito e successivamente il glande si irrita (presenza di rossore soprattutto vicino all'orifizio). Ad esempio l'altro giorno la mia ragazza mi ha praticato sesso orale (senza preservativo) e trascorsi circa 20 minuti ho avvertito verso la fine della prestazione prurito e fastidio. Dopo altri 15 minuti, a rapporto concluso, mi sono accorto che il glande si stava arrossando. Questo mi suggerisce che a prescindere dal fatto che abbia rapporti col preservativo o meno, gli arrossamenti insorgono a causa dell'attrito.
Non ho accusato, né tuttora accuso a segui
[#1]
Le ipotesi spaziano da situazioni fisiologiche a balanopostite infiammatoria/irritativa ad esacerba pozioni di altre dermatosi benigne.
Si rechi se il segno persiste dal venereologo per la diagnosi e l'eventuale cura
Cari saluti
Dr. Laino
Si rechi se il segno persiste dal venereologo per la diagnosi e l'eventuale cura
Cari saluti
Dr. Laino
Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it
[#2]
Utente
Gentile Dottore,
mi sono recato presso un dermatologo venereologo il quale mi ha detto che non è presente nessuna situazione patologica e rimandandomi a casa non mi ha prescritto assolutamente nulla.
I fastidi dopo i rapporti non si sono più presentati, la cosa che a me risulta evidente è che la pelle del glande è risultata irreversibilmente (a quanto pare) traumatizzata, presentando delle piccole increspature che a quanto pare non sono fonte di nessuna problematica. Come se a seguito del trauma, ancora a distanza di mesi, la pelle del glande non si sia mai ripresa totalmente,e forse totalmente non si riprenderà mai. Sottolineo che è un fattore esclusivamente estetico: sono solo piccole increspature
Cosa ne pensa?
Grazie
mi sono recato presso un dermatologo venereologo il quale mi ha detto che non è presente nessuna situazione patologica e rimandandomi a casa non mi ha prescritto assolutamente nulla.
I fastidi dopo i rapporti non si sono più presentati, la cosa che a me risulta evidente è che la pelle del glande è risultata irreversibilmente (a quanto pare) traumatizzata, presentando delle piccole increspature che a quanto pare non sono fonte di nessuna problematica. Come se a seguito del trauma, ancora a distanza di mesi, la pelle del glande non si sia mai ripresa totalmente,e forse totalmente non si riprenderà mai. Sottolineo che è un fattore esclusivamente estetico: sono solo piccole increspature
Cosa ne pensa?
Grazie
[#4]
Utente
Gentile Dottore,
nel rammentarle che questo consulto ha avuto inizio in aprile 2014 la aggiorno:
il dermatologo venereologo mi ha rassicurato dicendo che quella che vedeva era una normale cute di un glande. Mi ha detto che probabilmente avrò avuto una candida o malattia similare, ma che oramai non fosse presente più niente.
Io forte di ciò non mi sono più preoccupato.
A distanza di mesi la aggiorno dicendole che non si sono verificate più eruzioni cutanee, ma mi sono accorto della presenza di un rigonfiamento sottocutaneo a livello inguinale di poco meno di 2 centimetri, di compostezza dura.
Recatomi dal medico generico esso ha identificato, con la palpazione, una infiammazione a una ghiandola linfatica inguinale e mi ha prescritto Drenadol. Occorre a questo punto segnalare che circa 2 anni fa l'andrologo mi ha detto che sulla parte superiore del mio testicolo sinistro è presente (ecografia) una neoformazione di forma sferica rigida di piccole dimensioni (circa 4 mm).
Il mio medico generico pertanto sostiene che l'infiammazione della ghiandola linfatica potrebbe essere (o meno) causata dalla presenza della piccola cisti testicolare, la quale potrebbe essere la fonte dell'attuale infiammazione (aspetto che curerò con presto con l'andrologo).
La mia domanda è: l'eruzione cutanea che ho avuto ad aprile 2014, potrebbe pur essendo attualmente ormai asintomatica, manifestarsi attraverso l'ingrossamento della ghiandola linfatica?
grazie in anticipo per il Suo tempo
nel rammentarle che questo consulto ha avuto inizio in aprile 2014 la aggiorno:
il dermatologo venereologo mi ha rassicurato dicendo che quella che vedeva era una normale cute di un glande. Mi ha detto che probabilmente avrò avuto una candida o malattia similare, ma che oramai non fosse presente più niente.
Io forte di ciò non mi sono più preoccupato.
A distanza di mesi la aggiorno dicendole che non si sono verificate più eruzioni cutanee, ma mi sono accorto della presenza di un rigonfiamento sottocutaneo a livello inguinale di poco meno di 2 centimetri, di compostezza dura.
Recatomi dal medico generico esso ha identificato, con la palpazione, una infiammazione a una ghiandola linfatica inguinale e mi ha prescritto Drenadol. Occorre a questo punto segnalare che circa 2 anni fa l'andrologo mi ha detto che sulla parte superiore del mio testicolo sinistro è presente (ecografia) una neoformazione di forma sferica rigida di piccole dimensioni (circa 4 mm).
Il mio medico generico pertanto sostiene che l'infiammazione della ghiandola linfatica potrebbe essere (o meno) causata dalla presenza della piccola cisti testicolare, la quale potrebbe essere la fonte dell'attuale infiammazione (aspetto che curerò con presto con l'andrologo).
La mia domanda è: l'eruzione cutanea che ho avuto ad aprile 2014, potrebbe pur essendo attualmente ormai asintomatica, manifestarsi attraverso l'ingrossamento della ghiandola linfatica?
grazie in anticipo per il Suo tempo
[#5]
Torno a commentare questo consulto che avevo lasciato in sospeso: la risposta essi se si tratta di una infiammazione piuttosto importante; i linfonodi iuxta regionali di solito possono ipertrofizzati orsi in corso di infiammazioni cutanee di un certo grado.
Carissimi saluti.
Carissimi saluti.
[#6]
Utente
Gentile Dottore,
ho trattato il linfonodo ingrossato, che inizialmente misurava circa 2 cm, con Drenadol per una settimana. Il linfonodo si è rimpicciolito, ma continua a misurare a distanza ormai di circa un mese, circa 1 cm. Non mi porta nessun fastidio. Non ho più, come le dicevo, eruzioni cutanee al glande da svariati mesi.
Secondo il Suo parere, cosa devo fare?
Grazie per il Suo tempo
ho trattato il linfonodo ingrossato, che inizialmente misurava circa 2 cm, con Drenadol per una settimana. Il linfonodo si è rimpicciolito, ma continua a misurare a distanza ormai di circa un mese, circa 1 cm. Non mi porta nessun fastidio. Non ho più, come le dicevo, eruzioni cutanee al glande da svariati mesi.
Secondo il Suo parere, cosa devo fare?
Grazie per il Suo tempo
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 64.7k visite dal 25/04/2014.
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