Trauma neo

Buonasera, la scorsa settimana ho traumatizzato un piccolo neo leggermente in rilievo che ho da tantissimo tempo sul labbro superiore e che nel corso dei periodici controlli ai nei, non è mai stato considerato come un neo da tenere sotto osservazione. Il trauma è avvenuto a seguito di una ceretta effettuata con le strisce depilatorie per togliere i baffetti. Premetto che avevo la pelle del labbro un po' screpolata a seguito di un brutto raffreddore e sicuramente non sarebbe stato opportuno fare la ceretta ma strappando la striscia si è spellato il neo, cioè si é tolta letteralmente la pelle nera ed è rimasto solo il rialzo del neo un po ' gonfio. Non c'è stata nessuna fuoriuscita di sangue ma solo un po' di liquido giallastro e il giorno successivo il gonfiore era sparito e sentivo il neo che mi pulsava come quando si rimargina una ferita ed infatti si è formata la crosticina nera che è caduta da sola dopo una settimana esatta. Ora mi ritrovo il neo come era prima leggermente rialzato ma privo di colore. Ho preso l'appuntamento con il dermatologo ma devo attendere venti giorni. Le domando: è troppo aspettare tutto questo tempo? cosa rischio? Si riformerà il colore del neo? Nel frattempo come posso proteggerlo? Metto una crema protezione uva 50? Grazie mille per le risposte che vorrà fornire alle mie domande.
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Dr. Davide Brunelli Dermatologo 2.9k 84
Gentile Utente,
ripeto ancora una volta che il traumatismo ad un nevo non ne determina alcuna trasformazione. Fa bene a farlo vedere ad uno specialista per una valutazione globale, e 20 giorni sono un tempo assolutamente plausibile, ma se prima del trauma era un nevo tale sarà anche dopo l'evento traumatico.
Non deve fare nulla di particolare nel frattempo.
Cordiali saluti

Dott. Davide Brunelli
Specialista in Dermatologia e Venereologia

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Utente
Utente
Grazie mille per la professionalità e la velocità con le quali ha dato risposta e attenzione alla mia domanda. Vorrei chiedere un ulteriore chiarimento: nel tempo quindi il neo che ora non ha più nessuna colorazione si riformerà o resterà solo il rilievo con assenza del colore marroncino che era presente sopra il rilievo prima del trauma?
Mi sembra così strano non vedere più la colorazione del neo.
Grazie ancora per l'attenzione che vorrà concedermi.
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Dr. Davide Brunelli Dermatologo 2.9k 84
Nel tempo il nevo può fare qualsiasi cosa, dipende dal trauma che ha ricevuto. La perdita del pigmento può essere secondaria alla flogosi che ha distrutto i melanociti. Poi magari si ripigmenterà, oppure no.... Che importa? Se il dermatologo lo giudica un nevo, un nevo è e tale rimane, come le dicevo, anche a seguito del trauma. Poi nel tempo farà visite di prevenzione oncologica cutanea nel cui contesto quella formazione melanocitaria - come le altre presenti sulla sua pelle - verrà esaminata.
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Grazie ancora per la sua preziosa risposta e mi scusi se approfitto per un ultetiore chiarimento:per visita di prevenzione oncologica cutanea intende i controlli che periodicamente già effettuo dal dermatologo per il controllo dei nei tramite epiluminescenza? O si riferisce ad altro metodo di prevenzione?
Grazie mille per la sua professionalità che mette a disposizione di noi utenti.
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Dr. Davide Brunelli Dermatologo 2.9k 84
E' esattamente la stessa cosa: alla luce delle moderne conoscenze in ambito di oncologia cutanea preferisco chiamarla "visita di prevenzione oncologica cutanea" perchè la materia non si esaurisce certamente nella semplice visione di nevi melanocitari, che hanno poco significato, ma comprende:
- l'identificazione dei soggetti più a rischio di contrarre melanoma e la pianificazione dei controlli sulla base di ciò
- la possibilità possano esservi fattori di rischio non solo per il melanoma ma anche per i tumori non melanoma, che sono una realtà molto importante
- la visita non solo ai nevi ma anche ad elementi talora banali ma che possono in realtà risultare importanti entità
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Grazie infinite per l'esaustiva risposta e la grande disponibilità.
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