Ricadute continue di disturbi ai genitali dei partners
Gentilissimi Dottori,
da moltissimi mesi oramai io e mia moglie soffriamo di continue ricadute di disturbi dermatologici ai genitali. Per quanto mi riguarda ho ciclicamente blande balaniti che a volte si evolvono in balanopostiti, sempre con il medesimo iter sintomatologico (irritazione del meato seguita da una patina opaca sul glande che dura circa 24 ore, puntini rossi sul glande, cattivo odore ma nessuna perdita di smegma); mia moglie invece soffre di vaginite (bruciore durante la penetrazione, prurito costante e nelle fasi acute bruciore nella minzione). Dopo numerosi tamponi di lei (almeno 4) e miei (1), al 5° tentativo su tampone vaginale abbiamo "trovato" la candida (solo quest'ultimo tampone era stato effettuato durante l'esacerbazione dei sintomi, mentre gli altri durante periodi di remissione spontanea). Dopo le cure del caso (Diflucan io e lei più cura antibiotica lei), tutto si è ripresentato puntuale terminato il diflucan di mia moglie (1 pastiglia dopo i successivi 3 cicli mestruali).
Volendo quindi prendere la situazione di petto, oltre ad un chiarimento sul come mai nonostante i sintomi abbiamo "faticato" a trovare un tampone positivo, avremmo bisogno (anche in messaggio privato) di un nome di un venerologo preparato in Friuli/veneto (noi siamo della provincia di Udine): purtroppo abbiamo speso in visite e cure quasi 1000 € e non siamo venuti a capo di niente. Confido quindi in un vostro cordiale suggerimento per un professionista d'esperienza.
Ringrazio di cuore
da moltissimi mesi oramai io e mia moglie soffriamo di continue ricadute di disturbi dermatologici ai genitali. Per quanto mi riguarda ho ciclicamente blande balaniti che a volte si evolvono in balanopostiti, sempre con il medesimo iter sintomatologico (irritazione del meato seguita da una patina opaca sul glande che dura circa 24 ore, puntini rossi sul glande, cattivo odore ma nessuna perdita di smegma); mia moglie invece soffre di vaginite (bruciore durante la penetrazione, prurito costante e nelle fasi acute bruciore nella minzione). Dopo numerosi tamponi di lei (almeno 4) e miei (1), al 5° tentativo su tampone vaginale abbiamo "trovato" la candida (solo quest'ultimo tampone era stato effettuato durante l'esacerbazione dei sintomi, mentre gli altri durante periodi di remissione spontanea). Dopo le cure del caso (Diflucan io e lei più cura antibiotica lei), tutto si è ripresentato puntuale terminato il diflucan di mia moglie (1 pastiglia dopo i successivi 3 cicli mestruali).
Volendo quindi prendere la situazione di petto, oltre ad un chiarimento sul come mai nonostante i sintomi abbiamo "faticato" a trovare un tampone positivo, avremmo bisogno (anche in messaggio privato) di un nome di un venerologo preparato in Friuli/veneto (noi siamo della provincia di Udine): purtroppo abbiamo speso in visite e cure quasi 1000 € e non siamo venuti a capo di niente. Confido quindi in un vostro cordiale suggerimento per un professionista d'esperienza.
Ringrazio di cuore
[#1]
gentile Signore,
vedendo il suo consulto inevaso mi permetto di risponderle anche se da altra branca, sperando di esserle utile.
Per quanto riguarda gli indirizzi, non possiamo darne per regola del sito, ma volendo anche "trasgredire" non abbiamo la possibilità di accedere alle mail private degli utenti, che per noi consulenti restano anonimi a tutti gli effetti.
Da medico di Medicina non convenzionale, posso dirvi quello che so in merito (anche se non c'è letteratura scientifica classicamente intesa a supporto del mio discorso..)
- la povera Candida è un'imputata innocente e interviene a colonizzare un substrato predisposto da ripetuti microtraumi come le delicate mucose vaginale e del glande
-forse e dico forse, di base c'è una certa ansia nell'amplesso (o aspettativa) per cui magari non si ha la necessaria tranquillità per abbandonarsi, lasciarsdi andare, ricevere e dare piacere (magari vergogna, sensi di colpa, senso di inadeguatezza, tentativi per una gravidanza ecc ecc) col risultato che le rispettive mucose non si lubrificano e si irritano; all'inizio senza il ritrovamento di alcun germe e dopo, ecco che arriva la povera Candida che, naturalmente, non essendo la causa ma l'effetto del problema originario, dal suo trattamento non si sortisce alcun risultato.
Le mie sono solo suggerimenti, ipotesi; ma vi esorto a non tralasciarne la considerazione; nel qual caso più che un Venerologo magari potrebbe esservi maggiormente utile un Sessuologo o un terapista della coppia che vi aiuterà ad individuare e risolvere questi piccoli disagi che vanno ad influire alla fine sul corpo; e magari senza spendere più una lira visto che tanti consultori pubblici forniscono gratuitamente queste consulenze
Cordiali saluti
Dott.ssa Agnesina Pozzi
vedendo il suo consulto inevaso mi permetto di risponderle anche se da altra branca, sperando di esserle utile.
Per quanto riguarda gli indirizzi, non possiamo darne per regola del sito, ma volendo anche "trasgredire" non abbiamo la possibilità di accedere alle mail private degli utenti, che per noi consulenti restano anonimi a tutti gli effetti.
Da medico di Medicina non convenzionale, posso dirvi quello che so in merito (anche se non c'è letteratura scientifica classicamente intesa a supporto del mio discorso..)
- la povera Candida è un'imputata innocente e interviene a colonizzare un substrato predisposto da ripetuti microtraumi come le delicate mucose vaginale e del glande
-forse e dico forse, di base c'è una certa ansia nell'amplesso (o aspettativa) per cui magari non si ha la necessaria tranquillità per abbandonarsi, lasciarsdi andare, ricevere e dare piacere (magari vergogna, sensi di colpa, senso di inadeguatezza, tentativi per una gravidanza ecc ecc) col risultato che le rispettive mucose non si lubrificano e si irritano; all'inizio senza il ritrovamento di alcun germe e dopo, ecco che arriva la povera Candida che, naturalmente, non essendo la causa ma l'effetto del problema originario, dal suo trattamento non si sortisce alcun risultato.
Le mie sono solo suggerimenti, ipotesi; ma vi esorto a non tralasciarne la considerazione; nel qual caso più che un Venerologo magari potrebbe esservi maggiormente utile un Sessuologo o un terapista della coppia che vi aiuterà ad individuare e risolvere questi piccoli disagi che vanno ad influire alla fine sul corpo; e magari senza spendere più una lira visto che tanti consultori pubblici forniscono gratuitamente queste consulenze
Cordiali saluti
Dott.ssa Agnesina Pozzi
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.5k visite dal 02/01/2014.
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