Balanopostite cronica
Buonasera,
richiedo cortesemente il Vs parere al fine di orientarmi in maniera mirata per la risoluzione di questo fastidioso problema.
Il tutto ebbe inizio nel luglio del 2010. Dopo un paio di settimane di rapporti non protetti con la mia nuova partner avverto un forte prurito al glande. Lei non nota alcun sintomo e continuerá ad essere sempre asintomatica.
Effettuo una visita dall'andrologo che senza alcun esame specifico ipotizza una Balanopostite da candida e mi prescrive l'applicazione di Trosyd crema.
Non avendo ottenuto risultati apprezzabili mi rivolgo al Dermatologo venereologo che, dopo tampone (non uretrale) rileva la presenza di colonie di e.coli in abbondante quantità e candida albicans in modiche quantità. Mi prescrive Augmentin e Diflucan. Siamo a ottobre del 2010. A fine dicembre effettuo un tampone di controllo che dà esito negativo per i miceti e rileva numerose colonie di e.coli. Nel frattempo anche la mia partner aveva effettuato accertamenti da cui era emersa la presenza di Candida e streptococco agalactiae. Anche lei effettua la medesima cura e il tampone di controllo dá esito negativo ai miceti.
Il problema sembra risolto, ma dopo breve tempo torna a ripresentarsi. Lo stesso dermatologo mi consiglia di ripetere la cura ogniqualvolta il problema si ripresenti, senza preoccuparsi di ripetere il tampone od effettuare esami più specifici, se non alcuni esami del sangue che non po' rilevano nulla di anormale.
Cambio dermatologo, niente tampone, solo antimicotici e pomata. Stesso risultato:risoluzione momentanea del problema che torna immancabilmente a ripresentarsi sempre con maggiore frequenza.
Cado nel circolo vizioso degli antimicotici e antibiotici. Nel settembre 2012 ho un episodio simile ad una forte cistite che accompagna i soliti fastidi e decido di ritornare dall'andrologo. L'esame obiettivo riporta un prepuzio esuberante, prostata regolare. Dispone un tampone uretrale con ricerca di Chlamydie e Mycoplasmi ed un esame urine. Il risultato è positivo sulla coltura del secreto prostatico per uno sviluppo scarso di Klebsiella pneumoniae. Si riparte con l'Augmentin. Il tampone uretrale di controllo rileva streptococco fecalis. Il beneficio della cura antibiotica dura due settimane scarse. Poi i fastidi ritornano.
Decido di interrompere con l'utilizzo dei medicinali e di seguire una cura omeopatica che mi porta dei benefici ma non risolve del tutto il problema. Tengo sotto controllo il prurito ed il bruciore con il tea tree oil, ma è solo un palliativo.
Ora ho prenotato una visita a fine mese da un rinomato dermatologo di Torino, vorrei valutare anche la possibilità di una circoncisione. Mi conviene sentire anche un Andrologo? Come dovrei procedere?
Ringrazio in anticipo per la vostra disponibilità.
richiedo cortesemente il Vs parere al fine di orientarmi in maniera mirata per la risoluzione di questo fastidioso problema.
Il tutto ebbe inizio nel luglio del 2010. Dopo un paio di settimane di rapporti non protetti con la mia nuova partner avverto un forte prurito al glande. Lei non nota alcun sintomo e continuerá ad essere sempre asintomatica.
Effettuo una visita dall'andrologo che senza alcun esame specifico ipotizza una Balanopostite da candida e mi prescrive l'applicazione di Trosyd crema.
Non avendo ottenuto risultati apprezzabili mi rivolgo al Dermatologo venereologo che, dopo tampone (non uretrale) rileva la presenza di colonie di e.coli in abbondante quantità e candida albicans in modiche quantità. Mi prescrive Augmentin e Diflucan. Siamo a ottobre del 2010. A fine dicembre effettuo un tampone di controllo che dà esito negativo per i miceti e rileva numerose colonie di e.coli. Nel frattempo anche la mia partner aveva effettuato accertamenti da cui era emersa la presenza di Candida e streptococco agalactiae. Anche lei effettua la medesima cura e il tampone di controllo dá esito negativo ai miceti.
Il problema sembra risolto, ma dopo breve tempo torna a ripresentarsi. Lo stesso dermatologo mi consiglia di ripetere la cura ogniqualvolta il problema si ripresenti, senza preoccuparsi di ripetere il tampone od effettuare esami più specifici, se non alcuni esami del sangue che non po' rilevano nulla di anormale.
Cambio dermatologo, niente tampone, solo antimicotici e pomata. Stesso risultato:risoluzione momentanea del problema che torna immancabilmente a ripresentarsi sempre con maggiore frequenza.
Cado nel circolo vizioso degli antimicotici e antibiotici. Nel settembre 2012 ho un episodio simile ad una forte cistite che accompagna i soliti fastidi e decido di ritornare dall'andrologo. L'esame obiettivo riporta un prepuzio esuberante, prostata regolare. Dispone un tampone uretrale con ricerca di Chlamydie e Mycoplasmi ed un esame urine. Il risultato è positivo sulla coltura del secreto prostatico per uno sviluppo scarso di Klebsiella pneumoniae. Si riparte con l'Augmentin. Il tampone uretrale di controllo rileva streptococco fecalis. Il beneficio della cura antibiotica dura due settimane scarse. Poi i fastidi ritornano.
Decido di interrompere con l'utilizzo dei medicinali e di seguire una cura omeopatica che mi porta dei benefici ma non risolve del tutto il problema. Tengo sotto controllo il prurito ed il bruciore con il tea tree oil, ma è solo un palliativo.
Ora ho prenotato una visita a fine mese da un rinomato dermatologo di Torino, vorrei valutare anche la possibilità di una circoncisione. Mi conviene sentire anche un Andrologo? Come dovrei procedere?
Ringrazio in anticipo per la vostra disponibilità.
[#1]
Gentile utente
Secondo la mia esperienza ( www.balanopostite.it ) su questo tema, le comunico che una balanopostite che dura da 3 anni e' molto probabile che non sia SOLO una balanopostite.
Non auto deduca interventi demolitivi ed irreversibili a carico del suo organo genitale (circoncisione: perché?) ma piuttosto di determini con uno specialista venereologo di suo riferimento.
Cari saluti
Secondo la mia esperienza ( www.balanopostite.it ) su questo tema, le comunico che una balanopostite che dura da 3 anni e' molto probabile che non sia SOLO una balanopostite.
Non auto deduca interventi demolitivi ed irreversibili a carico del suo organo genitale (circoncisione: perché?) ma piuttosto di determini con uno specialista venereologo di suo riferimento.
Cari saluti
Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it
[#2]
Utente
Ammettendo che non si tratti solo di una Balanopostite, quali potrebbero essere le eventuali patologie che ad essa si associano? Il dermatologo venereologo è la figura giusta a cui rivolgersi per determinare tali associazioni o conviene rivolgersi anche ad altri specialisti? Valuto la circoncisione perché presumo che la condizione di prepuzio esuberante, diagnosticata dall'andrologo, potrebbe avere un ruolo nella cronicizzazione del mio disturbo. Naturalmente procederei in questo senso solo se la mia presunzione fosse corroborata dal parere di uno specialista.
[#4]
Utente
La ringrazio per la celere risposta.
Mi chiedevo se Lei o qualche altro Medico utente del forum sia in grado di indirizzarmi verso uno specialista del settore che riceva a Torino in grado di seguire la mia problematica in maniera scrupolosa. Purtroppo non tutti i professionisti a cui mi sono rivolto si sono mostrati in grado di individuare in maniera compiuta gli estremi della patologia, tant'è che sono trascorsi tre anni e non ho ancora individuato la corretta strategia da seguire.
Ringrazio cordialmente per il supporto.
Mi chiedevo se Lei o qualche altro Medico utente del forum sia in grado di indirizzarmi verso uno specialista del settore che riceva a Torino in grado di seguire la mia problematica in maniera scrupolosa. Purtroppo non tutti i professionisti a cui mi sono rivolto si sono mostrati in grado di individuare in maniera compiuta gli estremi della patologia, tant'è che sono trascorsi tre anni e non ho ancora individuato la corretta strategia da seguire.
Ringrazio cordialmente per il supporto.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 7.7k visite dal 06/11/2013.
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Approfondimento su Cistite
La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.