"Strano" herpes zoster
Egr. Dottore,
ho titolato il consulto “strano” herpes zoster perché, sebbene io sia in possesso di una diagnosi di tal genere emessa da un dermatologo, noto delle anomalie tra la descrizione della malattia e la sua manifestazione sul mio corpo.
Avverto, infatti, una sensazione di malessere generale con fiacchezza, brividi, ma senza febbre, prurito e pizzicore diffuso su tutto il corpo, ma non ho il dolore intenso e trafittivo che riporta chi è stato colpito dallo stesso virus .
Oltre ai sintomi suddetti, rilevo un forte indolenzimento del braccio interessato all’infezione e un accentuato mal di schiena .
Il rash cutaneo, sia pure presente maggiormente su un lato del corpo ( dall’areola del seno destro alla zona ascellare e alla scapola ) è comparso anche in altre parti con la medesima formazione di punti rossi , isolati o in gruppi, che si allargano in chiazze .
A circa 10 giorni dalla comparsa dell’eruzione cutanea più estesa, l’esantema non si è evoluto in pustole, ma si è soltanto allargata la macchia rossa circostante il puntino.
A completezza di informazioni, aggiungo che ho 63 anni e che lo specialista consultato mi ha prescritto lo zovirax 400 mg da assumere 5 volte al giorno e la vitamina B12 in fiale .
A Lei domando : - L’herpes zoster può presentarsi anche nei termini che Le ho descritto o le sembro affetta da tutt’altro ?
Spero vorrà fugare i miei dubbi e, nell’attesa, La ringrazio per la Sua disponibilità e La saluto cordialmente .
ho titolato il consulto “strano” herpes zoster perché, sebbene io sia in possesso di una diagnosi di tal genere emessa da un dermatologo, noto delle anomalie tra la descrizione della malattia e la sua manifestazione sul mio corpo.
Avverto, infatti, una sensazione di malessere generale con fiacchezza, brividi, ma senza febbre, prurito e pizzicore diffuso su tutto il corpo, ma non ho il dolore intenso e trafittivo che riporta chi è stato colpito dallo stesso virus .
Oltre ai sintomi suddetti, rilevo un forte indolenzimento del braccio interessato all’infezione e un accentuato mal di schiena .
Il rash cutaneo, sia pure presente maggiormente su un lato del corpo ( dall’areola del seno destro alla zona ascellare e alla scapola ) è comparso anche in altre parti con la medesima formazione di punti rossi , isolati o in gruppi, che si allargano in chiazze .
A circa 10 giorni dalla comparsa dell’eruzione cutanea più estesa, l’esantema non si è evoluto in pustole, ma si è soltanto allargata la macchia rossa circostante il puntino.
A completezza di informazioni, aggiungo che ho 63 anni e che lo specialista consultato mi ha prescritto lo zovirax 400 mg da assumere 5 volte al giorno e la vitamina B12 in fiale .
A Lei domando : - L’herpes zoster può presentarsi anche nei termini che Le ho descritto o le sembro affetta da tutt’altro ?
Spero vorrà fugare i miei dubbi e, nell’attesa, La ringrazio per la Sua disponibilità e La saluto cordialmente .
[#1]
Gentile Utente,
quando leggiamo i sintomi in un trattato di Medicina, non tutti i sintomi e i segni clinici descritti sono tutti presenti in tutti i pazienti.
Mi scusi il gioco di parole.
Per esempio la mancanza di pustole (in genere però sono vescicole) dopo 10 giorni dall'esordio della malattia, è possibile se l'inizio delle cure specifiche sono state molto precoci rispetto l'insorgenza, così da bloccare subito la virulenza del virus.
Le vescicole sono l'evoluzione delle chiazze arrossate o per ritardo dell'inizio delle cure o per forme particolarmente importanti per cui evolvono rapidamente prima di iniziare la terapia.
Il dolore può essere percepito in modo più o meno intenso nelle persone colpite e alcune persone avvertono il dolore anche molti mesi dopo la guarigione delle lesioni cutanee (la malattia è neuro-cutanea) , altri invece fortunatamente non hanno questo spiacevole residuo della malattia.
Così pure alcune persone presentano manifestazioni cutanee oltre alla cute della zona innervata dal metamero che presenta il dolore, anche in altre zone: in genere si tratta di persone che hanno minori difese immunitarie.
Pertanto gentile Utente il Suo " strano Herpes Zooster" forse non è tanto strano, ma potrebbe essere spiegabile dai tempi tra la comparse dell'Herpes Zooster e l'inizio della terapia, per quanto riguarda la disposizione delle lesioni cutanee dalla presenza di particolari condizioni mediche concomitanti che non ci sono note.
Cordiali saluti,.
quando leggiamo i sintomi in un trattato di Medicina, non tutti i sintomi e i segni clinici descritti sono tutti presenti in tutti i pazienti.
Mi scusi il gioco di parole.
Per esempio la mancanza di pustole (in genere però sono vescicole) dopo 10 giorni dall'esordio della malattia, è possibile se l'inizio delle cure specifiche sono state molto precoci rispetto l'insorgenza, così da bloccare subito la virulenza del virus.
Le vescicole sono l'evoluzione delle chiazze arrossate o per ritardo dell'inizio delle cure o per forme particolarmente importanti per cui evolvono rapidamente prima di iniziare la terapia.
Il dolore può essere percepito in modo più o meno intenso nelle persone colpite e alcune persone avvertono il dolore anche molti mesi dopo la guarigione delle lesioni cutanee (la malattia è neuro-cutanea) , altri invece fortunatamente non hanno questo spiacevole residuo della malattia.
Così pure alcune persone presentano manifestazioni cutanee oltre alla cute della zona innervata dal metamero che presenta il dolore, anche in altre zone: in genere si tratta di persone che hanno minori difese immunitarie.
Pertanto gentile Utente il Suo " strano Herpes Zooster" forse non è tanto strano, ma potrebbe essere spiegabile dai tempi tra la comparse dell'Herpes Zooster e l'inizio della terapia, per quanto riguarda la disposizione delle lesioni cutanee dalla presenza di particolari condizioni mediche concomitanti che non ci sono note.
Cordiali saluti,.
dr.ssa F. Bertolini
www.bertolinifloria.it
[#2]
Ex utente
Gentile Dr. Bertolini,
spesso noi pazienti diventiamo "impazienti" essenzialmente perché tanti suoi colleghi sono molto avari di spiegazioni ( fortunatamente per me,non è il suo caso...) e ciò ci costringe a ricercare, a domandare e ancora a porci domande .
In secondo luogo, siamo diventati diffidenti in parte per gli errori,anche macroscopici, di cui si sente parlare ,ma soprattutto perché, a torto, ci sentiamo tutti un po' medici soltanto perché abbiamo la possibilità di reperire informazioni e farci delle autodiagnosi ,pericolosissime tra l'altro.
Ciò detto, La ringrazio di cuore di avermi tranquillizzata e Le auguro buon lavoro .
Cordialmente
spesso noi pazienti diventiamo "impazienti" essenzialmente perché tanti suoi colleghi sono molto avari di spiegazioni ( fortunatamente per me,non è il suo caso...) e ciò ci costringe a ricercare, a domandare e ancora a porci domande .
In secondo luogo, siamo diventati diffidenti in parte per gli errori,anche macroscopici, di cui si sente parlare ,ma soprattutto perché, a torto, ci sentiamo tutti un po' medici soltanto perché abbiamo la possibilità di reperire informazioni e farci delle autodiagnosi ,pericolosissime tra l'altro.
Ciò detto, La ringrazio di cuore di avermi tranquillizzata e Le auguro buon lavoro .
Cordialmente
[#3]
Gentile Utente,
Lei è molto gentile nella Sua risposta.
Mi scuso per essere sembrata un po' aggressiva. Non volevo farLe una accusa, ma metterLa in guardia dalle conclusioni dopo aver letto notizie in merito ad una malattia.
Molto intelligentemente Lei ha concluso che ciò può essere molto pericoloso, soprattutto per l'ansia che si crea in questi casi fino a quando non si ottiene una risposta.
Mi scuso se spesso trova che tra noi medici molti siano frettolosi. Non voglio giustificare una classe, conscia che possono esservi varianti individuali. Purtroppo, soprattutto ora, in periodo di tagli e contemporaneamente alla ricerca della massima efficienza con il più basso costo per la borsa dello Stato così in sofferenza in questo periodo storico, la maggior parte degli specialisti nella sanità pubblica è sottoposto a tempi di massimo 15 minuti per paziente - volte meno se ci vengono inseriti pazienti overbooking -.
A volte nella quotidianità mi rendo conto che per il paziente è difficile comprendere completamente il suo problema e necessita di un tempo maggiore, proprio perché una buona comunicazione evita l'ansia del paziente e una adesione migliore alle cure ed ad eventuali indagini, che - in tema di costi sanitari -, pesano non solo sul costo del debito pubblico, ma anche nel loro bilancio economico.
Cordiali saluti,
Lei è molto gentile nella Sua risposta.
Mi scuso per essere sembrata un po' aggressiva. Non volevo farLe una accusa, ma metterLa in guardia dalle conclusioni dopo aver letto notizie in merito ad una malattia.
Molto intelligentemente Lei ha concluso che ciò può essere molto pericoloso, soprattutto per l'ansia che si crea in questi casi fino a quando non si ottiene una risposta.
Mi scuso se spesso trova che tra noi medici molti siano frettolosi. Non voglio giustificare una classe, conscia che possono esservi varianti individuali. Purtroppo, soprattutto ora, in periodo di tagli e contemporaneamente alla ricerca della massima efficienza con il più basso costo per la borsa dello Stato così in sofferenza in questo periodo storico, la maggior parte degli specialisti nella sanità pubblica è sottoposto a tempi di massimo 15 minuti per paziente - volte meno se ci vengono inseriti pazienti overbooking -.
A volte nella quotidianità mi rendo conto che per il paziente è difficile comprendere completamente il suo problema e necessita di un tempo maggiore, proprio perché una buona comunicazione evita l'ansia del paziente e una adesione migliore alle cure ed ad eventuali indagini, che - in tema di costi sanitari -, pesano non solo sul costo del debito pubblico, ma anche nel loro bilancio economico.
Cordiali saluti,
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 12.7k visite dal 01/10/2013.
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