Ulcera alla gamba
Buonasera, mia mamma ha 61 anni e soffre di circolazione lenta alle gambe è da marzo che alla gamba destra sopra alla caviglia ha cominciato a seccarsi le pelle e piano piano si è creata un ulcera la ns dottoressa le ha prescritto cure per la circolazione tra le quali anche le punture di cella e ha provato prima con garze di connettivina e pomata di noruxol eseguito tampone risultato positivo fatta cura antibiotica ma a mia mamma persiste sempre bruciore alla ferita viene un infermiere 2 volte alla settimana per fare la medicazione ma sembra che nulla conti ora le stanno mettendo delle garze di urgutul sempre con pomata di nuruxol e pulita con disinfettante prima di applicare il tutto sembrava che avesse cominciato a granulare ma dal nuovo tampone è risultato ancora infezione e persiste sempre il bruciore ormai sono 6 mesi che non troviamo soluzione, la mia domanda è dobbiamo rivolgerci ad un chirurgo vascolare visto che come dermatologo abbiamo già la ns dottoressa di base.
Ringraziandovi
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Gentile Utente,
le ulcere di gamba sono un problema molto diffuso tanto da vedere riservate anche intere sessioni di congressi sull'argomento. Le confermo per prima cosa la necessità di un corretto inquadramento eziologico mediante la visita dal chirurgo vascolare alla quale farà seguito un ecocolordoppler venoso ed arterioso. La maggior parte di queste forme ha origine dalla stasi venosa ma vi possono essere anche ulcere arteriose o miste. Deve infine essere esclusa la possibilità si tratti di un carcinoma cutaneo, evenienza molto più rara e di facile diagnosi per il dermatologo.
Il trattamento locale - se sussistono problemi circolatori - avrà sempre una valenza limitata e comunque i preparati da utilizzare variano in base allo stato evolutivo dell'ulcera: di solito i reparti di dermatologia ospedaliera od universitaria hanno ambulatori dedicati alle medicazioni proprio per seguire l'evoluzione della piaga ed adeguare le medicazioni di conseguenza.
Cordiali saluti
le ulcere di gamba sono un problema molto diffuso tanto da vedere riservate anche intere sessioni di congressi sull'argomento. Le confermo per prima cosa la necessità di un corretto inquadramento eziologico mediante la visita dal chirurgo vascolare alla quale farà seguito un ecocolordoppler venoso ed arterioso. La maggior parte di queste forme ha origine dalla stasi venosa ma vi possono essere anche ulcere arteriose o miste. Deve infine essere esclusa la possibilità si tratti di un carcinoma cutaneo, evenienza molto più rara e di facile diagnosi per il dermatologo.
Il trattamento locale - se sussistono problemi circolatori - avrà sempre una valenza limitata e comunque i preparati da utilizzare variano in base allo stato evolutivo dell'ulcera: di solito i reparti di dermatologia ospedaliera od universitaria hanno ambulatori dedicati alle medicazioni proprio per seguire l'evoluzione della piaga ed adeguare le medicazioni di conseguenza.
Cordiali saluti
Dott. Davide Brunelli
Specialista in Dermatologia e Venereologia
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4.2k visite dal 06/08/2013.
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