Delle cicatrici in faccia
Buongiorno. Sono una ragazza di 23 anni. Da ormai tre anni ho ungrosso problema. Mi son procurata(vuoi per stress, nervoso..) delle cicatrici in faccia. Il problema e che continuo a ritoccarle perchè mi danno fastidio, tendono a gonfiarsi.Io inizialmente le schiaccio facendo uscire liquido( come se fossero vsciche)e poi continuo a disstruggerle facendo uscire sangue(così non danno più fastidio e la zona interessata si sgonfia)provocando vere e proprie infezioni. Il percorso che faccio da ormai tre anni è, dopo averle distrutte, applicare cortisone(gentalyn)o dermomycin. Quando si è cicatrizzato ho provato di tutto: dal cicatrene, all'elocon(altro cortisone), bergamon trovato al supermercato. Resisto massimo 2 giorni e poi ricomincio.Paragonando queste cictrici a vesciche sono arrivata ad applicare anche i cerotti apposta. in pratica dove non ho la ferita aperta ho solo un sottile strato di pelle che continua a irritarsi e tolto quello poi ho tutta la ferita ancora aperta, la pelle sotto praticamente non si riforma.
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Gentile utente,
quanto mai opportuno un videat dermatologico per confermare l'ipotesi telematica e non vincolante di ACNE ESCORIATA: tale patologia sebbene sia nominato il termine ACNE può, molto spesso c'entrare ben poco con questa patologia: va da sè che ogni approccio, anche il più selettivo e mirato (come la Luce pulsata con manipolo ACNE cicatriziale) non recherà buoni frutti se non si instaura un pieno rapporto collaborativo con il proprio medico di fiducia, che dovrà stabilire ulteriori consulti anche con altri specialisti.
per tale ragione l'invito migliore è quello di rivolgersi quindi a visita diretta.
cari saluti
quanto mai opportuno un videat dermatologico per confermare l'ipotesi telematica e non vincolante di ACNE ESCORIATA: tale patologia sebbene sia nominato il termine ACNE può, molto spesso c'entrare ben poco con questa patologia: va da sè che ogni approccio, anche il più selettivo e mirato (come la Luce pulsata con manipolo ACNE cicatriziale) non recherà buoni frutti se non si instaura un pieno rapporto collaborativo con il proprio medico di fiducia, che dovrà stabilire ulteriori consulti anche con altri specialisti.
per tale ragione l'invito migliore è quello di rivolgersi quindi a visita diretta.
cari saluti
Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it
[#2]
Utente
La ringrazio dr Luigi Laino per aver risposto. Di visite sia da medici di base che da dermatologi ne ho fatte. "L'acne escoriata" l'aveva citita il medico di base nelle prime diagnosi ma sucessivamente il parere di dermatologi è rimasto fermo a:" la ragazza si fa del male e deve andare dallo psichiatra". Reazione: pianto della ragazza che a parer loro dimostra che il problema parte dal cervello e parer mio è un pianto di rassegnazione, dopo 3 anni non è cambiato nulla. Domanda: in cosa consitste "luce pulsata con manipolo acne cicatriziale"? E un'altra domanda: più volte mi hanno sconsigliato di prendere il sole(dicono che poi rimangono i segni...come se già non ci fossero!), bisogna sul serio eviatare?In questi 3 anni la mia pelle è stata quasi normale solo durante il periodo delle vacanze estive grazie al sole!!!Grazie ancora per aver risposto.Cordiali saluti.
[#3]
Gentile utente,
purtroppo come spesso accade, il confronto fra medico e paziente, in situazioni come la sua, rischia di ingenerare molte incomprensioni e sfiducia:
questo accade quando ambo le parti (e sottolineo AMBO le parti) non si sforzano di collaborare assieme: a volte un approccio a questa situazione viene ben accettato e ben compreso, altre volte invece il paziente, non sentendosi ben accolto dalla comprensione del sanitario, non accetta i suoi dettami o non comprende il perchè di questi.
Quello che lei mi scrive circa i miei colleghi che l'hanno visitata può essere (il condizionale è d'obbligo da tal sede) anche accettato: anch'io usufruisco di collaborazioni multi-disciplinari ed anch'io sconsiglio caldamente l'esposizione diretta al sole sulle lesioni neo-provocate, ma generalizzare il problema non reca nesusna chiarezza, così come dissociare i consigli medici dal contesto dell'intero rapporto medico-paziente:
quando questo accade è perchè si è venuto a creare un vizio di forma in questo insostituibile rapporto.
Ecco quindi il mio consiglio:
scelga il suo dermatologo di fiducia, si faccia seguire da lui e cerchi di farsi ben spiegare il perchè delle cose, sforzandosi a sua volta di comprenderle: solo assime al suo dermatologo si potrà chiarire l'esatta natura del problema e quindi stabilire il miglior approccio ad essa. A prescindere dalla terapie specifiche, come la Luce pulsata, che funziona, ma no nservirà a nulla senza questo tipo di rapporto professionale ed umano.
cari saluti
purtroppo come spesso accade, il confronto fra medico e paziente, in situazioni come la sua, rischia di ingenerare molte incomprensioni e sfiducia:
questo accade quando ambo le parti (e sottolineo AMBO le parti) non si sforzano di collaborare assieme: a volte un approccio a questa situazione viene ben accettato e ben compreso, altre volte invece il paziente, non sentendosi ben accolto dalla comprensione del sanitario, non accetta i suoi dettami o non comprende il perchè di questi.
Quello che lei mi scrive circa i miei colleghi che l'hanno visitata può essere (il condizionale è d'obbligo da tal sede) anche accettato: anch'io usufruisco di collaborazioni multi-disciplinari ed anch'io sconsiglio caldamente l'esposizione diretta al sole sulle lesioni neo-provocate, ma generalizzare il problema non reca nesusna chiarezza, così come dissociare i consigli medici dal contesto dell'intero rapporto medico-paziente:
quando questo accade è perchè si è venuto a creare un vizio di forma in questo insostituibile rapporto.
Ecco quindi il mio consiglio:
scelga il suo dermatologo di fiducia, si faccia seguire da lui e cerchi di farsi ben spiegare il perchè delle cose, sforzandosi a sua volta di comprenderle: solo assime al suo dermatologo si potrà chiarire l'esatta natura del problema e quindi stabilire il miglior approccio ad essa. A prescindere dalla terapie specifiche, come la Luce pulsata, che funziona, ma no nservirà a nulla senza questo tipo di rapporto professionale ed umano.
cari saluti
[#4]
Utente
Grazie ancora dr Luigi Laino per aver risposto. Purtroppo non me la sento proprio di rimettere piede in uno studio medico. Credo anch'io che il rapporto di fiducia medico-paziente sia fondamentale però proprio non ce la faccio, non riesco più ad affrontare l'argomento di persona. Ho l'immagine fissa di medici che mi guardano dicono: "...ma sei tu che ti conci così, non esiste una crema che risolve il problema..."..gli faccio pena. In effetti hanno ragione....Io spero sempre di riuscire con le mie forze a tenere le manine un po' ferme così da poter presentarmi da un dermatologo con un po' più di convinzione, di fiducia in me stessa e nel medico, con solo ciò che resta del mio problema. Devo trovare il modo per non toccarmi più il viso per un po'. Solo che basta uno sbalzo di temperatura, solo fare la doccia che i punti ormai lesi si irritano di nuovo.E'difficile.
[#6]
Utente
Mi scuso...ho letto la risposta e non ho risposto! Meditare....mediterò.Per ora ho comprato l'ennesima crema che molto probabiilmente non servirà a nulla...finito il tubetto quindi valuterò la possibilità di chiedere un aiuto concreto. La ringrazio ancora per aver risposto. Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 3.7k visite dal 02/06/2008.
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