Follicolite "recidivante"
Gentile Dottore,
sono un maschio di 26 anni. Non ho patologie "importanti" o altre che credo possano essere correlate al problema che vado a raccontarvi. Solo come premessa informo che tra i 14 e i 17 anni ho avuto una forte acne specialmente al viso, che si era risolta completamente senza bisogno di cure. Dai 18 anni in poi ho avuto solo sporadicamente qualche brufolo sul viso o sul corpo, un pò come tutti.
Nell'agosto 2007, senza causa apparente, ho cominciato ad accusare un prurito prima nella zona genitale, sotto e attorno allo scroto, seguito in breve tempo da prurito nella zona perianale e, non so definire tuttavia quando sia cominciato, nei momenti di relax mi accorgevo che il prurito riguardava anche punti a caso nel corpo, come viso, cuoio capelluto, glutei, gambe, braccia.
Sempre nello stesso periodo sono comparse pustole dolenti sullo scroto (ne ho contate tre contemporaneamente), la pelle soprattutto sul viso e sul capo si è riempita di brufoletti, pochi più evidenti di colore rossastro con il centro bianco, mentre la superficie della pelle è cosparsa di una miriade di piccoli brufoletti dello stesso colore della pelle visibili più che altro in controluce.
Sono stato visitato dal mio medico di base che dopo aver constatato, come tutti gli altri medici che mi hanno visitato, che nella zona scrotale e perianale non era visibile alcuna alterazione della pelle (a parte le pustole), basandosi sui primi sintomi del prurito genitale mi ha prescritto delle creme antimicotiche e poi Fucidin da applicare sulle pustole stesse. Per un breve periodo mi è stato anche prescritto un cortisonico da applicare in loco, che ha solo diminuito temporaneamente il prurito nella zona.
Gli antimicotici non hanno sortito alcun effetto. Per accorciare la mia storia, sono stato alla fine visitato da 2 dermatologi, la diagnosi finale è stata (per esclusione) quella di follicolite.
Prima mi erano stati fatti una coltura per miceti nella zona genitale, un prick test anti-acari, un patch-test con gli allergeni più comuni, sono stato visitato alla ricerca di scabbia o altri microorganismi, mi è stato fatto l'esame delle feci, mi sono state prescritte creme emollienti (olux mi sembra), ho fatto un altro "giro" di antimicotici, stavolta diversi, ed è stato anche provato l'Aftir, gel anti-pidocchi. Mi è stato fatto un test hiv e per le più comuni malattie sessualmente trasmesse. Tutto con esito negativo. Mi sono stati prescritti antistaminici che ho smesso di prendere appena sono venuto a sapere che sono non curano ma soltanto alleviano i sintomi del prurito. Gli esami del sangue sono sempre stati nella norma.
Allora, avuta una diagnosi, si è partiti con la cura, Minocin 100, una volta al giorno per 40 giorni. Durante il trattamento ho notato grossi miglioramenti, sono diminuiti i problemi di brufoli e il prurito era una cosa del passato. Ho finito il trattamento circa un mese e mezzo fa e il periodo "positivo" è continuato anche dopo la fine del trattamento.Purtroppo ora però sono ricaduto nella stessa situazione di prima. Da circa 10 giorni è ricominciato il prurito in zona genitale e un pò dappertutto, ed è comparsa una pustoletta (tanto gonfia e dolente da aprirsi da sola) sui genitali che ora si è risolta in una settimana.
Ho chiesto al medico di base che mi ha invitato a farmi visitare da un dermatologo che ritiene essere molto competente, che però non potrà vedermi prima di 65 giorni.
Ecco le mie domande: sarà follicolite? :-)
Sul foglietto illustrativo del minocin (che purtroppo non ho più) mi sembrava che ci fosse scritto che per la follicolite è necessario prendere due compresse al giorno, ho capito male? Ho posto la questione al mio medico che mi ha detto che ne bastava una, però non sono mai stato convinto perché non coincideva con ciò che avevo letto.
Devo ammettere che non sono stato molto costante nel prendere il farmaco Minocin, mi è capitato di dimenticare di prenderlo durante una giornata e di prenderlo il giorno dopo, così come molto spesso l'ho preso in un momento della giornata diverso dal giorno precedente. Vorrei sapere se possa essere stato questo a compromettere la cura.
Se la dose del farmaco fosse stata sbagliata o se avessi "sabotato" la cura con l'incostanza nell'assumerlo, vorrei sapere se sarebbe possibile ricominciare la cura a breve tempo (un mese e mezzo) dall'ultima somministrazione. Ovviamente per questo mi riferei al mio medico di base.
La cosa che mi preoccupa di più riguardo alla patologia è la parola "decalvizzante" che spesso vi vedo associata, oltre agli ovvi fastidi che mi accompagnano ogni giorno.
Vi ringrazio molto.
sono un maschio di 26 anni. Non ho patologie "importanti" o altre che credo possano essere correlate al problema che vado a raccontarvi. Solo come premessa informo che tra i 14 e i 17 anni ho avuto una forte acne specialmente al viso, che si era risolta completamente senza bisogno di cure. Dai 18 anni in poi ho avuto solo sporadicamente qualche brufolo sul viso o sul corpo, un pò come tutti.
Nell'agosto 2007, senza causa apparente, ho cominciato ad accusare un prurito prima nella zona genitale, sotto e attorno allo scroto, seguito in breve tempo da prurito nella zona perianale e, non so definire tuttavia quando sia cominciato, nei momenti di relax mi accorgevo che il prurito riguardava anche punti a caso nel corpo, come viso, cuoio capelluto, glutei, gambe, braccia.
Sempre nello stesso periodo sono comparse pustole dolenti sullo scroto (ne ho contate tre contemporaneamente), la pelle soprattutto sul viso e sul capo si è riempita di brufoletti, pochi più evidenti di colore rossastro con il centro bianco, mentre la superficie della pelle è cosparsa di una miriade di piccoli brufoletti dello stesso colore della pelle visibili più che altro in controluce.
Sono stato visitato dal mio medico di base che dopo aver constatato, come tutti gli altri medici che mi hanno visitato, che nella zona scrotale e perianale non era visibile alcuna alterazione della pelle (a parte le pustole), basandosi sui primi sintomi del prurito genitale mi ha prescritto delle creme antimicotiche e poi Fucidin da applicare sulle pustole stesse. Per un breve periodo mi è stato anche prescritto un cortisonico da applicare in loco, che ha solo diminuito temporaneamente il prurito nella zona.
Gli antimicotici non hanno sortito alcun effetto. Per accorciare la mia storia, sono stato alla fine visitato da 2 dermatologi, la diagnosi finale è stata (per esclusione) quella di follicolite.
Prima mi erano stati fatti una coltura per miceti nella zona genitale, un prick test anti-acari, un patch-test con gli allergeni più comuni, sono stato visitato alla ricerca di scabbia o altri microorganismi, mi è stato fatto l'esame delle feci, mi sono state prescritte creme emollienti (olux mi sembra), ho fatto un altro "giro" di antimicotici, stavolta diversi, ed è stato anche provato l'Aftir, gel anti-pidocchi. Mi è stato fatto un test hiv e per le più comuni malattie sessualmente trasmesse. Tutto con esito negativo. Mi sono stati prescritti antistaminici che ho smesso di prendere appena sono venuto a sapere che sono non curano ma soltanto alleviano i sintomi del prurito. Gli esami del sangue sono sempre stati nella norma.
Allora, avuta una diagnosi, si è partiti con la cura, Minocin 100, una volta al giorno per 40 giorni. Durante il trattamento ho notato grossi miglioramenti, sono diminuiti i problemi di brufoli e il prurito era una cosa del passato. Ho finito il trattamento circa un mese e mezzo fa e il periodo "positivo" è continuato anche dopo la fine del trattamento.Purtroppo ora però sono ricaduto nella stessa situazione di prima. Da circa 10 giorni è ricominciato il prurito in zona genitale e un pò dappertutto, ed è comparsa una pustoletta (tanto gonfia e dolente da aprirsi da sola) sui genitali che ora si è risolta in una settimana.
Ho chiesto al medico di base che mi ha invitato a farmi visitare da un dermatologo che ritiene essere molto competente, che però non potrà vedermi prima di 65 giorni.
Ecco le mie domande: sarà follicolite? :-)
Sul foglietto illustrativo del minocin (che purtroppo non ho più) mi sembrava che ci fosse scritto che per la follicolite è necessario prendere due compresse al giorno, ho capito male? Ho posto la questione al mio medico che mi ha detto che ne bastava una, però non sono mai stato convinto perché non coincideva con ciò che avevo letto.
Devo ammettere che non sono stato molto costante nel prendere il farmaco Minocin, mi è capitato di dimenticare di prenderlo durante una giornata e di prenderlo il giorno dopo, così come molto spesso l'ho preso in un momento della giornata diverso dal giorno precedente. Vorrei sapere se possa essere stato questo a compromettere la cura.
Se la dose del farmaco fosse stata sbagliata o se avessi "sabotato" la cura con l'incostanza nell'assumerlo, vorrei sapere se sarebbe possibile ricominciare la cura a breve tempo (un mese e mezzo) dall'ultima somministrazione. Ovviamente per questo mi riferei al mio medico di base.
La cosa che mi preoccupa di più riguardo alla patologia è la parola "decalvizzante" che spesso vi vedo associata, oltre agli ovvi fastidi che mi accompagnano ogni giorno.
Vi ringrazio molto.
[#1]
Gentile Utente, per quanto riguarda la diagnosi di follicolite non possiamo che associarci a chi l'ha visitata realmente anche se rimane termine generico.La terapia a base di Minociclina per lunghi periodi di tempo può avvalersi anche di una posologia di 100 mg al giorno.Per quanto riguarda la follicolite decalvante trattasi di patologia relegata al solo cuoio capelluto(pertanto non è il suo caso).A concludere, tenendo presente la recidività di tali patologie riguardanti il follicolo pilifero ed il loro non facile inquadramento, non resta che aspettare il prossimo controllo specialistico.Ci tenga aggiornati se lo desidera e cari saluti
Dr.Alessandro Benini
Dirigente Medico Centro Grandi Ustionati
Osp."M.Bufalini" Cesena
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 13k visite dal 27/05/2008.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Allergia
L'allergia è una reazione immunitaria eccessiva di fronte a una sostanza (allergene) innocua per molti. Gli allergeni più frequenti e le forme di allergie.