Presenza hpv
Buongiorno mi chiamo Francesco ho 42 anni. Sono fidanzato con una ragazza di 24 anni da circa 6 mesi (dicembre 2012).
Questa ragazza tre mesi prima di conoscere me ha effettuato la rimozione di condilomi, in ospedale, con acido tricloroacetico in quanto aveva contratto il virus dell’hpv alto rischio genotipo: 16/18/31/33/35/39/45/41/51/52/56/58/59/68 – valore oncogeno: 785.79 RLU. Inoltre nello stesso periodo attraverso vari test le riscontravano: lesioni cellulari associate a Hpv displasia lieve, gardnerella vaginalis, ureaplasma, esame colposcopia: ectopia semiovale sanguinante
(non si legge bene sul referto).
Dopo aver effettuato l’asportazione dei condilomi mi ha raccontato di aver consultato diversi ginecologi e che ha effettuato diverse cure con vari farmaci.
Premetto che, da dicembre 2012, abbiamo avuto rapporti senza l’utilizzo del preservativo poiché io non ero a conoscenza di tutto quanto su descritto, in quanto la mia ragazza non mi aveva detto nulla. Solo dopo circa tre mesi della nostra relazione (marzo 2013), si è confidata con me dandomi delucidazioni in merito, ed io, molto spaventato ho insistito che rifacesse gli esami di controllo.
Dagli esami effettuati, marzo 2013, ne è risultato la conferma della presenza dell’Hpv alto rischio con i ceppi su elencati.
Vengo al problema vero e proprio.
Verso la metà del mese di maggio 2013 mi sono comparsi sul glande in due differenti zone, due arrossamenti con la presenza nel mezzo di circa una decina di puntini bianchi. Ho effettuato un controllo da uno degli stessi medici da cui si era affidata la mia ragazza, ed effettuando dei test con dei bastoncini di cotone imbevuti a tre diverse sostanze, tra cui uno acido tricloroacetico, (presumo l’esame si chiami peniscopia) osservando la reazione di una delle due “lesioni” che diventava biancastra con conseguente bruciore, il medico confermava la presenza quasi certa dell’Hpv. L’altra “lesione” affermava poteva trattarsi di candida.
La cura che mi è stata prescritta per circa due settimane è: crema Daktarin e crema Belanil gel una volta al giorno e lavaggio con Belanil intimo detergente.
Sono passati sette giorni ma la situazione non sembra migliorare.
I puntini bianchi sono ancora visibili.
La mia domanda è: ho sicuramente contratto il virus dell’hpv?
Quali esami specifici posso fare?
Avendo asportato 10 anni fa un testicolo per seminoma primo stadio (effettuo controlli ogni anno) l’eventuale presenza dell’hpv può comportare qualcosa di rischioso?
Grazie per la cortese pazienza.
In attesa di risposta, porgo cordiali saluti.
Francesco.
Questa ragazza tre mesi prima di conoscere me ha effettuato la rimozione di condilomi, in ospedale, con acido tricloroacetico in quanto aveva contratto il virus dell’hpv alto rischio genotipo: 16/18/31/33/35/39/45/41/51/52/56/58/59/68 – valore oncogeno: 785.79 RLU. Inoltre nello stesso periodo attraverso vari test le riscontravano: lesioni cellulari associate a Hpv displasia lieve, gardnerella vaginalis, ureaplasma, esame colposcopia: ectopia semiovale sanguinante
(non si legge bene sul referto).
Dopo aver effettuato l’asportazione dei condilomi mi ha raccontato di aver consultato diversi ginecologi e che ha effettuato diverse cure con vari farmaci.
Premetto che, da dicembre 2012, abbiamo avuto rapporti senza l’utilizzo del preservativo poiché io non ero a conoscenza di tutto quanto su descritto, in quanto la mia ragazza non mi aveva detto nulla. Solo dopo circa tre mesi della nostra relazione (marzo 2013), si è confidata con me dandomi delucidazioni in merito, ed io, molto spaventato ho insistito che rifacesse gli esami di controllo.
Dagli esami effettuati, marzo 2013, ne è risultato la conferma della presenza dell’Hpv alto rischio con i ceppi su elencati.
Vengo al problema vero e proprio.
Verso la metà del mese di maggio 2013 mi sono comparsi sul glande in due differenti zone, due arrossamenti con la presenza nel mezzo di circa una decina di puntini bianchi. Ho effettuato un controllo da uno degli stessi medici da cui si era affidata la mia ragazza, ed effettuando dei test con dei bastoncini di cotone imbevuti a tre diverse sostanze, tra cui uno acido tricloroacetico, (presumo l’esame si chiami peniscopia) osservando la reazione di una delle due “lesioni” che diventava biancastra con conseguente bruciore, il medico confermava la presenza quasi certa dell’Hpv. L’altra “lesione” affermava poteva trattarsi di candida.
La cura che mi è stata prescritta per circa due settimane è: crema Daktarin e crema Belanil gel una volta al giorno e lavaggio con Belanil intimo detergente.
Sono passati sette giorni ma la situazione non sembra migliorare.
I puntini bianchi sono ancora visibili.
La mia domanda è: ho sicuramente contratto il virus dell’hpv?
Quali esami specifici posso fare?
Avendo asportato 10 anni fa un testicolo per seminoma primo stadio (effettuo controlli ogni anno) l’eventuale presenza dell’hpv può comportare qualcosa di rischioso?
Grazie per la cortese pazienza.
In attesa di risposta, porgo cordiali saluti.
Francesco.
[#1]
L'HPV è un virus che presenta numerosissimi ceppi che determinano diverse patologie, dai papillomi infettivi (quelle escrescenze carnose che spesso si riscontrano nel collo e nelle ascelle) assolutamente benigne e non contagiose per gli altri, alle verruche e ai condilomi, patologia quasi sempre a contagio sessuale. I condilomi hanno due caratteristiche importanti, sono d alta contagiosità e ad alta recidiva (spesso si ripresentano soprattutto perché hanno un tempo di incubazione anche di 6 mesi e soprattutto alcuni ceppi hanno un potenziale oncogeno.
L'acido tricloracetico normalmente serve per evidenziare le lesioni di piccole dimensioni. Nelle donne normalmente vengono eliminati con il laser. Per l'uomo è essenziale una visita dal dermatologo che potrà trattare le lesioni in modo adeguato. Ovviamente i rapporti devono essere sempre protetti e i controlli vanno ripetuti ogni 6 mesi. Per quanto riguarda l'ultima domanda, per quanto mi risulta non ci dovrebbe essere alcun rischio.
Cordiali saluti
L'acido tricloracetico normalmente serve per evidenziare le lesioni di piccole dimensioni. Nelle donne normalmente vengono eliminati con il laser. Per l'uomo è essenziale una visita dal dermatologo che potrà trattare le lesioni in modo adeguato. Ovviamente i rapporti devono essere sempre protetti e i controlli vanno ripetuti ogni 6 mesi. Per quanto riguarda l'ultima domanda, per quanto mi risulta non ci dovrebbe essere alcun rischio.
Cordiali saluti
Dr.ssa Sonia Devillanova
[#2]
Ex utente
Grazie Dott.ssa della sua risposta.
Diciamo che i puntini nella parte dove è stato usato l'acido tricloracetico, per evidenziare le lesioni di piccole dimensioni, pare stiano scomparendo. Nell'altra zona sono ancora visibili, ma non come prima.
Pertanto Le vorrei chiedere: posso fare qualche esame piu specifico per scongiurare la presenza dell'Hpv? Mi hanno detto però che nell'uomo qualsiasi esame risulta sempre essere neg.
Grazie ancora e buona giornata.
Francesco
Diciamo che i puntini nella parte dove è stato usato l'acido tricloracetico, per evidenziare le lesioni di piccole dimensioni, pare stiano scomparendo. Nell'altra zona sono ancora visibili, ma non come prima.
Pertanto Le vorrei chiedere: posso fare qualche esame piu specifico per scongiurare la presenza dell'Hpv? Mi hanno detto però che nell'uomo qualsiasi esame risulta sempre essere neg.
Grazie ancora e buona giornata.
Francesco
[#5]
Credo di aver risposto a tutte le sue domande, tenendo presente che non vedendo le lesioni, non posso essere più specifica. Non ho risposto solo alla sua domanda su qualche esame specifico per evidenziare l'HPV, semplicemente perché dopo il trattamento non troverebbe nulla. Si esegue la tipizzazione virale su tampone nella donna su biopsia nell'uomo. Sono metodiche altamente sensibili nella donna viene effettuato con il PAP test ( infatti lei ha citato tutti i sierotipi presenti). Nell'uomo viene utilizzato più di rado e quasi sempre per motivi medico legali.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.4k visite dal 19/06/2013.
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