Sifilide, visita di controllo: infettivologo o dermatologo?
Buongiorno,
Il 13 marzo mi è stata diagnosticata la sifilide, secondaria, acquisita circa sei mesi prima, o poco meno.
Diagnosi fatta nel mio paese natale, dell’est europeo, una casualità perché ci ero andata per la prima volta dopo più di 6 anni trascorsi sempre in Italia e in cui ho avuto rapporti solo con italiani. Avevo le tonsille molto gonfie al che mia madre mi ha spronato ad andare all'ospedale e dalle analisi è risultata la positività. Sono stata indirizzata subito in una clinica di dermato-venereologia.
Mi sono fatta spedire i risultati delle prime analisi che allora non avevo richiesto e cerco di trascrivere spero correttamente perché sono scritte a mano:
RW I 4+
RW II 4+ titolo 1:20
RMP (?) 4+ titolo 1:2
IgM intens. positivo 4+
IgG intens. positivo 4+ titolo 1:640
Diagnosi: sifilide latente recente
A parte le tonsille e un linfonodo a destra sul collo ingrossati, ho notato soltanto un diradamento dei capelli (generale non a chiazze) e quello che potrebbe definirsi un sifiloma sul polso destro (e questo non me lo spiego).
Mi è stata prescritta una terapia con doxiciclina due volte al giorno per 30 giorni, che ho concluso qui in Italia il sabato 13 aprile e già lunedì 15 aprile sono andata a fare le analisi. Risultati
SIEROLOGIA
Ab. totali anti T. pallidum (EIA) PRESENTI
V.D.R.L. (RPR) 1:16
T.P.H.A. (TPPA) 1:1280
E anche, tra le altre cose:
INDICI DI FLOGOSI
P-PROTEINA C REATTIVA <0,29 mg/dL fino a 0,50
Sg-VES (dopo 1’ ora) 5 mm/h fino a 20
So che VDRL può non essere subito negativa, ma diventarlo col tempo mentre TPHA può rimanere sempre positivo. Ciò che dà la conferma di negatività è IGM ASSENTE giusto? Nel mio caso “PRESENTI” può essere influenzato dal fatto che appena finita la terapia ho fatto le analisi?
Il mio medico di famiglia non si è allarmato, ma non so sinceramente quanto se ne intenda (lui stesso ha ammesso di non essere esperto in malattie veneree), e mi ha preparato una VISITA INFETTIVOLOGA ma da quanto leggo su questo forum vedo che vi meravigliate ogni volta che un paziente è mandato dall’infettivologo con il problema della sifilide, invece che dal dermatologo. Ho spiegato questa cosa al mio medico di famiglia ma mi ha rigirato il discorso in qualche modo. Ho comunque dubbi.
Io ho intenzione di fare altre analisi a un mese dalla fine della terapia e solo dopo fare una visita specialistica, ma appunto vorrei sapere, chi avrà la competenza per rispondere alle seguenti: in caso di igm positivo devo fare un'altra terapia? O se positivo ma non è necessaria terapia posso tornare ad avere rapporti protetti? Se risulta negativo c'è rischio di contagio con rapporti orali non protetti? Quanto sono migliorata dopo la terapia?
Vi esprimo anticipatamente il mio riconoscimento, anche per le risposte agli altri consulti la cui lettura mi ha aiutato molto.
Il 13 marzo mi è stata diagnosticata la sifilide, secondaria, acquisita circa sei mesi prima, o poco meno.
Diagnosi fatta nel mio paese natale, dell’est europeo, una casualità perché ci ero andata per la prima volta dopo più di 6 anni trascorsi sempre in Italia e in cui ho avuto rapporti solo con italiani. Avevo le tonsille molto gonfie al che mia madre mi ha spronato ad andare all'ospedale e dalle analisi è risultata la positività. Sono stata indirizzata subito in una clinica di dermato-venereologia.
Mi sono fatta spedire i risultati delle prime analisi che allora non avevo richiesto e cerco di trascrivere spero correttamente perché sono scritte a mano:
RW I 4+
RW II 4+ titolo 1:20
RMP (?) 4+ titolo 1:2
IgM intens. positivo 4+
IgG intens. positivo 4+ titolo 1:640
Diagnosi: sifilide latente recente
A parte le tonsille e un linfonodo a destra sul collo ingrossati, ho notato soltanto un diradamento dei capelli (generale non a chiazze) e quello che potrebbe definirsi un sifiloma sul polso destro (e questo non me lo spiego).
Mi è stata prescritta una terapia con doxiciclina due volte al giorno per 30 giorni, che ho concluso qui in Italia il sabato 13 aprile e già lunedì 15 aprile sono andata a fare le analisi. Risultati
SIEROLOGIA
Ab. totali anti T. pallidum (EIA) PRESENTI
V.D.R.L. (RPR) 1:16
T.P.H.A. (TPPA) 1:1280
E anche, tra le altre cose:
INDICI DI FLOGOSI
P-PROTEINA C REATTIVA <0,29 mg/dL fino a 0,50
Sg-VES (dopo 1’ ora) 5 mm/h fino a 20
So che VDRL può non essere subito negativa, ma diventarlo col tempo mentre TPHA può rimanere sempre positivo. Ciò che dà la conferma di negatività è IGM ASSENTE giusto? Nel mio caso “PRESENTI” può essere influenzato dal fatto che appena finita la terapia ho fatto le analisi?
Il mio medico di famiglia non si è allarmato, ma non so sinceramente quanto se ne intenda (lui stesso ha ammesso di non essere esperto in malattie veneree), e mi ha preparato una VISITA INFETTIVOLOGA ma da quanto leggo su questo forum vedo che vi meravigliate ogni volta che un paziente è mandato dall’infettivologo con il problema della sifilide, invece che dal dermatologo. Ho spiegato questa cosa al mio medico di famiglia ma mi ha rigirato il discorso in qualche modo. Ho comunque dubbi.
Io ho intenzione di fare altre analisi a un mese dalla fine della terapia e solo dopo fare una visita specialistica, ma appunto vorrei sapere, chi avrà la competenza per rispondere alle seguenti: in caso di igm positivo devo fare un'altra terapia? O se positivo ma non è necessaria terapia posso tornare ad avere rapporti protetti? Se risulta negativo c'è rischio di contagio con rapporti orali non protetti? Quanto sono migliorata dopo la terapia?
Vi esprimo anticipatamente il mio riconoscimento, anche per le risposte agli altri consulti la cui lettura mi ha aiutato molto.
[#1]
Gentile utente
qui nessuno si meraviglia se un paziente scelga un infettivologo o un venereologo per controllare gli esami sierologici di sifilide.
Orbene, la sifilide è una diangosi dermo-venereologica quindi di competenza elettiva del dermovenereologo.
Ritengo ad ogni modo che anche l'infettivologo possa essere agevolmente in grado di indentificare se il suo percorso sia normale o se sia necessario comporre altre indagini sierologiche.
saluti cari
qui nessuno si meraviglia se un paziente scelga un infettivologo o un venereologo per controllare gli esami sierologici di sifilide.
Orbene, la sifilide è una diangosi dermo-venereologica quindi di competenza elettiva del dermovenereologo.
Ritengo ad ogni modo che anche l'infettivologo possa essere agevolmente in grado di indentificare se il suo percorso sia normale o se sia necessario comporre altre indagini sierologiche.
saluti cari
Dr.ssa Silvia Suetti, Dermatologo e Tricologo
www.tricologa.it
Segreteria 06.90213462
[#2]
Utente
Gentili medici,
nell'attesa della visita infettivologa di controllo ho effettuato nuovamente le analisi, in quanto è passato un mese dalla conclusione della terapia, risultati:
Ab. totali anti T. pallidum (EIA) PRESENTI
V.D.R.L. (RPR) 1:2
T.P.H.A. (TPPA) 1:2560
Sono un po' preoccupata per il primo valore, da quanto ho capito una volta che compare "assenti" posso ritenermi guarita (con riserva ovviamente, dovendo continuare a fare analisi ripetute per un po'), o sbaglio?
VDRL è scesa di tre diluizioni, e questo mi fa ben pensare, cioè che si stia negativizzando velocemente, ma la vedo in contrasto con il primo valore.. e il TPHA è aumentato.
In attesa della visita potreste darmi qualche parere?
Inoltre, da qualche mese ho un ragazzo, che per fortuna è negativo (abbiamo avuto solo un rapporto) ed è stato molto paziente e comprensivo con la mia situazione, ma vorrei sapere se possiamo avere rapporti protetti di nuovo e se quelli orali invece possono essere non protetti.
Grazie mille.
nell'attesa della visita infettivologa di controllo ho effettuato nuovamente le analisi, in quanto è passato un mese dalla conclusione della terapia, risultati:
Ab. totali anti T. pallidum (EIA) PRESENTI
V.D.R.L. (RPR) 1:2
T.P.H.A. (TPPA) 1:2560
Sono un po' preoccupata per il primo valore, da quanto ho capito una volta che compare "assenti" posso ritenermi guarita (con riserva ovviamente, dovendo continuare a fare analisi ripetute per un po'), o sbaglio?
VDRL è scesa di tre diluizioni, e questo mi fa ben pensare, cioè che si stia negativizzando velocemente, ma la vedo in contrasto con il primo valore.. e il TPHA è aumentato.
In attesa della visita potreste darmi qualche parere?
Inoltre, da qualche mese ho un ragazzo, che per fortuna è negativo (abbiamo avuto solo un rapporto) ed è stato molto paziente e comprensivo con la mia situazione, ma vorrei sapere se possiamo avere rapporti protetti di nuovo e se quelli orali invece possono essere non protetti.
Grazie mille.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 6.7k visite dal 29/04/2013.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.