Infiammazione del glande. sospetta canditosi?
Egregi Dottori,
da circa 10 gg, dopo una cura a base di antibiotici, cortisonici e antinfiammatori dovuti ad una infiammazione prostatica post intervento di IPB e dopo numerosi controlli strumentali (cistoscopia e uretroscopia) sto soffrendo di una infiammazione del glande (che nella zona prospicente al meato appare arrossato con la pelle rugosa e del prepuzio che vicino al frenulo appare leggermente arrossato). Peraltro, ancora oggi sto assumendo antinfiammatori uali Cistalgan e/o Anenase.
La situazione portata all'attenzione dell'urologo non ha destato preoccupazione così come anche del dermatologo.venerologo che ha diagnosticato una lieve canditosi in via risolutiva (dovuta eseenzialmente dai farmaci assunti per la prostata e dalla sequela degli accertamenti strumentali) consigliandomi lavaggi con bicarbonato mattino/sera. Solo in caso accentuazione della sintomatologia mi consigliava Deflucan 150 una comprssa da ripetere una volta sola dopo 7 gg.
La situazione con bicarbonato è migliorata ma nel giro di tre giorni il "fenomeno" irritativo sì è ripreentato con sintomi maggiormente accentuati. A questo punto dovrei assumere il Deflucan ed in tal senso, considerato la "grande" quantita di medicinali ingurgitati, vorrei conoscere la possibilità se la canditosi è nel caso aderente alla diagnosi; se la terapia è adeguata ovvero se devo eseguire esami diagnostici specifici preventivi alla cura e se (molto importante per me) sussiste la possibilità di altra patologia più importante che dopo il trascorso non mi lascierebbe certo tranquillo.
Grazie per la collaborazione e le apprezzate risposte.
da circa 10 gg, dopo una cura a base di antibiotici, cortisonici e antinfiammatori dovuti ad una infiammazione prostatica post intervento di IPB e dopo numerosi controlli strumentali (cistoscopia e uretroscopia) sto soffrendo di una infiammazione del glande (che nella zona prospicente al meato appare arrossato con la pelle rugosa e del prepuzio che vicino al frenulo appare leggermente arrossato). Peraltro, ancora oggi sto assumendo antinfiammatori uali Cistalgan e/o Anenase.
La situazione portata all'attenzione dell'urologo non ha destato preoccupazione così come anche del dermatologo.venerologo che ha diagnosticato una lieve canditosi in via risolutiva (dovuta eseenzialmente dai farmaci assunti per la prostata e dalla sequela degli accertamenti strumentali) consigliandomi lavaggi con bicarbonato mattino/sera. Solo in caso accentuazione della sintomatologia mi consigliava Deflucan 150 una comprssa da ripetere una volta sola dopo 7 gg.
La situazione con bicarbonato è migliorata ma nel giro di tre giorni il "fenomeno" irritativo sì è ripreentato con sintomi maggiormente accentuati. A questo punto dovrei assumere il Deflucan ed in tal senso, considerato la "grande" quantita di medicinali ingurgitati, vorrei conoscere la possibilità se la canditosi è nel caso aderente alla diagnosi; se la terapia è adeguata ovvero se devo eseguire esami diagnostici specifici preventivi alla cura e se (molto importante per me) sussiste la possibilità di altra patologia più importante che dopo il trascorso non mi lascierebbe certo tranquillo.
Grazie per la collaborazione e le apprezzate risposte.
[#1]
Gentile Utente, utile visita Venereologica ed eventuale prescrizione di accertamenti,se ritenuti necessari,del tipo tamponi per batteri e miceti con relativi antibiogrammi per inquadrare tale balanopostite.
Cari saluti
Cari saluti
Dr.Alessandro Benini
Dirigente Medico Centro Grandi Ustionati
Osp."M.Bufalini" Cesena
[#2]
Di certo solo la visita Venereologica, che la invito a produrre in luogo di tentativi di assunzione di altri farmaci, le chiarirà le idee in merito a questa nuova situazione.
torni pure ad aggiornarci.
cari saluti
torni pure ad aggiornarci.
cari saluti
Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it
[#3]
Ex utente
gentili dottori,
dopo 4 gg di cura e l'assunzione di diflucan 100 x 7gg e travocot pomata per altri 7 gg. la cura sembra non aver nessun esito sperato.
Anzi, il bruciore e il rossore sono aumentati.
Ulteriore visita dermatologica-venerologica mi ha consigliato di proseguire il diflucan e mettere pomata ozider crema in quanto trattasi di banalopostite irritativa recidivante.
Ho eseguito anche un tampone uretrale di cui attendo gli esiti.
Visto però il decorso (non certo tranquillizzante) vorrei conoscere secondo il Vs parere se le indicazioni terapeudiche seguite sono corrette ovvero aderenti alla presunta patologia ovvero se la stessa non debba essere indagata con altre analisi di laboratorio con relativa cura mirata. A quali "pericoli" sono nel contempo esposto e a quali medici specialisti dopo urologo e dermo venerologo debbo rivolgermi?
Peraltro, tale patologia è scaturita (o quanto meno ne ho avuto conoscenza) dopo una cistoscopia eseguita ai primi del mese di aprile u.s. che mi ha provocato una discreta irritazione urinania ed uretrale al quale ha fatto seguito una massiccia cura di antibiotici, cortisone e antinfiammatori.
So di dare l'impressione di un ipocondriaco ma sono 4 mesi che soffro di patologia legate alla postata e la mia anzia oggi è dovuta principalmente a questa nuova "malattia" che in assenza peraltro di
rapporti sessuali non dovrbbe trovare riscontro nelle MTS, ma che ha tutti i presupposti per esserlo.
Grazie ancora per le apprezzate risposte e gentile collaborazione.
dopo 4 gg di cura e l'assunzione di diflucan 100 x 7gg e travocot pomata per altri 7 gg. la cura sembra non aver nessun esito sperato.
Anzi, il bruciore e il rossore sono aumentati.
Ulteriore visita dermatologica-venerologica mi ha consigliato di proseguire il diflucan e mettere pomata ozider crema in quanto trattasi di banalopostite irritativa recidivante.
Ho eseguito anche un tampone uretrale di cui attendo gli esiti.
Visto però il decorso (non certo tranquillizzante) vorrei conoscere secondo il Vs parere se le indicazioni terapeudiche seguite sono corrette ovvero aderenti alla presunta patologia ovvero se la stessa non debba essere indagata con altre analisi di laboratorio con relativa cura mirata. A quali "pericoli" sono nel contempo esposto e a quali medici specialisti dopo urologo e dermo venerologo debbo rivolgermi?
Peraltro, tale patologia è scaturita (o quanto meno ne ho avuto conoscenza) dopo una cistoscopia eseguita ai primi del mese di aprile u.s. che mi ha provocato una discreta irritazione urinania ed uretrale al quale ha fatto seguito una massiccia cura di antibiotici, cortisone e antinfiammatori.
So di dare l'impressione di un ipocondriaco ma sono 4 mesi che soffro di patologia legate alla postata e la mia anzia oggi è dovuta principalmente a questa nuova "malattia" che in assenza peraltro di
rapporti sessuali non dovrbbe trovare riscontro nelle MTS, ma che ha tutti i presupposti per esserlo.
Grazie ancora per le apprezzate risposte e gentile collaborazione.
[#4]
Gentile Utente direi che essendo seguito da un Dermatologo Venereologo che ha visione diretta del suo problema, non possiamo che fidarci(difatti per la diagnosi in primis è importante l'obiettività clinica,poi ci si può avvalere di accertamenti quali, come detto in precedenza,tamponi per batteri e miceti dopo sufficiente periodo di astensione da ogni terapia,test epicutanei per escludere problematiche di tipo allergico o irritativo da contatto,fino ad arrivare in casi particolari e complessi amche all'esecuzione di una biopsia per esame istologico).
Cari saluti
Cari saluti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 4.9k visite dal 29/04/2008.
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