Depilazione definitiva laser alessandrite vs ipl
Gentili dottori,
Mi interessa fare una depilazione definitiva alla schiena e alle braccia però non so quale dei due trattamenti ( alessandrite vs ipl ) sia quello più indicato.Inoltre desideravo sapere i possibili effetti collaterali di questa terapia.Ho letto da più parti che non è una depilazione definitiva ma permanente cosa significa ? non uccide il bulbo ? mi devo aspettare una nuova ricrescita dopo un pò ?
In questo momento assumo un antidepressivo per curare l'ansia posso fare comunque il trattamento ?
Ho una carnagione normale con peli castani.
Grazie a tutti
Mi interessa fare una depilazione definitiva alla schiena e alle braccia però non so quale dei due trattamenti ( alessandrite vs ipl ) sia quello più indicato.Inoltre desideravo sapere i possibili effetti collaterali di questa terapia.Ho letto da più parti che non è una depilazione definitiva ma permanente cosa significa ? non uccide il bulbo ? mi devo aspettare una nuova ricrescita dopo un pò ?
In questo momento assumo un antidepressivo per curare l'ansia posso fare comunque il trattamento ?
Ho una carnagione normale con peli castani.
Grazie a tutti
[#1]
Gentile Utente,
il termine di epilazione permanente è stato introdotto per mitigare l'avvenenza del termine definitiva: molto semplicemente perché spesso, soprattutto nei soggetti di sesso maschile, non si tratta di una vera e propria scomparsa dei peli ma di una loro trasformazione in vello o di un loro diradamento. Frequentemente inoltre una certa quota di sedute di "richiamo" è richiesta anche dopo la fine di ciclo di trattamento teorico.
Se si usano buone apparecchiature, e purtroppo non sono molte, i risultati sono buoni sia con laser che con IPL nel senso che comunque vi è un grande vantaggio estetico e funzionale. Secondo la letteratura mondiale le apparecchiature più performanti per i fototipi chiari (da 1 a 3) sono rappresentate dai laser ad alessandrite a 755 nm e a diodo con lunghezze d'onda intorno agli 800 nm
Gli effetti collaterali più frequenti sono rappresentati da una ipopigmentazione, generalmente reversibile, che compare quando la luce laser incontra l'abbronzatura od il suo residuo oppure quando vengono trattati i fototipi più scuri. Con la luce pulsata, specie se utilizzata alle gambe, possono comparire iperpigmentazioni molto intense, anch'esse solitamente reversibili ma più rischiose rispetto al laser. Per ovviare a questi effetti collaterali può essere utilizzato il laser Nd:Yag 1064 nm che a diametri di spot ampi, almeno intorno ai 12 mm, risulta efficacie anche nei fototipi più scuri richiedendo tuttavia un numero maggiore di sedute.
A disposizione per ogni chiarimento, cordiali saluti
il termine di epilazione permanente è stato introdotto per mitigare l'avvenenza del termine definitiva: molto semplicemente perché spesso, soprattutto nei soggetti di sesso maschile, non si tratta di una vera e propria scomparsa dei peli ma di una loro trasformazione in vello o di un loro diradamento. Frequentemente inoltre una certa quota di sedute di "richiamo" è richiesta anche dopo la fine di ciclo di trattamento teorico.
Se si usano buone apparecchiature, e purtroppo non sono molte, i risultati sono buoni sia con laser che con IPL nel senso che comunque vi è un grande vantaggio estetico e funzionale. Secondo la letteratura mondiale le apparecchiature più performanti per i fototipi chiari (da 1 a 3) sono rappresentate dai laser ad alessandrite a 755 nm e a diodo con lunghezze d'onda intorno agli 800 nm
Gli effetti collaterali più frequenti sono rappresentati da una ipopigmentazione, generalmente reversibile, che compare quando la luce laser incontra l'abbronzatura od il suo residuo oppure quando vengono trattati i fototipi più scuri. Con la luce pulsata, specie se utilizzata alle gambe, possono comparire iperpigmentazioni molto intense, anch'esse solitamente reversibili ma più rischiose rispetto al laser. Per ovviare a questi effetti collaterali può essere utilizzato il laser Nd:Yag 1064 nm che a diametri di spot ampi, almeno intorno ai 12 mm, risulta efficacie anche nei fototipi più scuri richiedendo tuttavia un numero maggiore di sedute.
A disposizione per ogni chiarimento, cordiali saluti
Dott. Davide Brunelli
Specialista in Dermatologia e Venereologia
[#3]
La luce é in grado di colpire in maniera efficacie solo i peli in fase Anagni, che non sono più del 20% (in base alle aree). Pertanto a livello teorico occorrerebbero almeno 5-6 sedute distanziate di 6/8 settimane. Ovviamente l'efficienza della epilazione é funzione di diverse variabili: colore dei peli, sesso, localizzazione, e non ultimo pregio dell'apparecchio utilizzato. É sempre necessario chiedere il tipo di apparecchio utilizzato ed i parametri di lavoro al termine delle sedute.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
[#5]
Gentile Utente,
I peli colpiti durante la fase anagen sono inattivati per lunghissimo periodo o subiscono una riduzione di consistenza del fusto. Comunque l'effetto é cosmetologicamente positivo.
Per quanto riguarda il "pregio" delle apparecchiature, questa è nozione in grado di essere apprezzata dagli addetti ai lavori. Purtroppo l'utenza non ha i mezzi per distinguere il livello delle macchine e la differenza, in realtà, può essere anche molto marcata.
Per questo considero un indicatore di "serietà" il fatto che un medico rilasci un referto nel quale indichi il tipo di macchinario utilizzato ed i parametri con i quali ha effettuato la seduta. Senza questo è sospetto.
Nel mio piccolo lo faccio sempre, proteggo me ed i miei pazienti da ogni possibile equivoco, tanto siamo di fronte a parametri stabiliti dalla letteratura mondiale, non a segreti industriali.
Ad esempio scrivo:
Sig. Mario Rossi, trattato con laser alessandrite 755 nm con i seguenti parametri:
Spot 18 mm fluenza 14 j/cm2 esposizione 3 msec raffreddamento CDC 60 40 0
In questo modo esprimo un atto di valore internazionale poiché ovunque nel mondo si utilizzi l'alessandrite a certi livelli i parametri sono quelli.
Certo, se l'apparecchio arriva da chissà dove, se l'operatore non ha esperienza e sta e sperimentando i parametri, ecc.. ecc.. Ecco che il sospetto che siamo di fronte a qualcosa di non proprio professionale dovrebbe scattare.....
Cordiali saluti
I peli colpiti durante la fase anagen sono inattivati per lunghissimo periodo o subiscono una riduzione di consistenza del fusto. Comunque l'effetto é cosmetologicamente positivo.
Per quanto riguarda il "pregio" delle apparecchiature, questa è nozione in grado di essere apprezzata dagli addetti ai lavori. Purtroppo l'utenza non ha i mezzi per distinguere il livello delle macchine e la differenza, in realtà, può essere anche molto marcata.
Per questo considero un indicatore di "serietà" il fatto che un medico rilasci un referto nel quale indichi il tipo di macchinario utilizzato ed i parametri con i quali ha effettuato la seduta. Senza questo è sospetto.
Nel mio piccolo lo faccio sempre, proteggo me ed i miei pazienti da ogni possibile equivoco, tanto siamo di fronte a parametri stabiliti dalla letteratura mondiale, non a segreti industriali.
Ad esempio scrivo:
Sig. Mario Rossi, trattato con laser alessandrite 755 nm con i seguenti parametri:
Spot 18 mm fluenza 14 j/cm2 esposizione 3 msec raffreddamento CDC 60 40 0
In questo modo esprimo un atto di valore internazionale poiché ovunque nel mondo si utilizzi l'alessandrite a certi livelli i parametri sono quelli.
Certo, se l'apparecchio arriva da chissà dove, se l'operatore non ha esperienza e sta e sperimentando i parametri, ecc.. ecc.. Ecco che il sospetto che siamo di fronte a qualcosa di non proprio professionale dovrebbe scattare.....
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 10.2k visite dal 17/02/2013.
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