Melanoma nodulare: mesi per intervenire?

A mio padre è stato asportato, su consiglio del dermatologo, un "neo" sul lobo dell'orecchio sinistro il 30 novembre 2012; solo 21 giorni dopo l'ospedale si è preoccupato di comunicarci il referto dell'esame istologico: (in breve) un melanoma nodulare con fase di crescita verticale, di tipo epitelioide, con spessore di infiltrazione di mm 1.5 (Breslow). Livello V di Clark. Presente ulcerazione e infiltrazione logistca cronica discontinua ("non brisk"). Presenti 5 mitosi per 1 mm2. Assenza di invasione vascolare e linfatica e di satellitosi. Margini di resezione indenni, il più vicino distante 2 mm.
Leggendo tra i consulti ho visto che molti medici consigliavano (tra cui il Dott. Laino, molto esauriente e spero in una sua risposta), per il trattamento di questo tipo di tumore, il San Gallicano; non avendo avuto la minima indicazione su come muoversi dall'ospedale in cui hanno asportato il melanoma a mio padre, ci siamo rivolti prima di Natale all'IFO. Qui, nonostante un dermatologo appartenente all'istituto ci avesse detto che per i melanomi si ha la precedenza a max 3 giorni perché invadono subito le stazioni linfonodali, ci hanno dato un appuntamento per una visita dermatologico-oncologica (inutile) a maggio!!! Per conto nostro e su consiglio del nostro dermatologo, abbiamo iniziato a fare gli esami (tra parentesi i referti in breve): ecografia dei linfonodi (linfonodi ingrossati di DM fino a 15 mm), un ago aspirato (materiale necrotico e rari istiociti), una Total body (Presenza di tumefazioni linfonodali con DM di mm 15 in sede laterocervicale bilaterale). A metà gennaio abbiamo fatto una visita privata con un otorino del Regina Elena che ci ha fatto fare le visite della preospedalizzazione in vista di una linfoadenectomia, ma siamo ancora in attesa!!!
Ora le mie domande sono:
-stiamo ma soprattutto stanno o hanno fatto tutto il possibile o il proprio dovere le strutture e/o i medici a cui ci siamo rivolti?
-possibile che a distanza di quasi due mesi dall'asportazione del melanoma, ancora non sia stato ampliato nemmeno il sito di resezione o asportati i linfonodi?
-è sensato parlare di prevenzione in Italia se poi vedo succedere questo?
-cosa o chi devo pagare (visto che a questo punto così devo intendere la sanità) per far prendere in considerazione una persona che ha lavorato una vita e non viene calcolata da nessuno?
Le mie domande non sono una provocazione ma una richiesta d'aiuto, perché non sappiamo più cosa fare, pur essendoci rivolti a un centro specializzato!
Grazie...
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Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464
Carissima ragazza,

Ho letto che mi chiede aiuto:

Sperando di non infrangere alcuna regola telematica e in via eccezionale visto il caso grave, le chiedo di inviarmi in forma privata la sua mail (bastera' semplicemente iscriversi al forum del sito informativo personale www.latuapelle.it ; e' il modo più tutelante per tutti in tema di privacy visto il messaggio pubblico): vi richiamerò e faremo in modo che il papà sia immediatamente seguito per gli esami di stadiazione presso l'Istituto di Ricovero e Cura a carattere scientifico ove presto servizio in qualità di dirigente medico, ed in forma ovviamente ed assolutamente pubblica.

Non si infrangerà nessuna regola, perché il papà godrà di un canale preferenziale (triage urgenza) presso cui tutti i pazienti con queste diagnosi, hanno il diritto di accedere e che io stesso garantirò.

Siete stati vittime di malaburocrazia non certo di malasanita' perché a mio avviso i medici non c'entra o nulla con quello che vi è' successo.
Saluti

Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it

[#2]
Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464
Naturalmente il mio consilgio equivale ad un suggerimento ed una mia personale disponibilita' vista la vicinanza della vostra città con la capitale e il centro di eccellenza in questione
Ancora saluti
[#3]
Utente
Utente
La ringrazio molto per avermi risposto, ho fatto l'iscrizione al forum e le ho inviato una mail. Se permette però rispondo pubblicamente (per quanto valore abbia la cosa) ad un punto: se io mi rivolgo il giorno della Vigilia di Natale (per cui evidentemente disperato) ad un medico del Regina Elena, un dermatologo, che sta in un corridoio senza fare nulla e al quale un suo collega ci ha indirizzati, e non ho la minima considerazione perché mi dice che non ho l'impegnativa (!!!!) e non vuole leggere nemmeno il referto dell'esame istologico, ma devo insistere io per fargli capire che è un melanoma nodulare, non un brufolo, allora la burocrazia c'entra, ma fino a un certo punto. Inoltre non è stato l'unico ad avere un atteggiamento simile e in una struttura dove trattano patologie di questo tipo poi, dove è NECESSARIO un minimo di rispetto anche "solo" per lo stato psicologico delle persone con cui si parla. Se solo quel dermatologo si fosse interessato averemmo aspettato un mese in meno, che non è poco in questo campo.
Inoltre come mi ha risposto Lei ad un consulto on line, un medico di persona avrebbe dovuto darmi a maggior ragione almeno la stessa disponibilità, quindi i medici PURTROPPO c'entrano, perché basterebbe essere interiormente umani per fare bene il proprio lavoro.
Ovviamente non mi rivolgo a Lei, ma faccio una precisazione basata sulla mia esperienza personale, senza però generalizzare.
Di nuovo, grazie.
[#4]
Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464
Le ho risposto privatamente confermandole sin d'ora la mia disponibilita' e ora lo faccio anche qui in virtù della sua replica:

Non mi risultano dermatologi al Regina Elena: i dermatologi IFO sono tutti appartenenti al San Gallicano (sono 2 istituti riuniti)

Non capisco (sto teorizzando perche' non conosco il caso direttamente) il comportamento che ha illustrato e non me lo spiego in nessun modo:

quando abbiamo un referto del genere i pazienti sono immediatamente convocati e il medico responsabile dell'asoprazione ha il compito di spiegare la prassi al paziente senza alcuna richiesta dello stesso.

Questa e' la procedura e se qualcuno non si e' comportato bene, mi spiace e mi dolgo anche a suo nome, da medico prima che da dermatologo, perchè se e' pur vero che spesso noi medici siamo "bombardati" di richieste, e' altresì vero che non c'e' scusa che tenga innanzi ad una diagnosi del genere e qualsiasi Collega - anche non direttamente interessato, ma interpellato sul caso - ha l'onere di seguire il paziente e di indirizzarlo al meglio.

Ovviamente sono un garantista e non essendo presente alcuna controparte (e non essendo nessuno per giudicare fra l'altro) debbo riservarmi anche la possibilità che ci sia stato un "misunderstanding" fra medico e paziente.

Con questo la saluto e le confermo quanto già comunicatole in via privata.

Luigi Laino
Melanoma

Il melanoma (tumore maligno della pelle) è una forma di cancro molto aggressiva, che si sviluppa dalle cellule della pelle che producono melanina (melanociti).

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