Dermatite atopica, Tacrolimus o cortisoni?
Sono un ragazzo che ormai da qualche anno convive con la DA, senza però avere avuto il bisogno di prestarci particolari cure; ultimamente invece la situazione era molto peggiorata e ho deciso così di rivolgermi ad uno specialista. A parte le diverse raccomandazioni sulle buone norme da rispettare, mi è stato prescritto Protopic 0,1% da applicare 2 volte al giorno sulle zone interessate al posto del cortisone, e un balsamo emolliente (Avenè trixera+) da applicare una volta al giorno su tutto il corpo.
Il dermatologo mi ha poi informato della possibilità di usare un particolare tipo di tessuto prodotto appositamente per le dermatiti, composto da pura fibroina di seta con trattamento antimicrobico permanente a contatto con la pelle; ho così acquistato delle maniche per le braccia, il punto più colpito nel mio caso.
Ho visto che è già stata fatta almeno una domanda sulla presunta pericolosità del Tacrolimus, specialmente se utilizzato a lungo o comunque in modo scorretto, e mi è chiaro che in ogni caso è un farmaco che va usato con parsimonia. Proprio per questo motivo, forse sbagliando, l'ho applicato solo nei periodi peggiori, smettendo di usarlo dopo 3 o 4 applicazioni a seguito di sensibili miglioramenti ma prima della completa guarigione, dovendo poi ricominciare quando la DA peggiorava nuovamente. Oltretutto il lento assorbimento mi impediva di usare le maniche prima citate senza dover aspettare parecchio tempo, in quanto viene fortemente sconsigliata una fasciatura occlusiva sulla cute trattata con Protopic.
Venendo al dunque, ho iniziato ad utilizzare l'unguento 2 mesi fa, come accennato prima con una sorta via di mezzo tra una terapia mirata ed una di mantenimento, ma si sono comunque visti apprezzabili miglioramenti. Tuttavia la guarigione non è completa e ho episodi di prurito molto forti, difficili da controllare e che rischiano ogni volta di compromettere i buoni risultati ottenuti.
Dovrei iniziare una terapia mirata come si deve con questo farmaco, di breve durata, o è meglio utilizzare dei cortisonici come terapia mirata a questo punto? So che in genere il Protopic viene prescritto come seconda opzione ove cure cortisoniche non sono efficaci, proprio per gli ipotetici potenziali rischi di tumori e linfomi, ma nel mio caso hanno avuto effetto entrambe le soluzioni e sinceramente non ho compreso il motivo per cui il dermatologo ha voluto adottare Protopic come prima scelta, forse non ci siamo intesi sulla efficacia che hanno avuto i cortisonici nel mio caso.
Se possibile preferirei passare ad una cura di questo secondo tipo, anche perchè Protopic poco dopo l'applicazione provoca un prurito molto intenso che mi impedisce di dormire o fare altre attività e che non passa finchè non gratto la zona interessata, a differenza del cortisone che non dava questi problemi. Ci possono essere delle controindicazioni nel passare dall'una all'altra? Il diprosone, che ho già provato, potrebbe andare bene o è troppo potente?
Ringrazio per l'attenzione
Il dermatologo mi ha poi informato della possibilità di usare un particolare tipo di tessuto prodotto appositamente per le dermatiti, composto da pura fibroina di seta con trattamento antimicrobico permanente a contatto con la pelle; ho così acquistato delle maniche per le braccia, il punto più colpito nel mio caso.
Ho visto che è già stata fatta almeno una domanda sulla presunta pericolosità del Tacrolimus, specialmente se utilizzato a lungo o comunque in modo scorretto, e mi è chiaro che in ogni caso è un farmaco che va usato con parsimonia. Proprio per questo motivo, forse sbagliando, l'ho applicato solo nei periodi peggiori, smettendo di usarlo dopo 3 o 4 applicazioni a seguito di sensibili miglioramenti ma prima della completa guarigione, dovendo poi ricominciare quando la DA peggiorava nuovamente. Oltretutto il lento assorbimento mi impediva di usare le maniche prima citate senza dover aspettare parecchio tempo, in quanto viene fortemente sconsigliata una fasciatura occlusiva sulla cute trattata con Protopic.
Venendo al dunque, ho iniziato ad utilizzare l'unguento 2 mesi fa, come accennato prima con una sorta via di mezzo tra una terapia mirata ed una di mantenimento, ma si sono comunque visti apprezzabili miglioramenti. Tuttavia la guarigione non è completa e ho episodi di prurito molto forti, difficili da controllare e che rischiano ogni volta di compromettere i buoni risultati ottenuti.
Dovrei iniziare una terapia mirata come si deve con questo farmaco, di breve durata, o è meglio utilizzare dei cortisonici come terapia mirata a questo punto? So che in genere il Protopic viene prescritto come seconda opzione ove cure cortisoniche non sono efficaci, proprio per gli ipotetici potenziali rischi di tumori e linfomi, ma nel mio caso hanno avuto effetto entrambe le soluzioni e sinceramente non ho compreso il motivo per cui il dermatologo ha voluto adottare Protopic come prima scelta, forse non ci siamo intesi sulla efficacia che hanno avuto i cortisonici nel mio caso.
Se possibile preferirei passare ad una cura di questo secondo tipo, anche perchè Protopic poco dopo l'applicazione provoca un prurito molto intenso che mi impedisce di dormire o fare altre attività e che non passa finchè non gratto la zona interessata, a differenza del cortisone che non dava questi problemi. Ci possono essere delle controindicazioni nel passare dall'una all'altra? Il diprosone, che ho già provato, potrebbe andare bene o è troppo potente?
Ringrazio per l'attenzione
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Gentile Utente,
la dermatite atopica, come certamente le è stato detto, è condizione costituzionale e pertanto cronica. Non si guarisce ma si "gestisce" in base alla sua gravità.
Personalmente ritengo il tacrolimus in unguento un presidio molto importante ed i cui effetti collaterali sono stati enfatizzati. nell'ambito di un rapporto costi benefici penso superi gli steroidi anche perché da l'opportunità di utilizzarlo come mantenimento anche per lunghi periodi.
Nell'ambito della gestione della DA è molto importante mantenga un rapporto fiduciario con il suo specialista e si rivolga solo a lui per la gestione (che da quello che ha raccontato ritengo eccellente anche per il suggerimento dei tessuti in seta).
Cordiali saluti
la dermatite atopica, come certamente le è stato detto, è condizione costituzionale e pertanto cronica. Non si guarisce ma si "gestisce" in base alla sua gravità.
Personalmente ritengo il tacrolimus in unguento un presidio molto importante ed i cui effetti collaterali sono stati enfatizzati. nell'ambito di un rapporto costi benefici penso superi gli steroidi anche perché da l'opportunità di utilizzarlo come mantenimento anche per lunghi periodi.
Nell'ambito della gestione della DA è molto importante mantenga un rapporto fiduciario con il suo specialista e si rivolga solo a lui per la gestione (che da quello che ha raccontato ritengo eccellente anche per il suggerimento dei tessuti in seta).
Cordiali saluti
Dott. Davide Brunelli
Specialista in Dermatologia e Venereologia
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 7.7k visite dal 22/01/2013.
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Approfondimento su Dermatite
La dermatite è un'infiammazione della pelle dovuta a varie cause (per esempio atopica, allergica o da contatto), con sintomi comuni come prurito e arrossamento.